La Sicilia, come tutte le altre regioni d’Italia, ha dei piatti iconici, tradizionali, eterni, anzi veramente ne ha tantissimi perché si può spaziare dal pesce alle verdure, dagli ortaggi alla carne, dai primi ai dolci. Crediamo addirittura che nessuna regione possa vantare il ventaglio di offerta ad altissimi livelli della nostra Isola. Diventa pertanto naturale che il turista che la visiti abbia il desiderio di gustarne il maggior numero, per immergersi nei sapori e nella cultura gastronomica, possibilmente senza spendere tanto.

Lo chef Tony Lo Coco
Lo stesso può accadere ad un siciliano, che voglia provare pietanze che ormai le nuove generazioni non cucinano più domesticamente. Sicuramente, anche per queste considerazioni, a Tony Lo Coco, chef patron dello stellato I Pupi a Bagheria, è venuta l’idea di offrire ai suoi clienti un vasto panorama della cucina dell’Isola a prezzi veramente modesti vista la qualità delle materie prime, l’accuratezza delle cotture, il gusto squisito dei piatti, l’eleganza della location.

TuMa: il dehors
Tony Lo Coco, i nuovi Pupi
Torniamo un attimo indietro. Abbiamo scritto che il ristorante I Pupi dal 9 maggio si è trasferito, di pochi metri, nei funzionali ed eleganti locali che una volta costituivano le stalle e i magazzini della storica villa Palagonia a Bagheria. Abbiamo descritto che nei precedenti locali Tony, assieme alla moglie e socia Laura, regina della sala, aveva deciso di aprire una trattoria, TuMa, che con prezzi minimi sarebbe diventato l’approccio alla cucina siciliana tradizionale, avvicinando comunque l’avventore alla qualità complessiva dell’ospitalità e della professionalità dei Lo Coco.

TuMa: Caciocavallo all’argentiera
Nell’attesa, quindi, di potervi comunicare le novità de I Pupi, abbiamo cominciato con una cena da TuMa, il cui nome ha un doppio significato: crasi del nome dei figli Turi ed Emma nonché nome del pecorino senza sale appena fatto, la tuma.

TuMa: Polpette di melanzane e mentuccia
Il locale comprende una sala interna, in estate normalmente non utilizzata, con 25/30 posti, e un elegante dehors sotto le tende e delimitato con vetri per altri 40/50 coperti. Anche l’apparecchiatura dei tavoli e la comodità delle poltroncine supera il concetto di normale trattoria, tutto raffinato e con luci soffuse che però illuminano abbastanza il tavolo.

TuMa: Caponata classica
La carta attualmente propone 9 antipasti, 7 primi, 6 secondi, 4 contorni, 4 dessert. Ma come accennavamo, la specialità è il menu degustazione, che è chiamato menu condiviso che, per l’intero tavolo comprende tutti gli antipasti, un primo o un secondo, un dessert, a scelta, al modico costo di € 38!

TuMa: Vitello tonnato
Non solo è la formula più conveniente, ma ti dà la possibilità di gustare ben 12 specialità della cucina siciliana nella visione Lo Coco. Niente gourmet, niente voli pindarici, niente fantasie, niente presentazioni esasperate, solo un’impareggiabile cucina fatta bene. Sotto la visione di Lo Coco, in TuMa l’executive chef è Domenico Margarese, che nello stellato era il sous, garanzia quindi di continuità e professionalità.
TuMa, come si mangia
La nostra cena “condivisa” comprende gli antipasti: Caciocavallo all’argentiera, formaggio media stagionatura piastrato con aceto di mele autoprodotto ed origano, Polpette di melanzane e mentuccia, appena tiepide per poter esaltare i profumi, Peperoni arrosto conditi con salsa di acciughe di Aspra e mentuccia, Caponata classica con melanzane, olive, capperi, sedano e un pizzico di agrodolce, Vitello tonnato, magari non un classico siciliano, ma adatto al caldo di questi giorni, con la sua salsa classica, Crunch di sfincione, il famoso sfincione bianco di Bagheria in versione croccante, con stracotto di cipolla, tuma, mollica abbrustolita, Melanzane alla parmigiana, altro classico a base di melanzane fritte, pomodoro, mollica, spolverata di parmigiano, Sarde allinguate, diliscate, panate e fritte con maionese di capperi e cipolla in agrodolce e Zuppa di cozze, classica.

TuMa: Crunch di sfincione
Chi ha scelto il primo ha ordinato il Risotto ai frutti di mare dalla cottura impeccabile e ricco di gamberi, cozze, vongole, calamari o gli spaghetti sempre ai frutti di mare. Il secondo una Frittura di gamberetti e calamari, freschissimi e dalla consistenza perfetta.

TuMa: Melanzane alla parmigiana
Il dessert: Anguria fresca, un classicissimo Cannolo di ricotta, dove anche la scorza, sottile e croccante, è fatta in casa, e un più universale Tiramisù.

TuMa: Sarde panate e fritte con maionese di capperi e cipolla
Per completezza, questi gli altri piatti attualmente in carta, primi: margherita all’anciova, spaghetti al nero di seppia, grano spezzato con zuppa di pesce, mezzi paccheri con salsiccia, pasta con la zucchina fritta, pasta fritta, con un range da € 13 a 18; i secondi sono completati da: grigliata di pesce, tonno ammuttunato, cioè imbottito con aglio e aromi, tagliata di bovino, gomitoli di maialino nero dei Nebrodi, involtini di pesce spada, con prezzi da € 14 a 25, quindi prezzi da trattoria quasi economica.

TuMa: Risotto ai frutti di mare
La carta dei vini è semplice, pochi siciliani ma buoni e con prezzi che partono da soli € 20, ma volendo si hanno a disposizione le 1.400 referenze de I Pupi, basta che il cameriere faccia 20 metri in più. Il servizio è friendly. Aperto a cena dal lunedì al sabato, a pranzo venerdì e sabato, chiuso domenica.

TuMa: Cannolo
Concludendo, TuMa è una trattoria appunto come la definiscono i Lo Coco “di nuova generazione”, senza orpelli, senza esagerazioni, ma che propone la Sicilia universalmente apprezzata con pietanze realizzate in maniera impeccabile e specialmente gustose, e cosa che non guasta, a prezzi popolari.