Il 15 giugno, a Napoli, apre Deschevaliers, il nuovo ristorante firmato dallo chef Nino Di Costanzo all'interno dell'hotel De Bonart Naples, parte della Curio Collection by Hilton e del Caracciolo Hospitality Group. Una nuova insegna fine dining, ambiziosa e profondamente radicata nel territorio, che porta la firma di uno dei cuochi più autorevoli della scena gastronomica italiana.

L'hotel De Bonart Naples
Chi è Nino Di Costanzo, lo chef che firma il nuovo ristorante Deschevaliers
Dietro ai fornelli, come annunciato, c'è Nino Di Costanzo, classe 1972, nato a Ischia in una famiglia legata alla terra e al mare. Dopo aver frequentato la scuola alberghiera sull'isola, ha costruito il proprio percorso formativo con maestri come Gualtiero Marchesi, Gaetano Trovato e Juan Mari Arzak. Con “Il Mosaico” ha conquistato due stelle Michelin, per poi aprire nel 2016 “Danì Maison” nella casa di famiglia a Ischia, raccogliendo consensi unanimi dalla critica: due stelle Michelin, 4 Cappelli dalla guida de L'Espresso e 3 Forchette dal Gambero Rosso. Nel 2019 è entrato a far parte dell'associazione “Les Grandes Tables du Monde”, che riunisce le più importanti tavole del pianeta.
La sua cucina si muove sul filo della memoria. Il punto di partenza è la tradizione campana, i sapori di casa, le suggestioni familiari. Tutto questo viene rielaborato con tecnica, sensibilità e rigore, per dar vita a piatti in cui ogni elemento ha una funzione narrativa. Al suo fianco, in qualità di resident chef, c'è Antonio Autiero, già presente in cucine stellate tra Roma e la Costiera Amalfitana. È lui a tradurre ogni giorno in gesto operativo la visione di Di Costanzo, con precisione e passione.

Lo chef Nino Di Costanzo
Deschevaliers è parte integrante della visione culturale e gastronomica dell'hotel, struttura di alto profilo pensata per offrire agli ospiti un'esperienza autentica e immersiva. Il ristorante incarna perfettamente la filosofia del gruppo Curio Collection by Hilton, che valorizza l'identità singolare di ogni hotel, e quella del Caracciolo, attento a trasformare l'accoglienza in racconto. L'obiettivo è chiaro: creare un luogo dove il gusto incontra l'arte, la memoria incontra la ricerca, la cucina diventa esperienza. Il nome del ristorante si ispira all'opera Totem dell'artista napoletano Sergio Fermariello, collocata nella lobby dell'hotel, e rimanda all'immaginario cavalleresco inteso come simbolo di esplorazione e scoperta. Fermariello ha firmato anche il logo del ristorante, in cui la figura del cavaliere diventa emblema visivo di forza e tensione verso il futuro.
Il menu di Deschevaliers
Deschevaliers è parte integrante della visione culturale e gastronomica dell'hotel De Bonart, struttura di alto profilo pensata per offrire agli ospiti un'esperienza autentica e immersiva. Il ristorante incarna perfettamente la filosofia del gruppo Curio Collection by Hilton, che valorizza l'identità singolare di ogni hotel, e quella del Caracciolo Hospitality Group, attento a trasformare l'accoglienza in racconto. L'obiettivo è chiaro: creare un luogo dove il gusto incontra l'arte, la memoria incontra la ricerca, la cucina diventa esperienza. Il nome del ristorante si ispira all'opera Totem dell'artista napoletano Sergio Fermariello, collocata nella lobby dell'hotel, e rimanda all'immaginario cavalleresco inteso come simbolo di esplorazione e scoperta. Fermariello ha firmato anche il logo del ristorante, in cui la figura del cavaliere diventa emblema visivo di forza e tensione verso il futuro. Il menu propone sia percorsi degustazione che piatti à la carte, pensati per offrire agli ospiti la possibilità di scegliere tra esplorazione e comfort.

