A Cassino (Fr) c’è un locale che negli ultimi anni è diventato uno dei punti di riferimento per chi ama la pizza fatta bene, con cura, tecnica e un pizzico di fantasia. Si chiama Gianpà, accoglie fino a 230 persone nella bella stagione e oggi è uno dei posti più frequentati e chiacchierati della città. Dietro al bancone e ai forni c’è Gian Paolo Attardi, trentottenne che dieci anni fa mai avrebbe immaginato di trasformare un incontro casuale con la pizza in un mestiere, anzi in una passione capace di cambiargli la vita.

Gianpà: la pizza d’autore a Cassino tra ricerca, leggerezza e gusto
Da “Pollo Chef” a pizzeria di riferimento
Il locale è grande e moderno, con un’atmosfera giocosa che mette subito a proprio agio: d’inverno 150 coperti, d’estate 230, grazie anche alla veranda coperta e agli spazi all’aperto. Gli orsacchiotti giganti e gli alberi in fiore che arredano le sale regalano un tocco colorato e leggero, mentre in cucina e in sala lavora una squadra giovane e affiatata di circa 30 persone tra pizzaioli, addetti ai forni e personale di servizio.

La pizzeria Gianpà può ospitare fino a 230 persone
Gianpà è sorto dove un tempo c’era il vecchio locale di famiglia, “Pollo Chef”, e ha segnato una svolta netta, un vero cambio di passo. Come dice Gian Paolo, «Gianpà è un po’ come la Fenice che risorge dalle sue stesse ceneri. Un’evoluzione necessaria e che oggi è punto di ritrovo e di riferimento per gli amanti della buona pizza. La pizza mi ha cambiato la vita e la nostra missione è offrire un'esperienza senza pari ai nostri clienti, dove ogni dettaglio è curato con attenzione per garantire un ricordo indelebile e un'esperienza superlativa ogni volta che ci scelgono».
L’incontro con la pizza e la svolta di Gian Paolo
La storia di Gian Paolo Attardi parte da lontano, ma non da una tradizione familiare di pizzaioli. Dieci anni fa la sua vita era altrove, con l’attività di famiglia in crisi e prossima alla chiusura. Il primo incontro con la pizza avviene quasi per caso, quando per pagarsi un viaggio a Vienna si offre di gestire il banco della pizzeria del locale dei genitori. Scopre di cavarsela bene, ma soprattutto di divertirsi. Al ritorno riprende il posto dietro al bancone, con una consapevolezza nuova: quella che la pizza avrebbe segnato il suo futuro. Inizia da autodidatta, studia, sperimenta, impara.

Gian Paolo Attardi nella sua cucina
E il passaparola fa il resto: la pizza di “GianPa’” conquista tutti, al punto che nel 2022 apre la sua pizzeria, trasformando quella che era partita come una necessità in un progetto ambizioso, fatto di impasti, ricerca e identità. «Per me la pizza è sempre stata simbolo di convivialità e di un momento di condivisione con amici e famiglia, un rito che unisce le persone attraverso sapori semplici ma irresistibili - racconta Gian Paolo - è qualcosa che racchiude significati che vanno ben oltre il cibo e come tale è il connubio perfetto tra la tradizione artigiana e la creatività della cucina».
Impasti, contrasti e stagionalità: la filosofia di cucina
La sua idea di pizza è chiara e si sente in ogni proposta del menu. «In ogni pizza che creo cerco sempre un equilibrio dinamico tra contrasti di sapore - dolce, salato, acidità - e un gioco di consistenze tra morbido e croccante. Mi piace sorprendere e far divertire le papille gustative dei miei clienti. La monotonia, in cucina, non fa per me» spiega. La ricerca parte dagli impasti, che variano tra classico, pala e padellino, fino alle versioni dolci o al cacao, combinando farina di tipo 0, germe di grano e farina integrale. Per l’impasto classico usa l’autolisi, 77% di idratazione e 36 ore totali tra lievitazione e maturazione, mentre pala e padellino nascono da una biga al 100% con idratazione al 90% e 16 ore di prefermento. Il risultato è sempre lo stesso: croccantezza, scioglievolezza e un gioco di consistenze che caratterizza ogni morso.
Anche nei topping Gian Paolo si muove tra tradizione e creatività, rispettando la stagionalità e scegliendo ingredienti di qualità, spesso del territorio ma non solo. «La mia filosofia in pizzeria si basa su ingredienti freschi e di qualità. Sulle mie pizze c’è molto territorio e prodotti tipici, ma anche ricerca di prodotti che arrivano da tutta la penisola. C’è il rispetto della tradizione e delle sue ricette iconiche, così come una buona dose di creatività alla ricerca di sapori nuovi e autentici» dice il pizzaiolo.
Un menu che racconta la sua idea di pizza
Il menu di Gianpà è un viaggio tra proposte classiche e abbinamenti più audaci. Ci sono gli antipasti, che richiamano la tradizione romana e napoletana con crocchè, frittatine e montanarine, tra cui spiccano la Frittatina Mac & Cheese con maccheroncini, fonduta di cheddar e polvere di bacon e la Nerano con bucatini, crema di zucchine, zucchine alla scapece e pecorino. Non mancano i tranci di pizza in pala, dal burro e alici alla Norma, e il Padellino Parmigianino con melanzane, polpettine di manzo e fonduta di parmigiano.

Un angolo della sala interna di Gianpà
Le pizze si dividono in Speciali, Classiche e Tre Temperature, queste ultime cotte a vapore, fritte e in forno per esaltare al massimo consistenze e sapori. Tra le Speciali, la Gianpà con bufala, friarielli, pomodorini gialli e secchi, caciocavallo e basilico, la Scarpariello legata ai ricordi d’infanzia di Gian Paolo con sugo, pomodorini, burro e parmigiano, la 5 Formaggi di Bufala e la Terra Mia con taleggio, crema di patate, funghi porcini, pancetta, olio al rosmarino e tartufo fresco. Tra le Classiche spiccano Margherita, Salsiccia e Friarielli e Capricciosa premium, mentre le Tre Temperature regalano sapori e consistenze uniche con pizze come l’Assoluto di Pomodoro, un omaggio alle infinite sfumature di questo ingrediente simbolo della cucina italiana.
Una delle pizze di Gianpà
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Una delle pizze di Gianpà
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Una delle pizze di Gianpà
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Una delle pizze di Gianpà
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Una delle pizze di Gianpà
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C’è poi il Padellino, che Gian Paolo definisce una rivoluzione della pizza moderna, con una consistenza croccante e leggera: in carta il Norvegese con salmone, guacamole, stracciata e zest di limone e il Rustica con provola, prosciutto cotto, patate gratinate e maionese alle erbe. Infine i dolci, che non sono un semplice contorno, ma un vero capitolo del menu: l’impasto Sacher con cacao, confettura di albicocca, cremoso al cioccolato fondente, ganache al cioccolato bianco e crumble al cacao e la Coconut con ganache al cocco, purea di mango e zest di lime portano in pizzeria un finale inaspettato. La carta delle birre artigianali, una selezione di vini essenziali e l’angolo mixology completano un’offerta che guarda a un pubblico ampio, con proposte anche per i più piccoli e per chi cerca pizze vegetariane o vegane.
Un progetto nato per restare
E il claim “Pizza is always a good idea!” riassume bene lo spirito di un progetto che nasce da un incontro fortuito con la pizza e oggi è diventato un punto fermo per chi cerca gusto, leggerezza e creatività in un’unica esperienza.