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Da Verona a Genova, Confcommercio aderisce alla campagna #NoTripAdvisor

Il presidente dell’Associazione ristoranti Fepag Ascom-Confcommercio ha affisso nel suo ristorante, l’Antica Osteria della Castagna a Genova, il cartello #NoTripAdvisor. La nostra campagna riscuote sempre più adesioni da parte di esercenti stanchi delle false recensioni e della totale mancanza di controlli

29 luglio 2015 | 12:25
Da Verona a Genova, Confcommercio 
aderisce alla campagna #NoTripAdvisor

Anche a Genova la Confcommercio scende in campo contro le false recensioni e il sistema di classifiche truccate di TripAdvisor. Alcuni giorni fa era stato Leo Ramponi, presidente dell’Associazione ristoratori di Confcommercio Verona e titolare della “Trattoria Al Bersagliere” di Verona, ad affiggere nel proprio locale la vetrofania #NoTripAdvisor. Ora, allargandosi a macchia d’olio, la protesta dei dirigenti locali di Confcommercio contro il sito americano è arrivata appunto a Genova, riscuotendo continuamente sempre più consensi e adesioni.

Esasperato dai falsi commenti e dall’assenza di controlli da parte di TripAdvisor, Giorgio Bove (nella foto), titolare dell’Antica Osteria della Castagna e presidente dell’Associazione ristoranti Fepag (Federazione esercizi pubblici associati Genova) che aderisce, a livello provinciale, ad Ascom-Confcommercio, ha scaricato, stampato e affisso all’interno del proprio ristorante il cartello realizzato da Italia a Tavola per la campagna #NoTripAdvisor (ricordiamo comunque che si può richiedere l’invio gratuito della vetrofania scrivendo a: notripadvisor@italiaatavola.net).



In questo modo, come già hanno fatto molti suoi colleghi in tutta Italia, Bove ha voluto mettere in chiaro il suo totale rifiuto della logica delle recensioni false e comunicare al cliente che in quel locale non si imbroglia. Sostituire il certificato di TripAdvisor con la vetrofania #NoTripAdvisor significa infatti prendere posizione contro un sistema che non prevede controlli su ciò che viene scritto, lasciando spazio anche a false recensioni, positive (per scalare rapidamente le classifiche di gradimento) o negative (per screditare i locali concorrenti).

Giorgio Bove«Non si possono distruggere anni di lavoro con giudizi sommari e superficiali scritti da chissà chi», ha dichiarato a La Repubblica Giorgio Bove. «Un conto è ascoltare critiche e consigli che arrivano dai clienti, un altro è trovare recensioni fatte da utenti che nel locale, spesso, non ci hanno mai messo piede. Così ho deciso di passare al contrattacco in un momento di crisi come questo in cui non possiamo permetterci di perdere neppure un cliente».

Inoltre, di recente, Bove ha ricevuto delle proposte via mail da parte di presunte agenzie che dietro cospicuo pagamento si impegnavano a pubblicare recensioni positive sui piatti e sulla qualità del servizio. E oltre a ciò, è stato oggetto di veri e propri ricatti da parte di clienti del ristorante che hanno cercato di estorcergli del denaro sempre in cambio di recensioni positive. «Prima mi sono arrivate richieste via mail - ha spiegato il presidente Fepag-Ascom - poi persino un paio di clienti che al momento di pagare si sono fatti avanti promettendo tre recensioni positive in cambio di mille euro. Vi sembra una cosa normale? È questo il sistema per ottenere un certificato di qualità? E intercettarli è difficilissimo, anche rivolgendosi alla polizia postale».

Qualche mese c’era stato addirittura un incontro con i vertici di TripAdvisor proprio a Genova, per cercare un punto d’incontro tra addetti ai lavori e chi gestisce il sistema di valutazione. «Ma c’è stato ben poco da fare - ha affermato Bove - abbiamo richiesto un sistema di controllo per verificare che le recensioni siano scritte dai clienti veri. Nulla di fatto, non è cambiato niente».

Del resto anche noi di Italia a Tavola lo scorso anno abbiamo fatto la stessa richiesta ai vertici di TripAdvisor in occasione del confronto pubblico che abbiamo organizzato a Firenze durante il Premio Italia a Tavola. Ma nonostante l’accordo con Fipe e l’impegno verbale, nulla è cambiato. La nostra richiesta consisteva semplicemente nell’obbligare ogni utente che vuole scrivere una recensione a fotografare la ricevuta fiscale che garantisce l’avvenuta consumazione.

«È un sistema che non sta in piedi - ha concluso Bove - basta vedere cos’è successo qualche mese fa quando si è scoperto che il primo ristorante in classifica neppure esisteva (vedi il caso del ristorante inventato di Moniga del Garda, ndr). E non sarà di certo l’unico caso. Non voglio mettere il bavaglio a nessuno, siamo ben consapevoli delle potenzialità del web, ma non deve trasformarsi in una gogna multimediale in mano a chi non ha le capacità per giudicare. Io ho deciso di metterci la faccia, non ho nulla da perdere. In tanti colleghi mi hanno già contattato per avere i cartelli».

Per aderire alla campagna e ricevere gratuitamente la vetrofania #NoTripAdvisor CLICCA QUI e compila il form; invia poi foto e video all’indirizzo notripadvisor@italiaatavola.net per testimoniare la tua presa di posizione.


Antica Osteria della Castagna
via Romana della Castagna 20 - 16148 Genova
Tel 010 3990265
osteriadellacastagna@virgilio.it

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