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Un flash mob di montagna per sostenere il turismo invernale

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
03 febbraio 2021 | 16:09

Per chi suona la montagna. Con questo slogan si tiene venerdì 5 febbraio, il flash mob, di tutto (ristoratori, albergatori, addetti agli impianti di risalita) il mondo della neve. Una mobilitazione che si tiene in concomitanza con l'avvio dei mondiali di sci a Cortina e per la ripartenza del settore. Contro la crisi, contro il covid, ma soprattutto con un forte richiamo alla classe politica affinchè dedichi la giusta attenzione alle migliaia di addetti che sono bloccati da tre mesi in attesa di capire se il 15 di febbraio potranno davvero riapre gli impianti di tutta Italia come ora sembrerebbe visto il via libera dato dal Cts proprio alla vigilia della manifestazione.

Pronto un flash mob di tutte le montagne -

Pronto un flash mob di tutte le montagne

Un grido e un richiamo che si alza dai comprensori piemontesi, valdostani, lombardi, veneti, trentini, friulani per raggiungere e unirsi a tutte le altre regioni montane del nostro Paese. Forse è solo un’ambizione o un semplice tentativo, ma quella del 5 febbraio è la più grande mobilitazione del silenzioso mondo della montagna.

Significativa l'iniziativa che si terrà in Valchiavenna. Le località sciistiche locali, venerdì alle ore 10, sono invitate a diventare protagoniste di un piccolo gesto, preceduto da un breve rintocco delle campane del paese. Una rappresentanza dei lavoratori si unirà al sindaco per esprimere solidarietà nel momento probabilmente più buio mai vissuto dal dopoguerra a oggi. I Comuni di Madesimo e Campodolcino, il Consorzio Turistico di Madesimo ed il Consorzio Turistico Valchiavenna, con Skiarea Valchiavenna la Comunità Montana, tutti i Comuni e gli operatori della valle aderiscono all'iniziativa e organizzeranno il flash mob in piazza Giovanni Bertacchi a Madesimo.

I sindaci faranno un breve intervento, esprimendo cosi solidarietà a tutto il mondo che ruota attorno alla montagna, e a chi sta soffrendo proprio in un periodo in cui abbonda la neve e sono state adottate tutte le misure di sicurezza.Una sveglia affidata alle campane.

La partecipazione dell'Anef
Anef - l'associazione dei gestori di impianti di risalita - insieme a tantissime altre realtà nazionali che rappresentano i lavoratori della montagna, sarà al fianco dell’iniziativa per dare il suo contributo, come avviene già da mesi, per ampliare il più possibile la cassa di risonanza dell’evento, promosso dalla rivista Sciare Magazine.

«È un flashmob pacifico al quale aderiranno tantissime località di montagna in tutta Italia – spiega la presidente nazionale ANEF, Valeria Ghezzi -. Un momento di solidarietà per i lavoratori del comparto, siano essi imprenditori o dipendenti, in particolare stagionali. Un momento per ricordare come negli ultimi dodici mesi la montagna sia tornata al vuoto del dopoguerra, al vuoto che ha portato le genti a emigrare. Ma anche un suono, quello della campana al centro dei nostri paesi, che ci unisce, ci dà forza, ci fa cercare le risorse per ricominciare appena si potrà. Sperando, però, che qualche aiuto arrivi e di non essere lasciati completamente soli».

Al momento sono oltre cento le località che hanno aderito e tante altre si uniranno, fino a venerdì, per dare ancora più forza a un’iniziativa che punta a unire tutti i rappresentanti di un comparto che rappresenta un’ampia fetta dell’economia nazionale e che, finora, ha subìto solo gli effetti crisi, senza aver ricevuto ancora garanzie economiche per la sopravvivenza di decine di migliaia di imprenditori e lavoratori, soprattutto gli stagionali che rappresentano la fetta più ampia. Ma sono comunità che vanno supportate perché vedono sgretolarsi il loro tessuto sociale prima ancora che economico.

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