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Locali del cuore

Giggetto al Portico d’Ottavia, cucina romana che incanta

Gabriele Ancona
di Gabriele Ancona
vicedirettore
12 settembre 2021 | 17:30

Dal 1923 la famiglia Ceccarelli presidia il cuore Roma, il Ghetto ebraico, con una cucina che più del territorio non si può. Dal capostipite Luigi, le redini di Giggetto al Portico d’Ottavia sono passate a Franco e ora a Claudio, 56 anni. «Qui da quasi un secolo facciamo cucina romana ed ebraico-romana - racconta Claudio Ceccarelli - con in testa il vero Carciofo alla Giudia, celebre per il suo aspetto sferico, a forma di rosa». Un’hostaria tipica, inossidabile, che ha attraversato i decenni esaltando generazioni di palati. Duecento coperti più 120 nel dehors; una cinquantina di ricette, senza contare contorni e formaggi.

Giggetto al Portico d’Ottavia, cucina romana che incanta

«La nostra clientela - spiega Ceccarelli - è prevalentemente romana, rinforzata da turisti italiani. La prova del nove che caratterizza il nostro dna ce l’ha fornita la pandemia: quando abbiamo riaperto dopo il lockdown abbiamo lavorato tantissimo, ma senza stranieri, e quei pochi erano residenti a Roma. Facciamo cucina romana sempre apprezzata dai romani. Abbiamo clienti che ci dicono: “Qui veniva mio nonno”. È detto tutto!».

Giggetto al Portico d’Ottavia, cucina romana che incanta

Oltre alla “star” rappresentata del Carciofo alla Giudia, la gastronomia locale è rappresentata ad ampio raggio. Basti pensare ai tipici fritti di carne, di pesce e di verdure, alla coda alla vaccinara, all’abbacchio, alla trippa e ai primi come i bucatini all’Amatriciana, i rigatoni con pajata, gli spaghetti alla carbonara o le penne all’arrabbiata. Un firmamento dove il pomodoro è protagonista.

Claudio Ceccarelli Giggetto al Portico d’Ottavia, cucina romana che incanta

Claudio Ceccarelli

Un ruolo di primo piano nella cucina di Giggetto al Portico d’Ottavia è interpretato da Cirio Alta Cucina. «Sono anni che utilizziamo I Pelati - precisa Ceccarelli - che nel tempo hanno scalzato altri prodotti e sono diventati il nostro unico punto di riferimento. Soddisfano a pieno le esigenze della cucina conferendo valore aggiunto a ogni ricetta del menu. Grandi, corposi e di colore rosso vivo, hanno un’elevata resa grazie alla ricca salsatura e all’elevato peso sgocciolato». Prodotto simbolo di Cirio Alta Cucina, I Pelati si rivelano adatti per ogni tipo di preparazione, anche la più impegnativa. Si esprimono al meglio con le cotture prolungate. «Sanno mettere a fuoco - conclude Ceccarelli - l’identità di ogni elaborazione che richiede il loro utilizzo». E la clientela, che da Giggetto non fa sconti, continua a mettersi a tavola per godere della tradizione.

Giggetto al Portico d’Ottavia, cucina romana che incanta

Per informazioni: www.giggetto.it - www.cirioaltacucina.it

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