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Lambrusco di Sorbara: così Cantina della Volta reinterpreta un classico

Cantina della Volta, con le sue diverse interpretazioni del Lambrusco di Sorbara che ha visto passare dalla tradizionale produzione col fondo ai loro metodi classici, è stata protagonista di una mini-verticale a Melito (Na)

di Fosca Tortorelli
 
18 aprile 2024 | 14:35

Lambrusco di Sorbara: così Cantina della Volta reinterpreta un classico

Cantina della Volta, con le sue diverse interpretazioni del Lambrusco di Sorbara che ha visto passare dalla tradizionale produzione col fondo ai loro metodi classici, è stata protagonista di una mini-verticale a Melito (Na)

di Fosca Tortorelli
18 aprile 2024 | 14:35
 

Parlare di Lambrusco non sempre è facile: sono ancora tanti i preconcetti nei confronti dei vini prodotti con queste varietà, il cui uso può essere più o meno esclusivo a seconda delle denominazioni di origine e delle scelte enologiche dei produttori. Del resto, la parola Lambrusco indica una famiglia ampia e sfaccettata di vitigni a bacca nera, autoctoni, sviluppati e diffusi da tempo nella Regione Emilia-Romagna, ma il lavoro che i tanti produttori e il consorzio stesso stanno svolgendo sta portando i giusti frutti e la dimostrazione tangibile è stato l’incontro organizzato lo scorso 11 aprile, presso dell’Enopanetteria “I Sapori della Tradizione di Melito” (Na) di Stefano Pagliuca, scelta come sede partenopea della Banca del Vino di Pollenzo, che ha visto protagonista della serata Cantina della Volta con le sue diverse interpretazioni del Lambrusco di Sorbara.  

Lambrusco di Sorbara: così Cantina della Volta reinterpreta un classico

Cantina della Volta e le sue diverse interpretazioni del Lambrusco di Sorbara

Lambrusco di Sorbara, un vino della tradizione

Grande attenzione e partecipazione e soprattutto grandi vini protagonisti della serata, raccontati da Angela Sini, socia e responsabile commerciale e marketing dell’azienda, insieme ad Adele Granieri e Alessandro Marra, coordinatori della sede didattica napoletana della Banca del Vino. Il vitigno Lambrusco di Sorbara è apprezzato sin dall’Ottocento ed è autoctono della pianura centrale modenese dove rimane tuttora particolarmente diffuso. L’azienda Cantina della Volta, situata a Bomporto, in provincia di Modena, nasce dalla centenaria esperienza della famiglia Bellei, imprenditori vinicoli dal 1920, di cui l’enologo Christian rappresenta la quarta generazione in attività.

E proprio con Christian nel 2010, nasce Cantina della Volta, una realtà che si è posta fin da subito l'obiettivo di reinterpretare il Lambrusco dandogli nuovo lustro e vigore. La sede attuale è rimasta nell’edificio originale della Cantina Bellei, costruito dal bisnonno di Christian, proprio vicino all’argine del Naviglio, nei pressi della Darsena settecentesca, un luogo in cui le barche dovevano effettuare” la volta” nel loro percorso per riprendere la navigazione verso la città di Modena.

Lambrusco di Sorbara, la svolta di Cantina della Volta

Pur essendo la Cantina ubicata nel cuore delle terre del Lambrusco di Sorbara, Christian e già suo padre Giuseppe hanno sempre coltivato la passione per gli spumanti di alta qualità, frutto dei viaggi e delle numerose visite a Epernay, fatte proprio per studiare l’elaborazione dei vini con il Metodo Classico e applicarlo alle uve lavorate nella propria cantina. Una passione che ha fatto la differenza, facendoli passare dalla tradizionale produzione di Lambrusco col fondo ai loro metodi classici. Non solo Sorbara, ma anche Chardonnay e Pinot Nero, impiantati dal papà Giuseppe negli anni Ottanta del 1900, dopo scambi e approfondimenti, e trasformati in metodo classico intorno al 1986/1987. Una crescita continua che ha visto iniziare l’azienda nel 2010 con solo due etichette ed oggi ne conta 14, che a modo loro interpretano in particolare le sfaccettature che il Lambrusco può dare.

La mini-verticale di Lambrusco di Sorbara

Si inizia la degustazione con una mini-verticale del loro Lambrusco di Sorbara M. Cl. Rosé, dalla 2018 – ultima nata - passando per la 2017, e chiudendo con la 2016. Un percorso che ha messo in evidenza le diversità delle annate, con la 2018, seppur ancora giovane, connotata da profumi più diretti, che richiamano alla sensazione di dolcezza acidula, come una ciotolina di fragoline di bosco con panna. Sferzante con minor residuo zuccherino la 2017, che gioca più sui toni mediterranei, a tratti balsamici e mentolati, dinamica e slanciata. Si chiude con una 2016, che a tratti sembrerebbe ricordare la 2018, ma che con anni in più sulle spalle è profonda e ampia, anche questa mostra la sua eleganza e coinvolge anche per le sue sussurrate note floreali.

Lambrusco di Sorbara: così Cantina della Volta reinterpreta un classico

Cantina della Volta è passata dalle 2 etichette del 2010 alle 14 di oggi

Ancora una sfaccettatura di Lambrusco con il Metodo Classico “Christian Bellei” 2016, prodotto sempre da sole uve di lambrusco di Sorbara che vengono vinificate in bianco. Finezza ed eleganza che lo rendono davvero paragonabile ad un delicato champagne, ma che al palato dichiara la sua anima di Sorbara. La curiosità da non trascurare è la scelta di una bottiglia in vetro trasparente, che viene avvolta da una pellicola di colore rosso che ha la funzione di proteggere il vino dalla luce, preservandone la qualità e al contempo crea quel legame con le uve a bacca rossa da cui è ottenuto questo spumante.

Dalle delicate tinte rosa antico, passando per il giallo cristallino, si passa alle note carminio del Lambrusco di Sorbara M. Cl. Trentasei 2015, che si ottiene dalla selezione delle migliori uve di Sorbara coltivate nei terreni alluvionali del fiume Secchia e raccolte esclusivamente a mano. Uno spumante complesso, capace di coniugare la tradizione e al contempo la modernità` del lambrusco. Non poteva mancare l’assaggio del loro Mattaglio Brut Blanc de Noirs 2017, uno spumante Metodo Classico prodotto con uva Pinot Nero nel vigneto collinare di Riccò di Serramazzoni, sempre in provincia di Modena; un vigneto ricco di calcare, dove questa bacca nera trova spazio ed espressività.

Un percorso che si chiude con aver assaporato in particolare la bellezza e l’eleganza del Sorbara, rendendolo uno spumante moderno, agile e di grande compagnia, che invita alla festa e all’allegria, sorprendente e perfetto compagno della tavola.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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