Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 20 aprile 2024  | aggiornato alle 16:02 | 104715 articoli pubblicati

Rational
Salomon FoodWorld
Salomon FoodWorld

Troppi i pesticidi nell'ortofrutta Contaminato un prodotto su tre

Legambiente riconosce gli sforzi fatti per un uso sostenibile dei fitofarmaci ma evidenzia, rispetto al 2009, una maggiore presenza di campioni multi residuo, quelli nei quali sono contenuti contemporaneamente più residui chimici diversi. In aumento anche le irregolarità nei prodotti derivati

 
18 giugno 2010 | 12:23

Troppi i pesticidi nell'ortofrutta Contaminato un prodotto su tre

Legambiente riconosce gli sforzi fatti per un uso sostenibile dei fitofarmaci ma evidenzia, rispetto al 2009, una maggiore presenza di campioni multi residuo, quelli nei quali sono contenuti contemporaneamente più residui chimici diversi. In aumento anche le irregolarità nei prodotti derivati

18 giugno 2010 | 12:23
 

Aumentano i prodotti contaminati da uno o più residui di pesticidi (da 27,5 a 32,7%); salgono anche i campioni irregolari (da 1,2 a 1,5%). Diminuiscono, di conseguenza, quelli regolari senza tracce di molecole chimiche (da 71,3 a 65,8%) ma soprattutto, il numero dei campioni analizzati, che passano dagli 8764 dello scorso anno, agli attuali 8560 (-204).

Tra le verdure il 76,4% dei campioni risulta regolare senza residui (erano l'82,9% nel 2009); 45 sono i campioni fuori legge (1,3% contro lo 0,8% dello scorso anno), mentre il 22,3% risulta contaminato da uno (15,8%) o più residui (6,5%, erano il 3,5% nel 2009). Lo sottolinea il Rapporto Pesticidi 2010 di Legambiente, che è stato prese tato oggi 18 giugno.

Diminuiscono i campioni di frutta irregolari per residui oltre i limiti consentiti o per molecole non autorizzate, passando dal 2,3% dello scorso anno all'1,2% dell'attuale, mentre aumentano quelli regolari ma contaminati da uno (22%) o più residui (26,4%) che passano nel complesso dal 43,9 al 48,4%. Tra i prodotti derivati (tra i quali miele, pane, vino ecc), il 77,7% risulta regolare senza residui (erano l'80,5% nel 2009); il 10,3% è regolare con un residuo e il 9,3% contiene più di un residuo contemporaneamente. Il 2,7% risulta invece addirittura irregolare (39 campioni su 1435) segnalando una novità rispetto agli anni precedenti, quando la percentuale era pari a zero.

Nonostante gli sforzi tesi a una riduzione dell'uso della chimica di sintesi in agricoltura, anche quest'anno la quantità di residui di pesticidi rilevati nei campioni di ortofrutta e derivati risulta eccessivamente elevata e rispetto allo scorso anno, il rapporto di Legambiente elaborato sulla base dei dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e laboratori zooprofilattici, ha evidenziato una maggiore presenza di campioni multi residuo ovvero di campioni che presentano contemporaneamente più e diversi residui chimici.

«La normativa vigente ha portato ad un maggiore controllo delle sostanze attive impiegate nella produzione dei formulati e l'armonizzazione europea dei limiti massimi di residuo consentito (Lmr), ha rappresentato un importante passo in avanti - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente -. Il rapporto registra poi un lento ma graduale miglioramento rispetto agli anni passati, a testimonianza della maggiore attenzione da parte degli operatori agricoli alla salubrità dei cibi e alle richieste dei consumatori, sempre più favorevoli ai prodotti provenienti da un'agricoltura di qualità. Nonostante ciò, però, risulta ancora troppo alta la percentuale dei prodotti contaminati da uno o più tipi di pesticidi».

