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ProWein, successo per la 22ª edizione Oltre 52mila visitatori e 6mila aziende

Si è svolta a Dusseldorf, in Germania, la 22ª edizione di ProWein: quasi 6mila espositori per 50 Paesi. Tanti i vini italiani premiati tra cui Amarone Masi Agricola, Chianti Castello di Fonterutoli e Prosecco Villa Sandi

di Piera Genta
 
30 marzo 2015 | 11:57

ProWein, successo per la 22ª edizione Oltre 52mila visitatori e 6mila aziende

Si è svolta a Dusseldorf, in Germania, la 22ª edizione di ProWein: quasi 6mila espositori per 50 Paesi. Tanti i vini italiani premiati tra cui Amarone Masi Agricola, Chianti Castello di Fonterutoli e Prosecco Villa Sandi

di Piera Genta
30 marzo 2015 | 11:57
 

Dusseldorf si consolida come punto di riferimento per il mercato del vino con ProWein, manifestazione nata nel 1994 con 321 espositori provenienti da 9 paesi e un migliaio di visitatori per lo più europei, che chiude la sua 22ª edizione con numeri in crescita: 5.970 espositori in rappresentanza di circa 50 paesi; oltre 52mila visitatori tutti professionisti del settore, di cui il 47% stranieri da 123 nazioni, facendo registrare nel suo complesso il +7% di presenze rispetto al 2014. Una gran parte dei visitatori provenienti da Usa e Canada cosi` pure dall’America Centrale e Meridionale. Non meno completa ed interessante l’offerta dei distillati con 420 espositori di alcolici provenienti da 30 Paesi.



Nove i padiglioni di cui due occupati dall’Italia con 1400 espositori, +22% rispetto al 2014. L’Italia con 20,4 milioni di ettolitri è il secondo più importante esportatore mondiale di vino e la Germania è il primo mercato di riferimento in volume per i vini italiani. Numerosi sono stati i riconoscimenti assegnati durante la fiera: Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, produttore leader di Amarone, è stato insignito del "Meininger Honorary Lifetime Achievment Award", premio alla carriera assegnato dalla casa editrice Meininger Verlag.

Il brand italiano Ramazzotti premiato con lo Spirits of the year, in quanto quest'anno festeggia 200 anni di attività, essendo nato a Milano nel 1815; Filippo Mazzei alla guida del Chianti classico Castello di Fonterutoli, eletto “Winemaker 2015” dai “Wine Awards” della prestigiosa rivista enogastronomica Der Feinschmecker. Ed ancora il magazine Weinwirtschaft ha premiato “Prosecco dell’anno” le bollicine di Villa Sandi, la cantina veneta guidata da Giancarlo Moretti Polegato.

Parte integrante della fiera il programma con oltre 300 degustazioni, conferenze e presentazioni sui temi più vari sia negli stand degli espositori che nel forum centrale. Ambiente professionale, facilmente visitabile, dove si respira aria di business, tanti protagonisti del vino mondiale, da quelli storici fino alla new entry, la Bolivia con 8 cantine tutte situate nell'area di Tarija, ai confini con l'Argentina, all’interno dello stand di gruppo dell’Associazione vini della Bolivia. Definiti “vinos de altura” perché prodotti da vigneti situati tra i 1800 e i 2300 metri e per questo hanno caratteristiche peculiari, dovute alla maggiore radiazione solare e alla maggior differenza termica assicurata dal clima d'altura. A questo bisogna aggiungere il fatto che hanno un grado alcolico moderato, bella nota floreale e marcata acidità.

Cinque invece le cantine in rappresentanza dell’Armenia, conosciuta come terra di origine della viticoltura. Ed ancora la Turchia, destinata a diventare uno dei protagonisti del panorama enologico, oggi occupa il sesto posto del mondo ed è conosciuta per la sua produzione di uva da tavola e uva passa, ma in fase di espansione per i vini. Sette zone viticole con oltre 1200 varietà di vitigni di cui 600-800 geneticamente differenti. Tra queste ci sono 30 varietà di uva da vino decisamente interessanti come l’Öküzgözü, un rosso fresco, fruttato, dal carattere semidolce con nota tannica presente, spesso in blend con il Bogazkere.

Un’altra curiosità la prima competizione di vino internazionale, Sakura Japan Women’s Wine Awards giunta alla sua terza edizione. I vini vengono giudicati da specialisti di vino donne. La scorsa edizione ha visto 2.904 campioni provenienti da 29 paesi, al primo posto la Francia seguita dall’Italia. È interessante capire il ruolo della donna nel mondo del vino di questo paese: 20mila sono i sommeliers certificati dalla Jsa (Japan Sommelier Association), di questi il 46% sono donne e tra gli esperti di vino le donne sono circa il 62%.

Tra i partecipanti ai vari corsi dedicati nuovamente una presenza importante di donne, 80%. Ed il consumo di vino è in crescita, le stime dicono che per il 2020 sarà circa 5 litri pro capite. È nuovamente in programma dall’11 al 13 novembre 2015 a Shanghai, la ProWine China mentre la ProWine Asia si terrà a Singapore dal 12 al 15 Aprile 2016. Ma prima ancora di questo appuntamento si terrà nuovamente a Dusseldorf, dal 13 al 15 Marzo 2016.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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