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Recensioni online, sempre più truffe Esistono accordi con TripAdvisor?

Circola in rete una mail di una presunta associazione che promette, dietro pagamento, di eliminare da TripAdvisor le recensioni negative. È l’ennesimo tentativo di truffa, a fronte del quale il portale americano tace. Viene da pensare che ci siano delle forme di connivenza tra TripAdvisor e organizzazioni criminali

30 ottobre 2015 | 17:15
Recensioni online, sempre più truffe 
Esistono accordi con TripAdvisor?

“Basta false recensioni su TripAdvisor!”. Italia a Tavola lo sta ripetendo da anni, insieme a centinaia di ristoratori e albergatori italiani, stanchi di non poter fare nulla per contrastare il malcostume delle recensioni inventate protette dal totale anonimato della rete. Ora, però, facendo leva su questa necessità che riguarda ormai moltissimi esercenti, cominciano a circolare mail di una presunta associazione, “AssoEccellenze”, che in cambio di denaro si occupa di «rilevare - si legge nella mail - tutti i siti che raccolgono recensioni e commenti» su una determinata attività, consentendo al titolare di «rimuovere le recensioni negative» da siti indicati «grazie alla collaborazione con legali di massimo rilievo nazionale». L'ennesimo caso di tentata truffa!



Il messaggio insiste sulla necessità di molti esercenti di porre un freno alle recensioni senza controllo, che danneggiano la reputazione del locale causando un calo della clientela e, di conseguenza, del fatturato. «Anche tu perdi soldi per colpa delle recensioni negative?», si legge nella mail.

«È il momento di dire BASTA, è il momento giusto per associarsi ad AssoEccellenze. Non siamo la solita associazione. Naturalmente anche noi possiamo offrirti l’HACCP a condizioni straordinarie, naturalmente anche noi possiamo offrirti una serie di servizi dedicati a costi molto vantaggiosi, ma non ci limitiamo solo a questo, NOI SIAMO DIFFERENTI, SIAMO NATI APPOSITAMENTE PER TE. NON PERMETTERE A QUESTE RECENSIONI DI TOGLIERTI FATTURATO, È GIUNTO IL MOMENTO DI REAGIRE».

Tutto questo senza dare neanche un minimo di riferimenti dell’associazione (numero di telefono, indirizzo della sede legale, ecc.), dati che risultano mancanti anche sul sito internet. Quello che viene subito da pensare è che si tratti di un caso analogo alle finte bollette dell’Enel o dei finti bollettini della Camera di commercio: richieste di denaro o tentativi di phishing (appropriazione indebita di dati personali a scopo di truffa) confezionati ad arte per trarre in inganno il destinatario disattento.

Quello che più stupisce, ancora una volta, è che TripAdvisor non prenda provvedimenti (dal momento che viene utilizzato il nome e il logo del portale americano per scopi criminali), e nemmeno rilasci dichiarazioni per prendere le distanze e mettere in guardia da questo tipo di "servizi". Ne abbiamo già parlato qualche mese fa, quando una società di nome “Servizio Web Reputation By MEDIAFASHION” prometteva ai titolari di ristoranti e alberghi presenti su TripAdvisor nientemeno che la cancellazione tutte le recensioni negative, ovvero quelle da 1 e 2 pallini verdi su 5.

L’assenza totale di controlli, dunque, non è soltanto sui commenti e sui giudizi che TripAdvisor pubblica senza alcun filtro, generando classifiche del tutto inattendibili, come Italia a Tavola ha più volte dimostrato (vedi i casi del ristorante inventato a Moniga del Garda e dell’hotel “fantasma” a Chiavari), ma anche sul giro di truffe e raggiri che sempre più si sta diffondendo.

E non è tutto. Sul sito di “AssoEccellenze” si legge: «Combattiamo il fenomeno delle recensioni negative e aiutiamo i nostri associati ad ottimizzare il loro lavoro e a ridurre il costo delle spese “necessarie” attraverso una fitta serie di convenzioni sviluppate sull’intero territorio nazionale». A fronte del silenzio di TripAdvisor, è forse sbagliato supporre che esista una convenzione tra questa presunta associazione e il portale americano?

Se ciò fosse vero, si spiegherebbero molte cose. Ecco dunque come funzionerebbe:

  1. TripAdvisor ci guadagna in visibilità pubblicando quante più recensioni possibile;
  2. omette qualsiasi tipo di controllo e verifica di attendibilità, garantendo il totale anonimato e lasciando spazio a recensioni fasulle (positive o negative che siano);
  3. i locali, penalizzati dai commenti diffamatori, perdono clientela e fatturato;
  4. finte società o associazioni contattano gli esercenti proponendo una “via d’uscita”, ovvero la cancellazione delle recensioni negative (ma in teoria solo TripAdvisor può materialmente eliminare delle recensioni...).
E se davvero esistono delle forme di collaborazione tra TripAdvisor e le finte società che offrono questi servizi, tutti ci guadagnano. Tranne l’esercente, che alla fine dovrà chiudere bottega...

Per tutti questi motivi, ancora una volta, invitiamo a partecipare alla nostra campagna #NoTripAdvisor contro false recensioni, anonimato e classifiche truccate, alla quale hanno già aderito centinaia di ristoratori e gestori di strutture ricettive, oltre ai vertici a livello locale della Confcommercio di Verona e di Genova. Aderire alla campagna è semplicissimo: per ricevere gratuitamente la vetrofania #NoTripAdvisor CLICCA QUI e compila il form; invia poi foto e video all’indirizzo notripadvisor@italiaatavola.net per testimoniare la tua presa di posizione.

Di seguito riportiamo la mail di "AssoEccellenze", per mettere in guardia chiunque la dovesse ricevere:


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