Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 03 maggio 2024 | aggiornato alle 18:32| 104965 articoli in archivio

Un pub di Formia tenta invano di uscire da TripAdvisor

Il titolare del Baraonda Pub ha richiesto più volte di essere eliminato dal portale, senza alcun risultato. Sono sempre più numerosi i gestori che aderiscono alla campagna #NoTripAdvisor contro le classifiche taroccate

03 luglio 2015 | 18:29

È arrivata alla nostra redazione un’altra segnalazione relativa a TripAdvisor. Camillo Soccodato, titolare del Baraonda Pub di Formia (Lt), ha chiesto più volte al portale TripAdvisor di filtrare maggiormente le recensioni sul suo locale, che spesso risultano troppo discordanti tra di loro, inventate o addirittura offensive. Non ottenendo alcun risultato, ha richiesto l’eliminazione del profilo del suo pub dal sito, ma neanche in questo caso ha avuto risposta.



Soccodato racconta inoltre di essere stato “bannato” dalla pagina Facebook di TripAdvisor per aver condiviso più volte link ad articoli che criticavano il portale americano o che ne evidenziavano le falle.

Ma la disavventura non finisce qui, perché il gestore del pub, esasperato dalla mancanza di risposte da parte di TripAdvisor, ha scritto sul suo locale una recensione dietro falso nome, mettendo in evidenza le strane discordanze che si possono riscontrare tra le altre recensioni. Il risultato? Non appena Soccodato ha divulgato su Facebook la sua recensione, questa è stata prontamente cancellata.

Un caso che ricorda quanto è successo alla fantomatica “Scaletta” di Moniga del Garda, immediatamente eliminata dal portale dopo che la nostra redazione ha dato notizia che un falso ristorante con solo 10 recensioni positive era riuscito in un mese a raggiungere la vetta della classifica di gradimento.

Ha davvero dell’incredibile che TripAdvisor non esegua alcuna verifica e alcun controllo sulla veridicità dei profili e delle recensioni, tutelando l’anonimato, ma quando una testata giornalistica o un semplice utente di Facebook “smaschera” un comportamento fraudolento il sito prende subito provvedimenti... Evidentemente gli unici controlli che vengono fatti sono sui social network, alla ricerca di notizie che potrebbero screditare la “reputazione” del portale!

Per questo Italia a Tavola rinnova l’invito a ristoratori, albergatori e titolari di strutture ricettive ad aderire alla campagna #NoTripAdvisor contro l’anonimato, le false recensioni e le classifiche truccate. Sono già molti ad avere aderito, tra cui ricordiamo Filippo La Mantia, Tano Simonato, Marco Blasi, Matteo Scibilia e Felice Lo Basso. A tutti i gestori che lo richiedono, Italia a Tavola invia gratuitamente una vetrofania da esporre nel proprio locale al posto del "certificato di eccellenza" di TripAdvisor, per comunicare ai clienti che in quel locale si rifiutano le recensioni anonime o a pagamento (CLICCA QUI e compila il form; invia poi foto o video all’indirizzo notripadvisor@italiaatavola.net).

© Riproduzione riservata