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Le Strade del Vino s'incontrano per promuovere i vitigni orobici

Roberto Vitali
di Roberto Vitali
09 luglio 2020 | 11:18

L’unione farà ancora una volta la forza. Ne sono più che convinti i dirigenti delle due Strade del Vino che si dividono il territorio vitato bergamasco, quella del Valcalepio e quella del Moscato di Scanzo. Hanno preso l’impegno a collaborare in favore della produzione agroalimentare bergamasca e del turismo sul territorio. L’incontro, nella sala consiliare di Scanzorosciate (che ha preso spunto dalla presentazione del volume “Come il vino ti cambia la vita” di Laura Donadoni, ambasciatrice del vino italiano negli Stati Uniti), è servito anche per una proiezione internazionale del vino bergamasco e ha sancito la fine di passate rivalità e incomprensioni tra i due Consorzi.

Emanuele Medolago Albani, Paolo Russo, Laura Donadoni, Giorgio Lazzari, Davide Casati - Le Strade del Vino s'incontranoper promuovere i vitigni orobici

Emanuele Medolago Albani, Paolo Russo, Laura Donadoni, Giorgio Lazzari, Davide Casati

Si partirà con il comune impegno nella valorizzazione dei vitigni autoctoni e tradizionali, che possono dare nuovi interessi alla enologia orobica: l’Incrocio Terzi n.1 e la Schiava Lombarda, ma soprattutto l’iscrizione della Merera nel registro nazionale delle varietà coltivabili. Il Consorzio Tutela Valcalepio (ma ne sono interessati anche i produttori di Scanzo) ha presentato per la prima volta le modifiche previste per il disciplinare della Doc Valcalepio, che si muoveranno proprio nella direzione della valorizzazione dei vitigni autoctoni del territorio, che insieme a Merlot e Cabernet potranno dare al Valcalepio Rosso sfumature nuove e tipiche.



«Vino come prodotto culturale - hanno sottolineato Davide Casati e Enrico Rota, rispettivamente presidenti della Strada Moscato di Scanzo e Strada Valcalepio - ma soprattutto come ambasciatore, perche´ parlare di un territorio significa anche promuovere i prodotti tipici di quel territorio. E mai come in questo momento storico Bergamo, al centro dell’attenzione mondiale, ha bisogno di ambasciatori credibili e convincenti che possano raccontare la sua storia».

Il sindaco di Scanzo, Casati, ha insistito sulla necessità di “fare rete” tra i vari enti e associazioni per promuovere e “vendere” il territorio prima di tutto: di conseguenza verranno valorizzati tutti i prodotti che Bergamo sa offrire, compresi quelli enogastronomici. Interessante anche l’apertura internazionale data dall’intervento della giornalista Donadoni, che ha illustrato come funziona il mercato del vino negli Usa, dando ai produttori bergamaschi utili consigli per il futuro.

Pur nella differenza di visione mercantile (il Valcalepio punta decisamente sull’estero, il Moscato di Scanzo vuole sfondare in Italia) hanno comunque confermato la volontà di collaborazione i due presidenti dei Consorzi: Paolo Russo per Scanzo e Emanuele Medolago Albani per il Valcalepio. Coordinatore del dibattito il giornalista Giorgio Lazzari.

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