A partire da oggi, professionisti e istituzioni della gastronomia possono nominare candidati al secondo Basque Culinary World Prize. Il premio, istituito ormai da due anni, è stato creato per dare riconoscenza a chef che hanno “migliorato la società attraverso la gastronomia” e riflette l’evoluzione della gastronomia stessa mentre una generazione di chef dimostra che può contribuire alla società “oltre la cucina”.

Il periodo di candidatura sarà valido per due mesi, fino al 2 maggio. Per poter concorrere al premio, gli chef devono essere nominati tramite il sito web del Basque Culinary World Prize. Il vincitore sarà proclamato il 18 luglio 2017 in occasione del meeting del Comitato internazionale del Basque Culinary Center, che quest'anno avrà luogo a Città del Messico. Il Basque Culinary World Prize è organizzato e promosso dal Basque Culinary Center (Bcc), un'istituzione accademica leader a livello mondiale nel settore della gastronomia, e dal Governo Basco all'interno della Strategia Euskadi-Basque Country.
Si tratta di un'onorificenza annuale che celebra uno chef di qualsiasi nazionalità in grado di dimostrare come la gastronomia possa essere una potente forza verso il cambiamento: uomini o donne il cui impatto può essere percepito “oltre la cucina” in settori quali innovazione, ricerca, istruzione, salute, ambiente, sviluppo sociale e imprenditorialità, per citarne solo alcuni. Il vincitore riceverà 100mila euro da devolvere in un progetto a sua scelta che dimostri il ruolo più ampio della gastronomia nella società.
Il premio sarà sottoposto al giudizio di molti fra gli chef più stimati che costituiscono il Consiglio internazionale del Basque Culinary Center. Sarà presieduto da Joan Roca (Spagna) e vi parteciperanno anche Gastón Acurio (Perù), Ferran Adrià (Spagna), Alex Atala (Brasile), Dan Barber (USA) Michel Bras (Francia), Heston Blumenthal (UK), Massimo Bottura (Italia), Dominique Crenn (Francia), Yoshihiro Narisawa (Giappone), Enrique Olvera (Messico) e René Redzepi (Danimarca).
Si uniranno alla giuria assegnatrice del premio anche esperti di spicco nelle discipline di loro competenza come la celebre scrittrice di romanzi messicana Laura Esquivel (autore di Dolce come il cioccolato) e Kirmen Uribe, famoso romanziere, poeta e drammaturgo basco. Anche Maria Fernanda di Giacobbe, vincitrice del Basque Culinary World Prize nel 2016, parteciperà alle decisioni che concorreranno all'assegnazione.
«Il Basque Culinary World Prize - ha affermato Joan Roca, presidente della giuria assegnatrice del Basque Culinary World Prize, e fondatore del ristorante riconosciuto con tre stelle Michelin, El Celler de Can Roca - dà riconoscimento a uomini e donne che lavorano nel settore della gastronomia e che cercano di raggiungere l'eccellenza. Pionieri innovativi, creativi, determinati e talvolta impetuosi impegnati con la propria comunità e in grado di dimostrare, ogni giorno, il modo in cui la gastronomia può essere il motore della trasformazione».

«La gastronomia può esercitare un'influenza positiva sulla società - ha affermato Joxe Mari Aizega, capo del Basque Culinary Center - quando gli chef si assumono responsabilità che presuppongono un dialogo con il pubblico. In occasione del secondo anno di assegnazione del premio, miriamo a scoprire maggiori esempi di grandi lavori “oltre la cucina” degli chef di tutto il mondo, siano essi conosciuti o sconosciuti».
L'anno scorso, sono giunte candidature da oltre 30 Paesi del mondo per 110 chef diversi. I progetti nei quali sono coinvolti vertono sull'innovazione, l'educazione, la salute, la ricerca, la sostenibilità, l'imprenditorialità sociale, la filantropia e la tutela delle culture locali.
