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Nel Modenese

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

di Redazione Italia a Tavola
12 settembre 2025 | 09:30

In equilibrio tra memoria e visione, Cantine Cavicchioli continua a scrivere il futuro del Lambrusco partendo da radici profonde. È una storia che nasce a San Prospero (Mo), nel cuore della provincia modenese, e che oggi trova espressione in una gamma di vini capaci di coniugare eleganza e autenticità che sa di Emilia.

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

Cantine Cavicchioli, eccellenza nel vino ma anche nella gastronomia con la sua foresteria

Alla base, una filosofia enologica che unisce tradizione e innovazione: la conoscenza del territorio si fonde con una costante ricerca qualitativa, dando vita a prodotti che parlano un linguaggio contemporaneo ma profondamente identitario.

Vigna del Cristo: l’eccellenza del Lambrusco di Sorbara

Nel panorama del Lambrusco di Sorbara, Cavicchioli si distingue per una precisione stilistica che ha pochi eguali. Emblema di questa visione è il Vigna del Cristo, Lambrusco di Sorbara DOC in purezza ottenuto da un singolo vigneto di 5 ettari in località Cristo. È stato il primo vino a portare nel mondo del Lambrusco il concetto di cru, e ancora oggi rappresenta una delle massime espressioni del vitigno. Vinificato con metodo Charmat lungo, rivela note di violetta, fragola e lampone, con un sorso secco, ampio e mai cedevole, fresco e coerente nel richiamo fruttato.

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

Vigna del Cristo

Piacevole al calice in aperitivo, regala una degustazione indimenticabile con i frutti del mare - dalle crudité ai crostacei, fino anche a un ricco vassoio di ostriche - ma sa valorizzare anche primi piatti della tradizione ed è perfetto con i prodotti d’eccellenza Dop del territorio come il Prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello, e naturalmente il Parmigiano Reggiano.

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Pizza al tegamino con stracciatella di bufala, crudo di gamberi rosa e scorza di limone bio

Rosé del Cristo: eleganza e innovazione

Accanto a lui, il Rosé del Cristo racconta ancora una volta la capacità di innovare della cantina - primo metodo classico da uve di Lambrusco di Sorbara della storia enologica - e un’eleganza della stessa caratura in una versione più verticale e floreale. I profumi richiamano rosa canina, fiori d’arancio, fragoline e lamponi acerbi, con un finale agrumato e una beva fresca, armoniosa e sapida. Le sue bollicine finissime lo rendono un vino straordinariamente versatile, capace di esaltare piatti di mare, carni bianche e anche prestarsi ad abbinamenti più audaci, come quello con una pizza gourmet.

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

Rosé del Cristo di Cantina Cavicchioli

Foresteria Cavicchioli: la cucina incontra il vino

Proprio questa vocazione gastronomica trova piena espressione nella Foresteria Cavicchioli, ristorante situato nell’antica casa dei fondatori, oggi realtà consolidata e parte integrante dell’identità della cantina. Qui, lo chef Matteo Turcato, da poco alla guida della cucina, ha portato uno stile che coniuga radici emiliane e slancio creativo, .

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

Tortello alla cacciatora vegetariano

Un esempio sono le tagliatelle verdi al ragù di galletti, dove la struttura leggera e l’intensità aromatica del ragù si sposa con l’eleganza asciutta del Vigna del Cristo. Con il Rosé, invece, la proposta ideale è la Tartare di gambero rosa alla marinara (gambero a crudo accompagnato da una salsa alla marinara fatta con aglio, olio evo, origano, pomodoro ed una acciuga), in cui la dolcezza del crostaceo incontra la freschezza verticale del Sorbara rosato in un connubio raffinato.

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

Tartare di gambero rosa alla marinara

Abbinamenti gourmet tra tradizione e creatività

Tra le proposte più originali dello chef spicca il bollito di mare, evocazione contemporanea del carrello dei bolliti emiliani, ma declinato con pesci e crostacei come branzino, rana pescatrice, seppia e mazzancolla accompagnati dalle verdure tipiche del brodo, come carote, sedano e cipolla, e una salsina verde leggera con erbe di campo.

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

Risotto Acquerello con bisque di crostacei, ali di razza, cozze di Cervia, calamari e mazzancolle

Un piatto che gioca tra memoria e innovazione, affiancato alla perfezione dal Pignoletto Frizzante DOC della linea L’Ancestrale, con il suo bouquet floreale e la bollicina fine. Un’altra proposta esemplificativa della filosofia della cantina che prende dalla tradizione, parla la lingua emiliana con un accento che lo colloca nella più attuale contemporaneità.

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

La Sala di Foresteria Cavicchioli

Infine, per chi preferisce sapori più intensi dalla carta si potrebbe scegliere il Filetto alla Rossini rivisitato, un’altra portata che ben racconta la vocazione e lo stile della Foresteria. Tartufo nero e carne selezionata vengono valorizzati da un abbinamento audace con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Col Sassoso. Corposo, fruttato, intenso, è un rosso frizzante che regala profondità e personalità al piatto. Anche in questo caso i vini di Umberto Cavicchioli e F. dimostrano di saper parlare il linguaggio dell’alta cucina con una versatilità straordinaria e sorprendente.

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

Filetto di manzo alla Rossini con salsa al vermouth rosso

Tra vigne, bicchieri e abbinamenti di qualità, Cantine Cavicchioli dimostra come il Lambrusco e i vitigni territoriali - se interpretati con stile, coerenza e visione - possa attraversare i linguaggi dell’alta cucina con naturalezza, raccontando ogni volta una nuova storia.

Cantine Cavicchioli: quando il Lambrusco incontra la cucina d’autore

Schiacciatina estiva accompagnata da Rosé del Cristo

Lo chef della Foresteria: stile e filosofia culinaria

Classe ’93 nato a Crevalcore, piccolo paese sito tra Modena e Bologna, Matteo Turcato ha frequentato la scuola alberghiera di San Giovanni Persiceto (Bo). Al termine del percorso scolastico, Dopo alcune esperienze in ristoranti di tradizione del territorio, si è trasferito per tre anni e mezzo al ristorante Atman a Villa Rospigliosi prima per uno stage di approfondimento personale, poi come capo pasticcere e poi come sous chef.

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La Foresteria di Cantina Cavicchioli e chef Matteo Turcato

Al termine di questa esperienza, ha lavorato in Valle d’Aosta per tre anni ed è poi tornato sul territorio di origine. Ad aprile 2024 ha iniziato il lavoro in Foresteria Cavicchioli, per poi prendere le redini della cucina a luglio 2024. La sua grande passione sono i piatti con la cacciagione e piatti preparati con cotture al BBQ abbinati alle erbe aromatiche che detiene con cura. La sua è una cucina classica-moderna, non troppo estrema, con un occhio attento alla stagionalità ed alla circolarità dei prodotti utilizzati.

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