La mortadella, regina rosa dall'anima bolognese dei salumi italiani, non poteva non avere una giornata tutta sua e il 24 ottobre sarà festeggiata in tutta Italia. Roma e Milano, sempre più capitali del gusto, le dedicheranno due eventi speciali. Il primo, "La mortadella nel cinema", si svolgerà all’Auditorium Parco della Musica, dove è in corso la Festa del cinema: un onore dovuto a questo prodotto diventato archetipo culturale. Ha attraversato epoche e generi ed è stata promossa anche star del grande schermo da famosi registi. L’altro appuntamento, sul tema “Dal contenuto al comportamento: quando il cibo diventa attivismo”, sarà al Ristorante Vertigo di Milano di Enrico Bartolini con la Social Dinner guidata da Daniele Raponi, storico ambassador della Mortadella Bologna Igp.

La mortadella conquista Roma e Milano tra cinema, show cooking e convivialità
Le origini secolari di un simbolo bolognese
È stato calcolato che questo sarà il 364° compleanno del profumato salume. La sua nascita ufficiale è stata datata al 1661, con il bando del Cardinale Farnese che assegnava a Bologna «la dote ad antiquo di fabbricare mortadella di squisita perfezione», chiamandola per la prima volta con questo nome. Da allora il salume si identifica con quello della città, diventando tout court la vera "bulaggna", grazie all’arte antica dei "salaroli" locali. La carne dei maiali era famosa per il sapore perché le terre dell’Antica Felsinea etrusca, ricche di querceti, fornivano le preziose ghiande che li ingrassavano.

La mortadella nel 2025 compie 364 anni
Quel che è certo è che su nessun altro salume si è concentrata la ricerca degli storici, e non mancano documenti su rivendicazioni e smentite. Le vere origini della mortadella sono tuttavia controverse e probabilmente umilissime: sembra che già i Romani utilizzassero le parti meno nobili del porcello pestandole nel mortaio e aromatizzandole con spezie nostrane come il mirto, più accessibile del costoso pepe che arrivava da lontano.
Dalle regole del passato ai paladini della qualità
E ben prima della nascita dell’attuale Consorzio di tutela per il prodotto Bologna Igp (1991), non mancarono le azioni garantiste, come il bando del Cardinal Origo del 1720 che imponeva che la vera mortadella dovesse essere fatta con carni «scelte e sopraffine contrassegnate dal sigillo di cera di Spagna». Paladino della qualità fu anche il frate domenicano Jean Baptiste Labat, che tuonava contro chi utilizzava nell’impasto la carne di asini a fine carriera, criticando anche quella fatta dai "lombardi", non proprio all’altezza delle regole. Ma prima ancora che nel cinema, la mortadella entrò nell’arte e nella letteratura: dalle sontuose pitture rinascimentali all’elogio dello scrittore Paolo Monelli, che nel suo Ghiottone Errante la definì «odorosa, saporosa, biancarosa».
La mortadella sul grande schermo e nei piatti d’autore
Alla festa di Roma, a Foodopolis - l’area food della Festa del cinema - il suo ingresso sul set cinematografico sarà ricordato in tanti film: come "La mortadella" con Sophia Loren, "Permette? Rocco Papaleo", "Il treno dei bambini", "Bambola", "Signori si nasce", "Caruso Pascoski", "Made in Italy", "Pane e cioccolata", "Il pranzo di Ferragosto", "Benvenuti al Sud", "La mafia uccide solo d’estate" e non solo. Il suo ruolo nei film sarà al centro di un talk curato dal critico cinematografico Boris Sollazzo, un viaggio tra immagini e simboli. Con lui dialogheranno gli attori Ricky Tognazzi e Simona Izzo, che condivideranno aneddoti e riflessioni sul cibo come linguaggio narrativo e universale.

Una scena di Sophia Loren in La mortadella
In questo evento, fra spettacolo, showcooking e riflessione culturale, più che un buon salume la mortadella diventa segno distintivo dell’identità italiana, capace di evocare affetti, ironia e convivialità. Il programma prevede momenti di alta cucina e di racconto: Piero D’Onghia, vincitore dell’Ego Pizza Festival 2025 e ambassador del Consorzio, proporrà pizze creative dedicate alla Regina Rosa, e Francesco Sperandeo, chef del Ristorante Mastro Giorgio - la Fraschetta Contemporanea di Testaccio a Roma - la userà nelle sue proposte, ognuna delle quali sarà un omaggio a un film. Spazio anche ai temi della salute e della giusta alimentazione: sui valori nutrizionali della Mortadella Bologna Igp interverrà il biologo nutrizionista Lorenzo Traversetti, su temi attuali come obesità e intolleranze. Non mancheranno le degustazioni con le solite diatribe: meglio tagliata sottile o a tocchi? Con pistacchi o senza? A vincere sarà comunque la romanissima "rosetta con la mortazza".
Mentre Roma ospita l’evento ufficiale, a Milano il Mortadella Day sarà celebrato al Ristorante Vertigo, con Daniele Raponi che guiderà gli ospiti in un percorso degustativo. L’edizione milanese promette trionfi di gola, ma anche un dialogo sul ruolo dei social media nel trasformare il cibo in un veicolo di consapevolezza e cultura. Gli italiani amano il loro salume principe, a tavola come fuori casa, come appagante risorsa. Nel 2024 ne sono stati prodotti 33 milioni di kg e la Gdo si conferma come il principale canale di vendita.

Nel 2024 sono stati prodotti 33 milioni di kg di mortadella
Il Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna si è costituito nel 2001, a seguito del riconoscimento dell’Igp alla Mortadella Bologna avvenuto nel 1998 e al conseguente avvio della certificazione da parte dei produttori. L’ente la tutela e la valorizza in collaborazione con il ministero dell’Agricoltura, difendendo il marchio e la denominazione dalle imitazioni e dalle contraffazioni in Italia e all’estero. I consumi sono in crescita costante, trainati anche dal preaffettato, e anche l’export segna un incremento. L’area produttiva si estende dall’Emilia-Romagna a Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino, Toscana, Marche e Lazio.