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Gusto e tradizione

Bergamo omaggia i formaggi di capra. Cinque premi per ogni specialità

Giorgio Lazzari
di Giorgio Lazzari
07 settembre 2021 | 10:44

I formaggi caprini sono stati protagonisti a Bergamo, dove Slow Food, in collaborazione con Onaf e il Comune di Bergamo, ha organizzato il primo Premio nazionale Città di Bergamo, dedicato alle produzioni a base di latte di capra, come tappa di avvicinamento a Cheese 2021. 14 le aziende agricole in gara, che si sono contese il primo posto nelle cinque categorie. Nella "lattica" ha vinto Il Vallone di Cuveglio, in provincia di Varese, mentre la categoria "presamica" ha eletto vincitrice l’azienda Elleboro di Varese, che si è aggiudicata il primo posto anche per quanto riguarda il progetto Capracanta, dedicato alla valorizzazione dei formaggi caprini.

Il primo posto tra i formaggi erborinati è invece andato all’azienda agricola L'Cravé di Bra, mentre nella categoria fantasia ha vinto Val Persane di Brescia. I produttori bergamaschi erano presenti sul Sentierone con gli stand delle aziende agricole La Via Lattea di Brignano Gera d’Adda e Rota Ilario di Val Brembilla. Il premio è stato dedicato ad Agitu Ideo Gudeta, l’imprenditrice agricola etiope uccisa in Trentino da un suo dipendente. I vincitori, che hanno brindato con l’annata 2018 dell’Igt Vermiglio del Ronco, hanno ricevuto una pergamena e un piatto celebrativo realizzato dagli artisti della ceramica grottagliese.

I premiati a Bergamo Bergamo omaggia i formaggi di capra. Cinque premi per ogni specialità

I premiati a Bergamo

 

La soddisfazione delle istituzioni

«E’ stato un onore ospitare a Bergamo la prima edizione della manifestazione dedicata ai formaggi caprini – commenta il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori -. Ringraziamo Slow Food anche per aver organizzato la conferenza di presentazione di Cheese nella nostra città. Negli anni scorsi abbiamo iniziato un percorso di valorizzazione con Forme e ottenuto il prestigioso riconoscimento come Città Creativa Unesco per la gastronomia».

Sguardo ora puntato alla tredicesima edizione di Cheese, che come ha sottolineato durante la conferenza di presentazione il consigliere regionale dell’ufficio di presidenza di Regione Lombardia, Giovanni Malanchini, «promuove  la produzione di cibo di qualità, dagli alpeggi alle coltivazioni di pianura. Come regione siamo riusciti a fare sistema tra pubblico e privato, per promuovere i territori e fare cultura gastronomica, senza trascurare la sostenibilità e la transizione ecologica».

In rappresentanza della Camera di Commercio è intervenuto il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio. «Guardiamo alla qualità delle produzioni in agricoltura e nella zootecnia, grazie anche all’ingresso dei giovani - ha osservato Brivio -. I prodotti agricoli vantano una ricchezza intrinseca e sono unici proprio perché hanno un legame fortissimo con il territorio. I consumatori possono contare su tracciabilità e trasparenza, perché teniamo alta l’attenzione sulla sicurezza alimentare e sulla lotta all’illegalità».

 

 

Dopo il saluto di Luca Gotti, direttore regionale per la Lombardia di Bper Banca, che ha sottolineato il legame dell’istituto con il territorio, è intervenuto Raoul Tiraboschi, vicepresidente nazionale di Slow Food. «E’ in atto un cambiamento culturale della parte pubblica che fa rete e squadra con i privati - ha commentato Tiraboschi -. Slow Food è molto attiva, con la parte educativa che inizia nelle scuole e arriva fino ai consumatori finali grazie a cibo di qualità, buono, pulito e giusto».

 

Occhi puntati su Cheese 2021

"Considera gli animali" è il tema scelto per la tredicesima edizione di Cheese 2021, in programma a Bra dal 17 al 20 settembre. Il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo e alle forme del latte, che è stato presentato ufficialmente a Bergamo, torna in presenza grazie agli organizzatori, Città di Bra e Slow Food, con il sostegno della Regione Piemonte. Al centro ci sarà il regno animale e la varietà di connessioni con le azioni dell’uomo, dalle razze da latte che garantiscono reddito alla microbiodiversità, dalle api a tutti gli altri impollinatori indispensabili per l’allevamento al pascolo. Senza di loro infatti non esisterebbe l’infinita biodiversità casearia e la quattro giorni di settembre si conferma il palcoscenico perfetto in cui pastori, casari, formaggiai e affinatori raccontano, attraverso i loro prodotti, metodi produttivi che mettono al centro la qualità delle materie prime, il benessere animale, la tutela del paesaggio.

