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L'Oltrepò rinasce dalla pandemia. Eventi e formazione le chiavi del successo

Con l'alleggerimento delle restrizioni legate al Covid, il Consorzio di Tutela ha potuto tornare a spingere sugli eventi di promozione, utili più che mai per ripartire sul mercato. Al centro, ovviamente, le migliori etichette delle varie aziende associate con masterclass formativi molto seguiti, soprattutto dai giovani

Stefano Calvi
di Stefano Calvi
15 luglio 2021 | 05:00
Il palco della VartWeek L'Oltrepò rinasce dalla pandemia. Eventi e formazione le chiavi del successo

Un Oltrepò Pavese del vino che corre grazie alle iniziative promosse dal Consorzio Tutela Vini con la collaborazione di istituzioni, amministrazioni comunali ed il mondo della ristorazione. Il Consorzio ha fatto il bilancio dell’attività svolta in questi primissimi mesi di ripartenza, è stata un’inizio estate ricca di appuntamenti che hanno allargato l’orizzonte di promozione del territorio.

Promozione iniziata a maggio col Giro d'Italia L'Oltrepò rinasce dalla pandemia. Eventi e formazione le chiavi del successo

Promozione iniziata a maggio col Giro d'Italia

 

Il via a maggio con il Giro

L’Oltrepò è ripartito a maggio tingendosi di rosa con Oltrepò in Giro e le Masterclass Perle d’Oltrepò in tournée, a tappe, sul territorio. Un grande successo. A giugno si sono tenuti una serie di incontri, un viaggio da una cantina all’altra per i press tour che finalmente sono ricominciati: per fare degustare e raccontare, come definite dagli stessi produttori, le Denominazioni d’un OltrepòDivino. Nel frattempo sono ricominciate le degustazioni delle Guide, gestite per lo più presso la sede del Consorzio a Riccagioia di Torrazza Coste, a due passi da Montebello della Battaglia.

È questa un’attività annuale di grandissima importanza, organizzata in collaborazione con il Distretto dei Vini di Qualità, un momento sacro, quasi quanto Natale, per i territori del vino che in questo periodo devono conquistare punti e gradimento.

 

 

Le difficoltà legate al Covid

«Inutile aggiungere la complessità della organizzazione - ha spiegato il direttore del Consorzio Tutela Vini, Carlo Veronese - specie con tante tipologie come in Oltrepò Pavese, le nostre Perle, e la seria catalogazione delle etichette in degustazione ma val la pena segnalare l’entusiasmo di registrare - ai primi sorsi - positivi riscontri da parte dei tecnici (le guide appunto) che apprezzano sempre di più un territorio che cresce in qualità e in tipicità».

Veronese si è anche complimentato con lo staff tecnico che si occupa di questa parte importante del lavoro del Consorzio, staff composto da Gaia Servidio (Consorzio) e Mila Pifferi (Distretto) con la collaborazione del sommelier Simone Marchetti.

 

Formazione sempre al centro

Eventi, degustazioni e… tanta formazione. In questi mesi, dopo essersi attivata in occasione degli eventi coordinati da Stradella per Oltrepò In Giro, la collaborazione con l’Istituto Santa Chiara, è andata avanti ed ha visto l’organizzazione di una lezione “di Oltrepò Divino” condotta da Carlo Veronese. Con una grande risultato di squadra: l’entusiasmo dei giovani che portano avanti la bandiera del vino delle denominazioni d’Oltrepò Pavese, sono anche loro i fondamentali opinion leader di un territorio del vino.

Inoltre, a Broni presso l’Enoteca Regionale di Cassino Po, grande interesse ha registrato la presenza accademica degli studenti dell’Università di Padova, guidati dal giornalista Mauro Giacomo Bertolli in un percorso formativo che ha previsto anche visite in vigna e il contatto diretto con l’Oltrepò Pavese del vino.

