Lungo il perimetro del lago più grande d’Italia, un lago condiviso da tre regioni, ci sono diverse realtà che riescono ad inserirsi nella produzione di olio extravergine d'oliva di qualità, dando così maggiore attrattiva ed esclusività ad un luogo già meta di milioni di turisti.

Chicche di oro verde sul lago di GardaIl
nord d’Italia, per il suo clima invernale-primaverile non è proprio adatto alla crescita ed alla fruttificazione dell’
ulivo, ma nei pressi dei grandi laghi, si forma quel
microclima che consente la produzione del vero tesoro italiano che è l’olio extravergine di oliva. Malgrado la produzione incida solo per qualche punto decimale sul totale italiano, in alcune
località gardesane si distinguono anche piccole realtà ma che fanno grande l’olio prodotto.
Si sta parlando di Desenzano del Garda, Manerba del Garda, Toscolano Maderno, Puegnaga del Garda e Riva del Garda. Sono prevalentemente luoghi sulla sponda lombarda del lago, ad eccezione di Riva che invece si trova già in Trentino. ? un percorso non eccessivamente lungo e, qualora ci si volesse divertire a fare un
tour di
assaggi, ci si potrebbe anche armare di una salutare
biciletta per fare una pedalata tra sapori diversi. Qualora invece si volesse anche acquistare, la macchina sarebbe necessaria e nel giro di una giornata si potrebbe anche completare quel giro, pause comprese.
Una strada dell'olio sul Garda, da fare anche in biciclettaCome dicevo, la
produzione di olio extravergine d'oliva in questa zona influisce poco su quello che è il totale nazionale, ma ci sono delle vere e proprie
chicche che andrebbero davvero provate. Certo, i prezzi che si possono trovare non incoraggiano molto, ma se si pensa al tempo che si impiega per finire una bottiglia d’olio, rispetto ad esempio ad una bottiglia di vino, allora si può capire che anche quel
prezzo,
che sembra alto, lo si ammortizza molto nel tempo.
A Puegnaga del Garda ad esempio c’è un produttore che vende il proprio olio in bottiglie che ricordano uno dei profumi più famosi, marchiato con il numero 5. A dispetto di quello che la gran parte degli
olivicoltori fanno, lui imbottiglia l’olio in bottiglie trasparenti e chiare, così da renderne ben visibile il colore. Salendo invece verso il trentino, a Riva del Garda, troviamo quello che per molto tempo è stato l’
oleificio più a nord del mondo e che produce un olio di
Casaliva che sembra arrivare dalla Puglia per quanto i suoi sentori ed i suoi sapori sono intensi.
In queste zone due le varietà principali, Casaliva e Grignan
La Casaliva e la Grignan, le olive del Garda
Insomma, anche se siamo in presenza di una produzione minima, l’olio del Garda sa farsi spazio tra quelli che sono considerati gli oli del
pregio e dell’
eccellenza. Le cultivar che regnano queste zone sono principalmente due:
la Casaliva, appunto, e la
Grignan, anche se la prima è la più diffusa e famosa per distacco, mentre la seconda trova maggiore spazio nella parte veneta del
lago di Garda. Premettendo che se un’oliva è raccolta al momento giusto e lavorata nel giro di poco, quindi trasformata in olio con un impianto tenuto a regola d’arte, non esistono oli delicati, e questo teorema calza a pennello con l’olio prodotto a Riva del Garda.
La Casaliva e la Grignan hanno un
fruttato delicato che ama tuffarsi nel medio. La Casaliva e La Grignan si possono trovare in toni più sfumati rispetto alle intensità di alcuni oli del sud Italia, ed entrambe si adattano benissimo ai
piatti locali trovando la giusta collocazione su un pesce di lago ai ferri oppure su un primo piatto, come i
Bigoli con le sarde. Anche il
Luccio con polenta accoglierebbe con grandi festeggiamenti l’olio di Casaliva e di Grignan.
Non si può quindi tralasciare l'olio extravergine qualora si decidesse di fare un giro sul Garda: vivendolo, si rimarrebbe piacevolmente sorpresi e si conoscerebbe una realtà che merita di essere diffusa.