Un vero safari… in Umbria. A bordo di una VM, restaurata, utilizzata nella Seconda Guerra Mondiale, su e giù per le colline del territorio. E dove invece di ammirare leoni, zebre e animali della savana, si va in cerca di daini, caprioli, cinghiali. La fauna, insomma, che popola i boschi. Non a caso, l’esperienza si chiama «Safari Verde”. È l’esperienza originale proposta da Tenuta Borgo Santa Cecilia, azienda agricola con oltre 300 ettari di terreno tra le colline umbre, che porta grandi e piccini alla scoperta dei boschi tra Gubbio e il Santuario di Santa Cecilia a bordo di un mezzo militare VM, tra flora e fauna per vivere la natura con gli occhi dell’avventura e del gusto.

La Tenuta Borgo Santa Cecilia
La fauna e la flora della Tenuta Borgo Santa Cecilia
In un’area di 320 ettari di riserva naturalistica, il Safari Umbro accompagna gli ospiti attraverso sentieri e radure incontaminate, dove flora e fauna locali diventano protagoniste. A guidare il tour sono esperti del territorio, in primis Giuseppe Onorato (titolare della tenuta) che raccontano curiosità, storia, biodiversità e tradizioni di questa parte autentica d’Umbria. Tra caprioli, falchi, suoni del bosco e scorci selvaggi, il viaggio diventa un’immersione totale nella natura. Quasi un documentario, ma vissuto in prima persona.

L'ingresso di Tenuta Bogo Santa Cecilia
Esperienza guidata da esperti del territorio
«Vogliamo condividere la meraviglia che viviamo ogni giorno qui - racconta Giuseppe - il fuoristrada ci permette di raggiungere zone dove il bosco è più vivo che mai e dove osservare da vicino i suoi abitanti. L’obiettivo è offrire un’esperienza unica, che unisca divertimento, gastronomia e rispetto per l’ambiente». Percorsi impervi, che definire strade è azzardato, per inoltrarsi nella natura più selvaggia e incontaminata. Lì dove hanno il loro habitat gli animali che popolano gli ettari della tenuta.

Nel Safari Verde si visitano paesaggi naturali incontaminati
Dalla natura alla tavola: i salumi artigianali Onorato
Il safari non si conclude nel bosco, ma continua nel cuore gastronomico del Borgo: la cantina di affinamento. Qui vengono stagionati i preziosi salumi artigianali a marchio Onorato, frutto di lavorazioni artigianali e di carni provenienti da allevamenti bradi e semi bradi della tenuta. Tra coppe, salami e prosciutti, la degustazione diventa un viaggio nel sapore più vero del territorio, accompagnato dai racconti di chi questi prodotti li crea ogni giorno.

I salumi di Giuseppe Onorato
Cucina autentica con la chef Serena Sebastiani
A completare il tutto, per chi volesse, una cena dove la chef Serena Sebastiani (che prima di essere cuoca è cacciatrice) propone una cucina autentica, agricola, sostenibile e profondamente territoriale. Materie prime autoprodotte, ortaggi raccolti in giornata, selvaggina e prodotti locali di alta qualità costruiscono una tavola capace di raccontare l’Umbria con sincerità e carattere. Il filo conduttore della filosofia gastronomica della tenuta è una cucina di selvaggina, da carni ottenute da caccia sostenibile ed etica, nel rispetto non solo dell’ambiente ma in primis dell’animale.

Chef Serena Sebastiani propone una cucina autentica, agricola, sostenibile
Un’esperienza per chi cerca autenticità
Tra safari in mezzo al bosco, degustazioni artigianali e cucina di territorio, Borgo Santa Cecilia offre una giornata indimenticabile (su prenotazione, tramite il sito) fatta di natura, scoperta e gusto. Un appuntamento che unisce avventura e alta gastronomia, ideale per chi ama esplorare l’Umbria nella sua forma più autentica, genuina e incontaminata.
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