Le etichette per le guide L'Oltrepò rinasce dalla pandemia. Eventi e formazione le chiavi del successo

Le etichette per le guide

 

Promozione a 360°

La promozione delle denominazioni dell’Oltrepò Pavese, che conta 7 Doc e una Docg, fiore all’occhiello come dimostrato nella recente rassegna di Spumantitalia 2021, a Garda, prosegue sul territorio con una serie importante di eventi, incontri e occasioni di esperienze multisensoriali.

 

 

A fine giugno, nel suggestivo borgo di Varzi, in alta valle Staffora, un grande successo ha avuto la partecipazione all’evento artistico Anteprima Vartweek, in collaborazione con il Consorzio Tutela Salame di Varzi Dop, culminata in due masterclass e in un concerto emozionante “Vino è lirica” con tanto di brindisi di bollicine Docg finali, il 9 e 10 luglio la promozione ha visto due momenti molto importanti in Valle Staffora. Il tema è stato ancora quello della bicicletta e del vino in tandem.

Il palco della VartWeek L'Oltrepò rinasce dalla pandemia. Eventi e formazione le chiavi del successo

Il palco della VartWeek

 

Dopo Anteprima Vartweek, il primo evento, anche tecnico, oltre che affascinante per tutti gli ingredienti messi in campo, ha visto la partecipazione di tre etichette d’Oltrepò Pavese in una masterclass (batteria da 6 vini alla cieca) dedicata a due territori delle grandi bollicine italiane: Trentodoc e OltrepoDocg.

«Ad esaltare il racconto nei calici - spiega il direttore Carlo Veronese - è stata la partecipazione straordinaria (ed emozionante) di Francesco Moser, grande campione del ciclismo mondiale, produttore a Trento nella Cantina di Maso Warth, località Gardolo, una cantina condotta dal figlio Carlo che in pochi anni l’ha elevata ad importanti livelli, una cantina molto considerata dai grandi esperti di bollicine e non solo». Un viaggio davvero unico dove i presenti hanno potuto degustare le bollicine trentine e oltrepadane in un crescendo di sapori e profumi.

L'incontro con Francesco Moser L'Oltrepò rinasce dalla pandemia. Eventi e formazione le chiavi del successo

L'incontro con Francesco Moser

 

«Dure terre a confronto ricche di storia enologica, a cui solo legato anche sportivamente in quanto nella mia terra sono cresciuto e in Oltrepò ho corso parecchie volte», ha commentato il grande campione trentino presentando il suo libro. Non è stato solo un viaggio tra i vini, ma anche tra i sapori grazie ai piatti preparati dalla chef Piera Spalla del ristorante Selvatico di Rivanazzano: in abbinamento ai salumi tipici è stata servita la tipica schita, un prodotto semplice (farina, acqua, strutto) che si rifà ad una storica ricetta dell’Oltrepò Pavese. A seguire, in abbinamento alle bollicine Rosè Metodo Classico, un tipico e delicato risotto con fiori di zucca.

Ad aprire la degustazione l’Oltremito, una declinazione nuova del famoso MilanoTorino, conosciuto al Nord come Mito, due città unite da due ingredienti: Vermouth e Campari. Che nella versione Oltre, elaborata dal barman professionista, Sergio Deglia del ristorante Selvatico, diventano Bonarda e Bitter (Campari), un vino pop delle colline d’Oltrepò che si sposa benissimo nel bicchiere di un cocktail giovane, divertente, che gioca con la promozione di un territorio da sempre patria del vino.

A tutto ciò si sono aggiunte anche le inaugurazioni di tre big bench, le grandi panchine che sono state sistemate in angoli suggestivi delle colline oltrepadane con l’intento che possano fungere da attrattive turistica. Le prime ad essere inaugurate sono quelle di Codevilla (con la collaborazione della storica cantina cooperativistica Torrevilla) e di Retorbido. Ultima in ordine di tempo è stata quella sistemata tra i vigneti della Tenuta Travagliano a Calvignano, da dove è possibile ammirare una spettacolare cartolina sui filari e sullo storico convento, oggi realtà vitivinicola di punta dell’Oltrepò Pavese.


 

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