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«Il settore pasticceria si è salvato», Iginio Massari guarda oltre il virus

Il Maestro, titolare della Pasticceria Veneto, spiega come la pasticceria sia sopravvissuta alla crisi del virus, nonostante i problemi legati alle azioni messe in campo dal Governo. Candidato al sondaggio Personaggio dell'anno di Italia a Tavola, insiste sull'importanza di potenziare l'efficienza degli ospedali.

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
04 gennaio 2021 | 08:32

«Il 2021? Lo vedo di un bel colore bianco, il che significa un ritorno alle origini contro ogni spreco. È il colore piu intenso perché vuol dire purezza, dolcezza e voglia di vivere». Non ha dubbi il maestro dei maestri, Iginio Massari. Senza mezzi termini, dalla mitica pasticceria di via Veneto a Brescia, giudica senza infamia e senza lode l'anno che va a chiudere: «Il mondo della pasticceria - sottolinea - si è quasi tutto salvato ed ha retto nonostante l'emergenza Covid-19. Certo, se poi proponi le vendite online e non trovi i corrieri che consegnano le merci, hai lavorato per niente. O peggio, ti adegui alla nuova fiscalità elettronica, e constati che le carte di credito sono quasi sempre bloccate e vanno in tilt dopo pochi scontrini, allora è inutile fare i miracoli se la tecnologia funziona a singhiozzo e le banche ti creano un mare di problemi».

Iginio Massari - «Il settore pasticceria si è salvato» Iginio Massari guarda oltre il virus

Iginio Massari

E per il futuro cosa prevede, senza fare l'indovino, Massari? «Sarà un bel rebus. Ora è iniziata la campagna per il vaccino - ribadisce - ma io non credo che rappresenti una garanzia assoluta. Meglio sarebbe avere ospedali efficienti e in grado curare con tecnologie d'avanguardia i malati. Il Covid-19 è un banco di prova per l'umanità intera. Comunque sia, noi andiamo avanti per la nostra strada, al di là del virus. Continuiamo a lavorare sperando che non ci sia un sistema poliziesco che ci vieti di consegnare i nostri dolci».

L'importanza dell'opinione delle persone: la forza del sondaggio Personaggio dell'anno
Infine, sul sondaggio Personaggio dell'anno di Italia a Tavola (clicca qui per votare) il "re dei pasticcieri" dichiara: «È una bella iniziativa perché è importante sentire l'opinione delle persone. Sono loro che decidono, che scelgono. Certo, noi possiamo sentirci delle divinità, ma se poi i clienti non ci premiamo acquistando i nostri prodotti... È fondamentale e corretto che non ci siano pressioni esterne. Essenziale la libertà di voto, al di là dei fans che comunque ti seguono. Io non mai fatto alcun tipo di campagna a mio sostegno: sono la bontà e la qualità del prodotto che ti premiano».

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