La vincitrice del Basque Culinary World Prize 2016 è stata la chef venezuelana Maria Fernanda di Giacobbe, chi è stata scelta per il suo lavoro pionieristico con il cioccolato venezuelano attraverso progetti sociali quali Kakao e Cacao de Origen, con i quali ha costituito un ecosistema di istruzione, imprenditorialità, ricerca e sviluppo intorno al seme di cacao criollo, rendendolo fonte di identità, cultura e progresso. In mezzo alla complessa situazione politica nella sua nazione, ha offerto opportunità alle donne che si trovano in condizioni economicamente vulnerabili.
«Questo premio - ha dichiarato Arantxa Tapia, consigliere dello Sviluppo economico e delle infrastrutture del Governo Basco - rientra nella strategia integrale Basque Country. Un marchio di paese che, partendo dai nostri punti di forza e singolarità, ci posiziona come attore globale, riferimento di eccellenza, modello di qualità della vita e di coesione sociale e territorio innovativo e competitivo».
«Uno degli scenari - ha proseguito Tapia - nei quali vogliamo altresì che i Paesi Baschi continuino a essere un riferimento internazionale è il settore della gastronomia, perché siamo convinti della rilevanza a cui esso può aspirare. La gastronomia va intesa come parte integrante della catena di valore dell'alimentazione e come motore del cambiamento che conferisce un punto di vista diverso rispetto agli schemi convenzionali, destinata alla ricerca di soluzioni a problemi sociali».
«Da quando abbiamo vinto il premio - ha spiegato la vincitrice dello scorso anno, Maria Fernanda Di Giacobbe - il nostro lavoro ha assunto una nuova dimensione. Abbiamo aiutato molte più donne a diventare “imprenditrici del cioccolato”. Ciò ci ha permesso di fissare nuovi obiettivi e di avviare nuove modalità per creare un collegamento con il mondo. Le novità del premio hanno raggiunto tutto il Venezuela, persino le zone più periferiche. Chi no ha mai davvero pensato che il cacao in quanto coltivazione potesse migliorare le proprie vite mi ha contattato per raccontarmi la propria storia e chiedere informazioni».

Maria Fernanda Di Giacobbe
Citazioni dei membri della giuria incaricata dell'assegnazione del premio«È fantastico essere coinvolto nel Basque Culinary World Prize - ha dichiarato
Heston Blumenthal, chef patron di
The Fat Duck in Bray, Uk - e far parte della commissione valutatrice per dare riconoscimento e premiare i migliori chef del mondo. Questi premi sono importanti poiché individuano uomini e donne del settore della gastronomia che fanno la differenza “oltre la cucina" al fine di creare un cambiamento attraverso innovazione e creatività. Non vedo l’ora di celebrare gli chef impegnati nel miglioramento della società attraverso la gastronomia. In qualità di chef, abbiamo la responsabilità di fare qualcosa in più con le comunità di tutto il mondo.”
«Con questo premio - ha detto
Massimo Bottura, chef patrono di
Osteria Francescana, Modena, premiato con tre stelle Michelin - ci auguriamo di condividere con tutto il mondo storie di chef che attualmente utilizzano la gastronomia per un futuro migliore. Abbiamo necessità che la gente nomini coloro che lottano a tal fine in qualsiasi modo, anche su scala ridotta: tutti facciamo parte della rivoluzione. Perché sono convinto che cultura, conoscenza, coscienza e senso di responsabilità siano le basi per lo chef del futuro. Sono orgoglioso di far parte di questo premio, sperando che esso possa essere una fonte di ispirazione e mobilitare coloro i quali vogliono fare la differenza offrendo il proprio impegno per la società».
«Se il lavoro in cucina è buono - ha dichiarato
Enrique Olvera, capo chef del ristorante numero uno del Messico, Pujol - allora può fare un buon lavoro nei confronti della società. Può avere un impatto non solo sulle persone, ma anche sull'ambiente, l'economia o la cultura. Stiamo cercando candidature che esprimano questa realtà e vogliamo premiare coloro che lavorano per un bene più grande. È importante che tutto il settore della gastronomia sia coinvolto nella designazione».
