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L’agroalimentare italiano piace in Cina Export da 460 milioni di euro nel 2017

L’export italiano agroalimentare in Cina mette a referto nel 2017 un +18% e supera i 460 milioni di euro in valore (dati Istat). Anche grazie a cibo e vino, 1,4 milioni di cinesi hanno visitato l’Italia nel 2017. Sono ricercatissimi i 292 tesori Dop e Igp di casa nostra, 523 vini Docg, Doc e Igt e 5.047 specialità alimentari tradizionali.

19 gennaio 2018 | 10:26
L’agroalimentare italiano piace in Cina 
Export da 460 milioni di euro nel 2017
L’agroalimentare italiano piace in Cina 
Export da 460 milioni di euro nel 2017

L’agroalimentare italiano piace in Cina Export da 460 milioni di euro nel 2017

L’export italiano agroalimentare in Cina mette a referto nel 2017 un +18% e supera i 460 milioni di euro in valore (dati Istat). Anche grazie a cibo e vino, 1,4 milioni di cinesi hanno visitato l’Italia nel 2017. Sono ricercatissimi i 292 tesori Dop e Igp di casa nostra, 523 vini Docg, Doc e Igt e 5.047 specialità alimentari tradizionali.

19 gennaio 2018 | 10:26
 

L’export italiano agroalimentare in Cina mette a referto nel 2017 un +18% e supera i 460 milioni di euro in valore (dati Istat). Anche grazie a cibo e vino, 1,4 milioni di cinesi hanno visitato l’Italia nel 2017. Sono ricercatissimi i 292 tesori Dop e Igp di casa nostra, 523 vini Docg, Doc e Igt e 5.047 specialità alimentari tradizionali.

Sapori che i turisti imparano a conoscere nei loro viaggi lungo la Penisola e non è un caso che l’anno del cibo italiano nel mondo si apra con il 44% del nostro export agroalimentare in Cina rappresentato da prodotti di punta della Dieta mediterranea: il vino con 120 milioni di euro registra un balzo del 21% delle vendite nel Paese asiatico, l’olio d’oliva con oltre 40 milioni di euro segna una crescita del 41%, i formaggi aumentano del 34% seppur con un valore ancora limitato di 17 milioni di euro anche a causa dei super dazi ridotti poi nell’ultimo trimestre dello scorso anno e infine l’export di pasta italiana sale del 20% toccando i 23 milioni di euro.

(L’agroalimentare italiano piace in Cina Export da 460 milioni di euro nel 2017)

Dati positivi che indicano la tendenza a un progressivo riequilibrio della bilancia commerciale agroalimentare del nostro Paese visto che nel 2017, a fronte di un boom dell’export, le importazioni italiane dalla Cina sono invece diminuite del 10% attestandosi sui 570 milioni di euro. Risultati importanti maturati nell’anno in cui il governo cinese ha rimosso il bando sulla carne bovina tricolore e ha dimezzato i dazi all’importazione su alcuni prodotti cardine del Made in Italy a tavola come Parmigiano Reggiano, Grana e altri formaggi stagionati e per il Gorgonzola (da 15-12% a 8%); per formaggio grattugiato e fuso e acquaviti di vino (da 10% al 5%); vermouth (da 65% a 14%); pasta e salsicce/salami (da 15% a 8%).

Ma ad ottobre la Cina aveva anche disposto la rimozione del blocco alle importazioni di Gorgonzola, Taleggio e agli altri formaggi erborinati, a crosta fiorita o muffettati che era stato deciso a fine agosto scorso per un improvviso irrigidimento nell’applicazione delle norme sull’import dall’Unione europea, mentre a maggio c’era stata la decisione di aprire il mercato del gigante asiatico a limoni, arance e mandarini italiani.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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