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Nasce il Comando per la tutela forestale Martina: Più tutela nell'agroalimentare

Nasce il Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare. L'arma dei Carabinieri garantisce prevenezione e repressione con i 7mila uomini specializzati impiegati sul campo. Efficientati i costi di gestione

 
21 gennaio 2016 | 17:17

Nasce il Comando per la tutela forestale Martina: Più tutela nell'agroalimentare

Nasce il Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare. L'arma dei Carabinieri garantisce prevenezione e repressione con i 7mila uomini specializzati impiegati sul campo. Efficientati i costi di gestione

21 gennaio 2016 | 17:17
 

Con l’approvazione della riforma della pubblica amministrazione nasce il Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare, attraverso la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato all’interno dell’arma dei Carabinieri.

«Con la riforma - ha dichiarato il ministro Maurizio Martina - riorganizziamo le funzioni di polizia impegnate sul fronte agroambientale, dotando l'Italia di una moderna struttura in grado di assicurare sempre meglio prevenzione e repressione su questo fronte. Uniamo le forze e potenziamo gli strumenti operativi. Il nuovo Comando assicurerà professionalità, specializzazione e un ramificato presidio del territorio rappresentando di certo una delle esperienze più avanzate d'Europa».



Le principali novitá della riorganizzazione

Potenziata la tutela agroambientale
Dalla riorganizzazione del corpo forestale dello Stato nell’arma dei Carabinieri nasce il Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare. Una grande forza che potenzia le capacità dell'Italia di preservare e difendere il suo patrimonio paesaggistico, ambientale e agroalimentare. 7mila uomini specializzati impiegati sul campo.

Perchè i carabinieri
L’arma dei Carabinieri, per il modello organizzativo e operativo di presidio del territorio, garantisce il più alto livello di potenziamento della tutela agroambientale. Negli anni proprio i Carabinieri hanno sviluppato anche competenze specifiche in questo campo con nuclei specializzati come i Nac (Nucleo anticontraffazioni carabinieri) e Noe (Nucleo operativo ecologico), oltre all’attività dei Nas (Nucleo anti sofisticazioni).

Rafforzato il presidio territoriale
Viene potenziato il livello di presidio del territorio attraverso il rafforzamento dell’attuale assetto con la cooperazione della capillare rete di strutture dell'arma, delle sue capacità investigative e delle sue proiezioni internazionali per le attività preventive e repressive.

Mantenuta la specializzazione
Nel nuovo comando viene assicurata la specializzazione attraverso l'impiego del personale del Cfs e anche i nuovi immessi verranno specificamente formati, così da garantire un alto livello professionale nelle materie agroambientali.

Valorizzate le professionalità
Il personale mantiene le competenze possedute e viene impiegato nell’attuale sede di lavoro e incarico ricoperto. Nascono per questa ragione i ruoli forestali nell’arma. Anche le progressioni di carriera vengono salvaguardate rispettando i criteri attualmente esistenti. La riorganizzazione prevede poi il trasferimento di 750 agenti ad altre forze di polizia o amministrazioni.

Efficientati i costi e confermata la dipendenza funzionale dal ministero delle Politiche agricole
Con la riorganizzazione del Cfs e le altre misure contenute nel decreto legislativo vengono efficientati i costi di gestione. Il nuovo comando è posto alle dipendenze funzionali del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali a conferma dello stretto collegamento del comparto di specialità con le competenze, le tematiche e gli obiettivi del Ministero.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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