Il grano come elemento di inclusività e di cultura. È stato questo il fil rouge di "360 Grani", l'evento firmato Molino Paolo Mariani. L'azienda marchigiana che si trova a Barbara in provincia di Ancona produce grano dal 1905. Ogni anno organizza per i propri clienti un appuntamento che mette al centro il valore del grano in tutte le sue forme, a 360 grani appunto. Un evento nato con l'obiettivo di trasformare la tradizione della panificazione in un'esperienza corale e immersiva, riunendo maestri dell'arte bianca da tutta Europa in una giornata all'insegna della condivisione e dell'innovazione.

Molino Paolo Mariani, la location di 360 Grani
La famiglia Mariani porta avanti con orgoglio una tradizione che affonda le radici nell'arte molitoria, unendo passato e presente per creare farine che raccontano l'autenticità del territorio italiano. L'azienda lavora in sinergia con agricoltori che conoscono a fondo la terra e ne rispettano i ritmi, trasformando i migliori grani italiani in prodotti che esprimono passione e dedizione. Oggi a guidare l'azienda c'è Danny Mariani, figlio di Paolo che rappresenta la quarta generazione. Dopo essersi diplomato alla prestigiosa Swiss School of Milling, ha raccolto il testimone con una visione innovativa, continuando a valorizzare i grani 100% italiani e a sviluppare farine di altissima qualità.
Molino Paolo Mariani, il racconto dell'evento "360 Grani"
Ma torniamo all'evento, "360 Grani" ha riunito a Barbara un parterre di grandissimi professionisti provenienti da tutta Italia, dalla Danimarca e dall'Islanda. Tra questi: Michele Di Già dell'Osteria Francescana, Ásgeir Sandholt di Sandholt Reykjavík, Simone Martini di Hart Bageri, Andrea Sortino del Forno Mangiapane, Cristian Marcellini e molti altri fuoriclasse dell'arte bianca che hanno dato vita a un dialogo ricco di storie, tecniche e visioni.

Danny Mariani, ceo di Molino Paolo Mariani
Un'occasione per scoprire i segreti di pani unici come il Volcano Rye Bread islandese, cotto sfruttando il calore naturale della terra, e per assaporare nuove creazioni nate dall'incontro tra tradizione e sperimentazione. «"360 Grani" è più di un semplice evento - ha dichiarato Danny Mariani, ceo di Molino Paolo Mariani - è un viaggio attraverso la nostra storia e le nostre radici, un'opportunità per mostrare come la passione e la ricerca continua possano trasformare un ingrediente semplice come il grano in vere e proprie esperienze sensoriali».
L'evento è cominciato nella prima mattinata con il benvenuto del ceo a tutti gli ospiti che hanno potuto godere di una colazione fatta con le prelibatezze preparate dall'Osteria Francescana. Poi si è partiti alla volta dei campi per ammirare i grani e tutta la filiera, un percorso nella natura raccontato da alcuni collaboratori del Molino. Oggi l'azienda possiede circa 150 ettari di campi di grano coltivati nelle Marche e in Romagna. Poi si è giunti al panificio a cielo aperto al centro della tenuta agricola della famiglia Mariani, dove i panificatori hanno raccontato le loro creazioni. Dai campi alle mani degli artigiani, ogni passaggio ha mostrato come la farina si trasformi in un linguaggio universale, capace di unire culture diverse e, capace di rispondere a esigenze sempre maggiori del pubblico. Da qui anche la necessità di proporre alternative gluten free di altissimo livello, pensate per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento e diversificato. I nuovi prodotti gluten free sono stati presentati da Matteo Ghigino, chef e panificatore.

Una passeggiata tra i campi di Molino Paolo Mariani
Non sono mancate alcune specialità alla brace curate dall'abruzzese Luciano Passeri dell'Osteria Contemporanea Foconè, protagonista anche di eccellenti pizze d'autore cotte nell'antico forno a legna del casale della famiglia Mariani. Un altro tema chiave della giornata è stato il racconto al femminile, attraverso il format “Storie Barbare”, Francesca Casci Ceccacci di Pandefrà, Lorenza Roiati de L'Assalto ai Forni e Alessandra Chiappini di Lale Bakery hanno condiviso i loro percorsi, dando nuova forza e visibilità al ruolo delle donne nell'arte bianca. A chiudere la giornata, le iconiche pizzette di Mattia Di Giovanni di Donna Tina, storica insegna pescarese che ha saputo valorizzare ai massimi livelli il prodotto popolare della tradizione abruzzese. Prima dei saluti finali, la torta di rose di Michele Di Già e un brindisi con il ‘'Giallo Mazì'' un cocktail innovativo di Mirko Paolini, titolare del Bar Giallo di Loretello di Arcevia, omaggio alla cultura cerealicola, preparato con pane realizzato con Farina Mazì in infusione nella vodka. «Siamo orgogliosi di aver riunito - ha concluso Danny Mariani - ancora una volta alcuni dei migliori professionisti a livello globale, condividendo con loro la nostra visione per il futuro del settore, la filosofia dell'azienda e l'impegno assoluto per la filiera del grano italiano che da sempre per noi si concretizza nella ricerca continua e nella sperimentazione, per garantire farine di altissima qualità».
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