La bicicletta, così come la corsa, è risaputo essere uno dei migliori mezzi di trasporto per scoprire luoghi nascosti o poco valorizzati. E questo in particolare in una regione come l’Umbria, che offre uno svariato ventaglio di percorsi differenti con paesaggi mozzafiato e luoghi che in certi casi rimangono sconosciuti anche ai locali. Il fenomeno del cicloturismo è in forte crescita già da diversi anni, e come fil rouge lega il viaggio in bicicletta al piacere della vacanza, creando la possibilità di vivere paesaggi e comunità locali in maniera diretta e con un basso impatto ambientale. Inoltre, è un'attività sportiva che coinvolge un target di persone molto ampio (circa il 47-48% hanno tra i 30-44 anni e il 35%tra i 45-60 anni) dando la possibilità di dare vita a manifestazione culturali che rappresentano un bene prezioso per il turismo del nostro paese.
Alcuni dati sul cicloturismo italiano
Questa tendenza in crescita è testimoniata dai dati. Confrontando i dati pubblicati dall’Ansa del 2024 con quelli del 2023, si riscontra un aumento delle presenze pari al 54% (da 56,8 milioni di presenze cicloturistiche alle 89 milioni del 2024), generando un indotto economico pari a 9,8 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 5,5 miliardi dell’anno precedente.

Il cicloturismo è sempre più in crescita in Italia
Il cicloturismo non solo è una risorsa importante per il nostro turismo interno, ma coinvolge un alto numero di turisti stranieri che vengono nel nostro paese alla scoperta delle nostre meraviglie pedalando da Nord a Sud. Un dato interessante secondo repubblica è la spesa media giornaliera di un cicloturista straniero, passata dai 104,5 euro del 2023 ai quasi 132 euro del 2024.
L’omaggio di Spoleto al cicloturismo
Ci ha pensato quindi la città di Spoleto a rendere omaggio al proprio territorio attraverso il fenomeno del cicloturismo con la SpoletoNorcia MTB e la SN Trail Run che si sono svolte rispettivamente il 6 e il 7 settembre. La prima è una una manifestazione cicloturistica giunta ormai alla sua dodicesima edizione che ha visto battersi oltre 1700 partecipanti, tra i quali il pluricampione ciclistico italiano Gilberto Simoni. La seconda, invece, una manifestazione podistica di corsa in montagna, giunta alla terza edizione, ma che ha dimostrato grande successo in breve tempo.

Uno scatto della SpoletoNorcia MTB
Lo testimoniano gli oltre 700 iscritti, tra i quali il celebre campione mondiale Giorgio Calcaterra. «Un risultato non scontato - dice Luca Ministrini, presidente del Comitato Organizzatore della manifestazione. Abbiamo lavorato con i nostri partner e attraverso i vari canali di promozione e mi fa piacere sottolineare l’ottima percentuale di repeaters, intorno al 50%, che tornano a Spoleto da anni e hanno ormai messo la nostra manifestazione tra i must del loro calendario in bicicletta».
La ciclovia che attraversa il cuore verde dell’Umbria
La SpoletoNorcia è il nome non solo nella manifestazione cicloturistica, ma anche della ciclovia nata oltre 10 anni fa “dal basso”, ovvero per volontà di cittadini appassionati del loro territorio che hanno lavorato per riconvertire la Vecchia Ferrovia che in origine collegava le due cittadine umbre in un percorso ciclopedonale.

La SpoletoNorcia attraversa i bellissimi paesaggi della Valnerina
Il tracciato attraversa la Valnerina, una delle aree più verdi aree, caratterizzata da montagne solcate dal corso del fiume Nera. Un’opera d’arte ferroviaria, con alti viadotti di pietra ed emozionanti gallerie elicoidali al buio che rappresentano l’anima di un territorio che ha uno sterminato patrimonio culturale, naturalistico ed enogastronomico.
SpoletoNorcia: una risorsa che fa bene anche alla gastronomia
Per tutto il weekend Spoleto si è animata con eventi e iniziative aperti a tutti nel cuore della città: spettacoli, talk show, degustazioni, streetfood contadino, aperture commerciali straordinarie e un indotto riconosciuto a livello locale anche dalle istituzioni. A finanziare la manifestazione come main partner è stata l’azienda olearia Pietro Corricelli, nata nel 1939 proprio a Spoleto e che oggi rappresenta uno dei marchi italiani più distribuiti a livello globale (110 paesi) con un fatturato di oltre 400 milioni di euro. In occasione della prima giornata, venerdì 5 settembre, si è svolta a Casa Coricelli la cena di gala di apertura con tanti ospiti presenti, partner e figure istituzionali di rilievo.
Indirizzi gastronomici a Spoleto e alcune curiosità
L’Umbria vanta una grande varietà paesaggistica, così come quella gastronomica e tra i vicoli di Spoleto e le verdi colline che la circondano si snoda un itinerario del gusto che richiamato tanti vistatori della SpoletoNorcia MTB. In città, una tappa imprescindibile è Il Tempio del Gusto, raffinato ristorante che reinterpreta i sapori tradizionali umbri, ma al passo con i tempi, con piatti a base di tartufo e prodotti locali selezionati. A pochi passi, il ristorante Novecento offre invece un ambiente più informale, ma allo stesso tempo accogliente, dove la cucina di tradizione spoletina fa da padrona ideale. Tra le specialità da provare c’è il celebre piatto di strangozzi alla spoletina, una pasta fresca lunga, non lontana dalle classiche tagliatelle ma più “ruvida”, condita con un sugo semplice a base di pomodoro, aglio e prezzemolo,un piatto semplice, ma che rappresenta a pieno la territorialità spoletina.

La Rocca Albornoziana di Spoleto
Spostandosi verso la Valnerina, con precisione a Castel San Felice, l’Agriturismo Zafferano e Dintorni accoglie i visitatori con il calore di un’azienda familiare. Rita Balli insieme al marito Claudio Giampiccolo e ai figlia Marta e Luca mettono cuore e anima in questo agriturismo dove si possono degustare piatti autentici arricchiti dal pregiato zafferano coltivato in loco, oltre a scoprire curiosità legate alla sua lavorazione e ad altri prodotti tipici umbri. Quest’ultimo è stato anche la sede di uno dei tanti punti ristoro posti lungo i vari percorsi, che hanno dato la possibilità a tutti gli iscritti alla manifestazione di rifocillarsi con prodotti umbri, su tutti salumi e formaggi, mentre griglie ardenti per tutta la giornata hanno “sfornato” salsicce succulente. Un mosaico di esperienze, quindi, sia sportive che gastronomiche, che racconta quanto la tavola sia parte viva dell’identità culturale spoletina.