«La strada da percorrere per raggiungere un uso sostenibile dei fitofarmaci è ancora molto lunga. Permane infatti, il problema del cosiddetto multi residuo cioè, l'effetto sinergico dovuto alla presenza contemporanea di differenti principi attivi sul medesimo prodotto, e quello della rintracciabilita' di pesticidi revocati oltre il termine fissato per lo smaltimento delle scorte. Non esiste un riferimento specifico nella normativa che stabilisca per i laboratori un termine temporale oltre il quale tracce, anche al di sotto del limite consentito di pesticidi revocati, come il Ddt, siano da indicare come irregolari» ha aggiunto Francesco Ferrante, responsabile Agricoltura di Legambiente e senatore del Pd - che a tal fine ha presentato un disegno di legge che, con l'obiettivo di contribuire a ridurre ed armonizzare l'uso dei fitofarmaci in agricoltura, mira, in particolare, a promuovere la ricerca sugli effetti sinergici del cocktail chimico e la regolamentazione della normativa sul multi residuo.

«I risultati del rapporto sono preoccupanti sia per l'aumento dei campioni con multi residui, sia per le criticita' risultati doppie in percentuale nella verdura rispetto allo scorso anno - ha dichiarato il presidente del Movimento Difesa del Cittadino Antonio Longo -. I consumatori quindi devono sempre più stare attenti ad osservare le regole di igiene nell'uso di frutta e verdura, educando soprattutto i ragazzi».

«Cogliamo l'occasione inoltre, per denunciare l'intenzione del Governo di azzerare l'Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare. è una scelta miope, che contraddice tante assicurazioni dei ministri delle Risorse agricole e della Salute che va respinta con decisione».

«I recenti accertamenti scientifici confermano quanto gli apicoltori denunciavano da anni: il crescente uso degli insetticidi neonicotinoidi, neurotossici sistemici persistenti comporta gravi problematiche di sopravvivenza delle api - ha dichiarato il presidente di Unaapi Francesco Panella -. Mentre nelle aree del mondo ad agricoltura intensiva continua inarrestabile il devastante declino delle api, in Italia la sospensione dell'uso di neonicotinoidi per la concia del mais non ha avuto solo effetti benefici per le api ma, soprattutto, ha dimostrato che privilegiare l'uso della chimica comporta una spirale senza alcuna prospettiva di successo».

Anche quest'anno non sono mancati i cosiddetti campioni da record, prodotti considerati in regola ma che presentano contemporaneamente più sostanze chimiche i cui effetti sinergici sulla salute dell'uomo e sull'ambiente sono ancora da verificare. Tra i casi più eclatanti, un campione d'uva bianca analizzato in Sicilia contenente 9 diversi residui di pesticidi, uno di pere campane che ne aveva 5 e uno di vino proveniente dal Friuli Venezia Giulia con 6 diversi residui. Le regioni dove è stato analizzato un maggior numero di campioni sono anche quelle in cui è stato riscontrato il più alto numero di irregolarità. Ad esempio, in Emilia Romagna, su un campione di 1667 alimenti, 30 sono risultati fuorilegge. Il Piemonte ha esaminato 406 campioni di cui solo sette  irregolari ma di questi ben cinque sono rappresentati dal pane. In Friuli Venezia Giulia su 269 alimenti risulta un'unica irregolarità riguardante i funghi, ma ciò che colpisce è la presenza di un campione di insalata contaminato da tracce di Ddt, bandito in Italia dal 1978, mentre tre campioni di vino sono risultati contaminati da Procimidone, un fungicida considerato potenzialmente cancerogeno secondo l'Epa, l'agenzia di protezione ambientale degli Stati Uniti, ma non nell'Unione Europea. Da segnalare, poi, che fino al 30 aprile 2011 alcuni prodotti a base di Rotenone, un insetticida bandito dall'Ue, sono consentiti per l'impiego sulle colture di mela, pera, pesca, ciliegia vite e patata.




© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Brita
Giordana Talamona
Delyce
Senna

Brita
Giordana Talamona
Delyce

Senna
Di Marco
ROS