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Virus, a Bergamo dopo 137 giorni zero positivi in terapia intensiva

08 luglio 2020 | 18:34

Ci sono ancora 193 nuovi casi di coronavirus accertati in Italia nelle ultime 24 ore. Ma oggi la notizia più bella, quella che aspettavano da tempo la provincia di Bergamo e la Lombardia intera - epicentro dell’epidemia nei mesi del lockdown - è che per la prima volta dopo 137 giorni la Terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è finalmente libera da pazienti positivi al covid.

Il personale del reparto di Terapia intensiva di Bergamo - Virus, dopo 137 giorni chiude la Terapia intensiva di Bergamo

Il personale del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (foto: Corriere.it)

Il reparto che più di altri è stato per settimane in prima linea nella lotta al coronavirus può davvero tirare un sospiro di sollievo, consegnando così finalmente un segnale di fiducia all’Italia intera, dopo i mesi bui del sovraffollamento e delle migliaia di decessi.


La notizia è stata accolta e celebrata quest’oggi dal direttore generale Maria Beatrice Stasi, con il direttore sanitario Fabio Pezzoli e il direttore del dipartimento di Emergenza urgenza e area critica Luca Lorini, e da una rappresentanza dei 400 operatori delle terapie intensive, nel ricordo proprio delle tante vittime della provincia. «La vera forza – ha detto Luca Lorini, primario della Terapia intensiva del Papa Giovanni – è stata quella che tutti quanti medici, infermieri, personale, tecnici si sono uniti in una forza unica a combattere questo nemico terribile e la vittoria è arrivata». Il direttore generale ha parlato di «un momento di grande emozione, che abbiamo condiviso con tutto il personale, augurandoci che questa sia una fase davvero discendente e che non torni più il grande incubo in cui ci siamo trovati a lavorare nel mese di marzo e aprile».

L'andamento dei contagi aggiornato ad oggi - Virus, dopo 137 giorni chiude la Terapia intensiva di Bergamo
L'andamento dei contagi aggiornato ad oggi

Il primo paziente positivo al Papa Giovanni XXIII era arrivato il 23 febbraio dall’ospedale di Alzano Lombardo. In pochi giorni la situazione è diventata ingestibile, al punto che altri reparti sono stati trasformati in zone per la degenza Covid. Molti medici e operatori hanno contratto il virus, alcuni pazienti, nelle settimane peggiori, sono stati trasferiti in altre città, fino all’apertura dell’ospedale da campo alla Fiera, dove successivamente sono stati organizzati gli ambulatori per l’attività di follow-up, visite riservate a chi ha sconfitto la malattia.

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 242.149 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (+193, +0,1%, ieri +138). Di queste, 34.914 sono decedute (+15; ieri +30) e 193.640 (+825, +0,4%; ieri +574) sono state dimesse. Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 13.595 (-647, -4,5%; ieri -467; il conto sale a 242.149, se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia). I pazienti ricoverati con sintomi sono 899 (-41, -4,4%; ieri -6), di cui 71 (+1, +1,4%; ieri -2) in terapia intensiva.

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