Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 16 dicembre 2025 | aggiornato alle 00:44| 116345 articoli in archivio

scoperta

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

Giulia Marruccelli
di Giulia Marruccelli
20 luglio 2025 | 12:30

Nel cuore della pianura veronese, dove gli alberi secolari sussurrano storie e il tempo sembra misurarsi in profumi antichi, Villa Ormaneto non è solo un rifugio di charme. È anche la culla di un'esperienza gastronomica che va oltre la semplice tavola: il Ristorante Vi-Or. Qui, il cibo non è solo nutrimento, ma un vero e proprio racconto del territorio, delle sue tradizioni e della passione di chi le custodisce.

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

La Villa Ormaneto

Chef Gianluca Da Rin Perette: custode della tradizione culinaria veneta

Al timone delle cucine del Vi-Or c'è un uomo che ha scelto il suo destino: chef Gianluca Da Rin Perette. Di origini mantovane, ha posato le sue radici a Cerea per amore, sentimento potente che si riflette anche nella sua cucina, profondamente legata a questa terra che l'ha accolto. Gianluca non è uno chef da copertina, ma un “custode” - e la parola non è usata a caso - di una tradizione gastronomica che rischiava il dimenticatoio.

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

Una delle sale del ristorante Vi-Or

La sua filosofia è nitida, e forse un po' malinconica: onorare il passato, ma con lo sguardo rivolto al presente. Non si tratta di sterile riproposizione, ma di un attento, quasi commovente, studio delle ricette classiche venete, spesso quelle umili della cucina contadina, reinterpretate con una maestria che sa di sensibilità moderna, senza snaturarne l'anima.

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

La titolare Camilla de Santi con lo chef Gianluca Da Rin Perette

Il risultato è una cucina regionale che ti parla di vero, spogliata degli orpelli, ma con una raffinatezza che la nobilita, accessibile a chi sa cogliere l'essenza. Il suo approccio è un dialogo silenzioso ma continuo con la natura, con il ritmo delle stagioni, un rispetto quasi religioso per le materie prime. Gli ingredienti provengono da una filiera corta, selezionati tra micro-produttori nel raggio di pochi chilometri. Qui, la sostenibilità non è un hashtag da esibire ma una forma di gratitudine verso la campagna che nutre, una promessa mantenuta, morso dopo morso, piatto dopo piatto.

Menu dei Piatti Dimenticati” e abbinamenti enologici

Il menu del Vi-Or è un invito a un viaggio tra sapori veri e profondi del Veneto, quelli che ti parlano sottovoce. Accanto a un menu stagionale, il fiore all'occhiello - o forse, la perla nascosta - è il “Menu dei Piatti Dimenticati”.

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

Lumache del polesine e ortaggi veneti

Qui prendono vita ricette salvate dall'oblio come l'Oca in onto in agrodolce, per la quale il palato attento del sommelier Fisar Davide Albarello ha suggerito un matrimonio perfetto con il Massimo Tonca “Ulderico rosso veronese Igt 2018. Tra gli altri capolavori ritrovati, si annoverano classici che hanno il sapore della domenica, come la Trippa dell'oste alla parmigiana o le Lumache del Polesine con ortaggi veneti.

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

Uovo alla benedict di stagione

Tra i primi piatti, la quieta eccellenza di una tradizione dal sapore di casa come la “Pasta e fasoi di Lamon, un comfort food che scalda il cuore con la sua semplicità quasi disarmante e la sua ricchezza di sapore. Ma anche creazioni che svelano un pensiero gentile, come i “Tortelli di pasta fresca ripieni di ciliegie e ricotta affumicata con riduzione di Recioto, magnificamente esaltati dal Monte Saline Brut Rosé Metodo Classico 2016.

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

Oca in onto in agrodolce

E poi, immancabile, il caposaldo della veronesità: il Risotto al tastasal, preparato con il tipico impasto di salsiccia di maiale, un piatto che sa di festa e di terra. A concludere in dolcezza, il menu offre tentazioni che sono carezze al palato, come la “Torta delle rose con zabaione caldo, perfettamente abbinata al Ca' Rugate Recioto di Soave La Perlara.

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

Torta delle rose

Tutti questi abbinamenti sono curati con la sapienza del sommelier Davide Albarello. L'attenzione dello chef si estende fino a pane, grissini e piccola pasticceria, tutti rigorosamente fatti in casa.

La colazione: un rituale tra arte e gusto

Per chi si è concesso la sosta di una notte a Villa Ormaneto, la giornata comincia con una colazione che è un’esperienza a sé stante. Servita comodamente al tavolo, è un tripudio di sapori genuini. L'offerta è ricca: torte e pane fatti in casa, marmellate biologiche, salumi e formaggi tipici locali.

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

La colazione del ristorante Vi-Or

Per chi desidera qualcosa di preparato al momento, una piccola carta permette di ordinare piatti espressi. I piatti sono stati realizzati esclusivamente per Villa Ormaneto dall’artista ceramista Elvira Keller e ritraggono gli animali delle campagne veronesi, trasformando ogni portata in una piccola opera d’arte.

Vi-Or, i sapori dimenticati della cucina veneta all'interno di una villa di charme

La piscina della Villa Ormaneto

Al Vi-Or, l’eleganza non è mai ostentazione, ma un’armonia discreta che accompagna ogni portata. È la celebrazione di una cucina che rispetta le radici ma sa guardare avanti, invitando gli ospiti a sedere a tavola non solo per mangiare, ma per ascoltare le storie che ogni piatto sa sussurrare.

© Riproduzione riservata