Pomo d'oro. In senso letterale. Dare dell'ortaggio al pomodoro potrebbe, infatti, essere riduttivo. E non solo da oggi. Si tratta infatti di un vero frutto, concentrato di sostanze che fanno bene, persino al cuore. Lo hanno dimostrato scienziati giapponesi scoprendo una composto presente nel pomodoro - è la catena di acidi che va sotto il nome di 9-oxo-octadecadienoic - capace di prevenire le malattie cardiovascolari. Il lavoro dei ricercatori della Kyoto University è stato appena pubblicato su Molecular Nutrition & Food Research, presentando i suoi effetti anti-dislipidemia, ovvero contro alti livelli di grasso e colesterolo nel sangue.
«La dislipidemia di solito non dà sintomi - spiega Teruo Kawada, uno degli autori dello studio - tuttavia può portare a malattie vascolari, come l'arteriosclerosi e la cirrosi. Al fine di prevenire queste malattie è importante evitare un aumento di lipidi. Il pomodoro - continua lo scienziato giapponese - permette alle persone di gestire facilmente l'insorgenza di dislipidemia attraverso la loro dieta quotidiana».
Il licopene, altra sostanza presente nel pomodoro, è da tempo annoverata per le sue virtù preventive nei confronti del cancro alla prostata. Di più. Si stanno tentando strade per perfezionare la qualità dell'ortaggio e pervenire a un alimento che tenga lontano il cancro. Il pomodoro viola, ad esempio, è frutto della collaborazione tra il John Innes centre di Norwich e altri centri di ricerca europei, fra i quali l'Istituto europeo di oncologia di Milano. Ricco di acqua e sali minerali, leggero e dissetante, il nuovo ortaggio, geneticamente modificato, nasconde nella sua polpa anche poteri anticancerogeni. Dall'impiego di due geni della pianta di bocca di leone, i ricercatori hanno infatti ottenuto pomodori transgenici dal colore viola e ricchi di antociani, pigmenti naturali antiossidanti del gruppo dei flavonoidi presenti in grandi quantità nelle more e nei mirtilli.
I pigmenti colorati si sono accumulati nella buccia e nella polpa dei pomodori molto più di quanto gli scienziati avessero previsto, tanto da colorare di viola l'ortaggio. E da un'analisi chimica dettagliata è risultato come questo pomodoro avesse un'attività antiossidante molto elevata, quasi triplicata rispetto al naturale. I pomodori viola sono poi stati somministrati a topi di laboratorio mutanti, difettivi per la proteina p53 e quindi suscettibili allo sviluppo di diversi tipi di tumore.
Fonte: Asca
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