La presentazione ufficiale Bergamo omaggia i formaggi di capra. Cinque premi per ogni specialità

La presentazione ufficiale

 

Li troviamo nel Mercato dei Formaggi e tra le bancarelle dei Presìdi Slow Food, ma non solo. Immancabili la Gran sala dei formaggi e l’Enoteca dove abbinare un buon calice di vino alle decine di formaggi naturali e a latte crudo. Al via anche i Laboratori del Gusto (a Bra e a Pollenzo, presso la Banca del Vino), con formaggi in abbinamento a pani, vini e birre, e i percorsi educativi di Slow Food. Mentre per chi vuole chiudere la giornata in bellezza, appuntamento a tavola con le cene ospitate nelle sale dell’affascinante Agenzia di Pollenzo, con i cuochi selezionati da Slow Food e la loro personale interpretazione del territorio e della biodiversità attraverso tutte le forme del latte. Come sempre, la manifestazione si colora delle interpretazioni regionali proposte dalle Cucine di strada e dalle originali preparazioni espresse dei Food truck, il tutto arricchito dai birrifici artigianali, espressione della migliore sperimentazione brassicola italiana.

Gioca e Parti

 

La 13ª edizione di Cheese, a cui è possibile partecipare solo se in possesso del green pass, porta a Bra, in provincia di Cuneo, centinaia di pastori, casari, affinatori e appassionati.

 

La salvaguardia del mondo animale

«Se non ci fossero gli animali, non avremmo il latte e i formaggi, non esisterebbero l’allevamento, gli alpeggi, la transumanza e i pascoli - fa notare Serena Milano, segretario generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus -. Ma anche la montagna sarebbe diversa: se le bestie non vagassero all’aperto libere di brucare l’erba il paesaggio sarebbe più incolto, meno vivibile, inospitale e inadatto alle attività umane, prima fra tutte l’agricoltura. Eppure se guardiamo ai formaggi e pensiamo al mondo animale, non possiamo certo ragionare soltanto di vacche, di pecore o di capre. Occorre andare oltre e chiederci quali sono gli elementi vivi, appartenenti al mondo animale, che influiscono nel processo che ci consente di avere il latte e di conseguenza il formaggio: non soltanto i capi da latte, ma anche gli insetti impollinatori (a cui dobbiamo le fioriture) e i microrganismi che abitano il suolo: funghi, batteri e lieviti, per citarne qualcuno».

Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Sottolinea come «non è certo la prima volta che a Cheese parliamo di formaggi naturali, di fermenti, di batteri lattici. Ma quest’anno lo facciamo in un modo ancora più pop. Vogliamo parlare ai consumatori, far capire loro le ragioni per le quali da anni insistiamo sull’importanza dei formaggi naturali, educarli a riconoscerli quando li gustano e soprattutto abituarli a sceglierli e a chiederli.

La biodiversità di Cheese non si ferma alla specie da cui si producono i caci, va oltre, raccontando territori, culture e tecniche di produzione. Secondo Slow Food, privilegiare le razze da latte più produttive spesso vuol dire guardare il mondo con un occhio chiuso e l’altro socchiuso, perché si perdono molti dei sapori e dei colori che abbiamo a disposizione. Non solo, perdere molte di queste razze locali significa privarsi di animali in grado di vivere e produrre in territori difficili e marginali. A seguire alcuni esempi di formaggi che rappresentano una tradizione, identificano una comunità e un luogo, i suoi pascoli e la sua storia, e che devono molto a razze locali, in alcuni casi ingiustamente considerate minori.

 

Il programma della manifestazione

Il Mercato dei formaggi e i Presìdi Slow Food, la Casa della Biodiversità tra un film e un aperitivo, soste gustose, appuntamenti a tavola, conferenze e laboratori del gusto riempiranno la quattro giorni di Cheese. Per maggiori informazioni sul programma aggiornato è disponibile il sito www.cheese.slowfood.it.

 

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