La brigata del ristorante Deschevaliers
Tra gli antipasti, si parte con il “Gambero, battuto, carapace croccante, rabarbaro”, dove dolcezza marina e acidità vegetale dialogano con la consistenza croccante del carapace. Seguono piatti come il “Coniglio, pastinaca, mela verde, taccole”, in cui si intrecciano contrasti ben calibrati, e “In verde, verdure di stagione crude, cotte e marinate”, che esalta la materia vegetale. Non mancano poi l'“Insalata di mare” - un tributo al Mediterraneo - e l'“Uovo e uova”, riflessione gustativa sul concetto di vita. I primi proseguono il racconto con interpretazioni che affondano nelle radici della cucina italiana: “Fusilloni, ricci, prezzemolo, pinoli” evocano il mare con una nota tostata e aromatica, mentre il “Risotto, limoni, gamberi, zucchine” bilancia freschezza e intensità. C'è spazio anche per piatti più confortevoli come “Gnocchi, patate, verdure di stagione, ricotta di fuscella” e per combinazioni eleganti come “Ravioli, zucchine, menta, provolone del monaco”. Chiude la sezione un piatto spiazzante come il “Ragù napoletano… non cotto”, che spinge la tradizione verso una nuova dimensione.

L'insalata di mare di Deschevaliers
Tra i secondi, il “Rombo, cetriolo, sedano, erbe aromatiche” gioca con l'essenzialità, mentre il “Maialino, mele, spinaci, senape” lavora su un equilibrio tra dolcezza, amaro e speziato. La “Pescatrice, quinoa, pepe rosa” si fa leggera ma non banale, e il “Filetto in pizzaiola” riprende uno dei simboli della cucina napoletana con eleganza. Per chi cerca sapori più decisi, c'è l'“Agnello, peperone crusco, lampone, misticanza”, piatto strutturato e vibrante. Anche i dessert raccontano Napoli e i suoi contrasti: la “Pastiera” è un punto fermo, ma a fianco troviamo proposte come “Napul'è”, un dolce omaggio alla città, “Cioccolato e frutta secca”, avvolgente e ricco, “I dolci formaggi”, che mette in comunicazione dolce e salato, e “Frutte e creme ghiacciate”, chiusura fresca e rassicurante. Chi vuole affidarsi completamente alla cucina può scegliere tra due menu degustazione: “Vedi Napoli e poi…”, un viaggio tra mare e terra, e “Allegria…moci”, più lungo e articolato, pensato per essere accompagnato da un percorso di calici in abbinamento.
Deschevaliers, grande attenzione per le materie prime
Grande attenzione è dedicata alla qualità e alla provenienza delle materie prime. Le carni arrivano da fornitori selezionati come Martini Carni, Quercete e HQF - High Quality Food, che garantiscono tracciabilità e sostenibilità. I formaggi sono scelti con cura dal Caseificio Costanzo, le verdure provengono da piccole realtà bio dell'area di Caiazzo, mentre il pesce è fornito da aziende specializzate in pesca sostenibile, come Eurofish, Caviale Kaviari e Gerli. Una filiera costruita con criteri precisi, che mira a valorizzare il territorio senza compromessi.

Deschevaliers: grande attenzione è dedicata alla qualità e alla provenienza delle materie prime
«In un albergo di alta gamma come il de Bonart Naples, la cucina non può essere un semplice complemento, ma deve diventare parte integrante dell'esperienza. Con Deschevaliers vogliamo offrire ai nostri ospiti - italiani e internazionali - un viaggio gastronomico indimenticabile, capace di raccontare Napoli attraverso l'eccellenza dei suoi sapori, reinterpretati con eleganza e visione contemporanea». A dirlo è Costanzo Jannotti Pecci, ceo del gruppo, che con questo progetto punta a consolidare una nuova idea di ospitalità dove gusto e cultura si fondono in un'unica traiettoria.