«Cucinare non è un'attività fine a se stessa - ha spiegato
Gastón Acurio, a cui si riconosce la rivoluzione mondiale nella cucina peruviana, gestisce più di 40 ristoranti in tutto il mondo - ma rappresenta un percorso atto al raggiungimento di qualcosa di più importante. Ha davvero il potere di trasformare la società poiché interessa qualsiasi cosa, dall'istruzione, all'ambiente, all'imprenditorialità, all'identità culturale fino all'agricoltura e al commercio. Per molto tempo, tale potere non è stato ben compreso. Oggi, finalmente sì. La cucina ha dimostrato di essere un potente motore verso il cambiamento. Pertanto, gli chef devono essere impegnati e consapevoli della loro possibilità di creare una società più giusta, generosa e sostenibile».
«La cucina è vita - ha raccontato
Michel Bras, chef patrono dell'hotel-ristorante premiato con tre stelle Michelin, Bras, Aubrac, Francia - non possiamo dimenticarlo. Questo è il motivo per il quale amo vedere che alcuni chef fanno risalire la propria vocazione al proprio senso di umanità. Lo trovo sorprendente, perché non si tratta di qualcosa di effimero: è il futuro della cucina. Gli chef di oggi sanno bene di aver avviato questo percorso».
«Un crescente numero di chef - ha dichiarato
Dan Barber, chef, scrittore e fondatore del ristorante stellato Blue Hill di Manhattan - si è unito alla serie di attivisti che portano avanti l'idea di cambiare il nostro sistema alimentare... La cultura alimentare di oggi ha fornito agli chef un programma di influenza, compreso il potere, non il lusso, di innovare. In qualità di giudici del gusto, possiamo contribuire all'ispirazione di un Terzo Piatto, un nuovo modo di riunire tutto».
«Quando sono venuta a conoscenza del Basque Culinary World Prize -
Dominique Crenn, chef e capo proprietario dell'Atelier Crenn, a San Francisco, premiato con due stelle Michelin - ho pensato che fosse un modo incredibile per portare in tavola un dibattito a cui forse non avevamo pensato abbastanza, celebrando i candidati che stanno facendo qualcosa di incredibile per dare poteri alla propria comunità attraverso il cibo».
Come funziona il premioPer essere considerati ai fini dell'assegnazione del premio, gli chef devono essere nominati da un altro professionista che attualmente lavori nel mondo della gastronomia, per esempio, un altro chef, oppure uno scrittore gastronomico oppure un fornitore di provviste alimentari, oppure un'istituzione.
Il Basque Culinary Center intende utilizzare la conoscenza collettiva della comunità gastronomica per scoprire i candidati di tutto il mondo che hanno migliorato la società attraverso la gastronomia, ma che non hanno necessariamente ricevuto ampia visibilità pubblica. Chiunque in possesso di un background di lavoro come chef professionista di qualsiasi tradizione culinaria può essere candidato al premio.
Dopo la chiusura delle candidature, i nomi proposti saranno valutati dal Comitato del Premio, un gruppo di accademici del Basque Culinary Center e da altre università, come il dipartmento di Sistemi alimentari, cultura e società presso l'Universitat Oberta de Catalunya, oltre che da ospiti speciali. In essi sono compresi anche Elena Arzak, una delle più famose chef donne in tutto il mondo e capo chef presso Ametsa di Londra, premiato con stelle Michelin; Dr F. Xavier Medina, un antropologo sociale e uno studioso leader di Alimenti e cultura; Marta Miguel Castro, esperta in scienza dell'alimentazione; Jorge Ruiz Carrascal , professore del dipartimento di Scienza alimentare presso l'Università di Copenaghen, e Melina Shannon Di Pietro, co-fondatrice dello Yale Sustainable Food Project e consigliere delegato dell'influente Mad Foundation di
Rene Redzepi.
Insieme valuteranno i candidati che soddisfaranno i criteri di valutazione e selezioneranno un elenco dei migliori dieci finalisti per trasferirli alla giuria assegnatrice del Premio, la quale sceglierà il vincitore.
Per informazioni:
www.basqueculinaryworldprize.comwww.bculinary.com