Cambiano i colori dell’Italia con Abruzzo, Liguria, Toscana e Trento che passano in zona arancione. Confermate le misure per Umbria e Bolzano. Mentre in giallo la Sicilia. Arriva anche l'ok del Consiglio dei ministri alla proroga dello stop agli spostamenti fino al 25 febbraio anche in regioni gialle. E in Trentino restano chiusi gli impianti da sci.
Abruzzo, Liguria, Toscana e Trento passano in zona arancione
Misure più restrittive in Umbria e BolzanoIl ministro della Salute
Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore le ordinanze, valide a partire da
domenica. In arancione restano, dunque, anche l'Umbria e la provincia di Bolzano anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più
restrittive. La Sicilia torna in giallo allo scadere dell'ordinanza.
Niente sci in TrentinoCon la classificazione arancione del
Trentino non ci sarà l'apertura degli
impianti di risalita, che era stata prevista il 17 febbraio, non il 15 come altrove, con un'ordinanza già approvata dal presidente
Maurizio Fugatti. Lui stesso però aveva spiegato che il mantenimento della zona gialla sarebbe stato una condizione necessaria per l'apertura.
Non sono valsi a nulla, quindi, i preparativi nelle
località di montagna, che si erano attrezzate per il contingentamento degli accessi giornalieri limitando la portata oraria degli impianti di risalita, ma anche per l'acquisto degli skipass online e le app anti-coda per evitare assembramenti.
13.532 nuovi casiIntanto i casi di oggi sono 13.532. Meno contagi con meno
tamponi (290.534). Stabile, dunque, il
tasso di
positività al 4,6%. Le più colpite sono sempre la Lombardia e la Campania.
Diminuiscono le
vittime: sono 311, pari a 5 meno rispetto a venerdì. Sono tre le regioni che registrano zero decessi — si tratta di Provincia Autonoma di Trento, Basilicata e Valle d’Aosta — e questo non succedeva da mesi, almeno dall’inizio di novembre, quando si è aggravata la seconda ondata. Non sappiamo se il dato dei lutti è completo o meno, visto che a volte nel weekend non sono comunicati tutti i decessi.
Prosegue il calo delle degenze, ordinarie e non. I posti letto occupati nei
reparti Covid ordinari sono -236 , per un totale di 18.500 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono -33 (ieri -31), portando il totale dei malati più gravi a 2.062. La variazione dei posti letto occupati, in area critica e non, indica il saldo tra i pazienti usciti e quelli entrati nelle ultime 24 ore: non vuol dire che non ci sono nuovi malati ospedalizzati. Infatti, i nuovi ingressi in TI sono +118 (ieri +153).
I cittadini
vaccinati sono oltre 2,9 milioni quelli che hanno ricevuto la prima dose e più di 1,2 milioni quelli che hanno fatto il richiamo.