La competizione tra enti fieristici non è una novità. Se i casi più recenti vedono Bologna e Verona in rotta di collisione con Milano per presunte manifestazioni copiate o 'rubate” al solo scopo di fare cassa, risale a due anni fa, quando dal capoluogo lombardo arrivò il 'no” all'intesa tra il milanese TuttoFood e Cibus di Parma. L'obiettivo dell'accordo sarebbe stata una migliore razionalizzazione dei calendari fieristici nel settore agroalimentare. Ma la firma slittò e a distanza di pochi mesi TuttoFood annunciò l'individuazione di nuovi alleati strategici: Gambero Rosso e Vinitaly.
Come si legge sul giornale online INformaCIBO, ora Milano deve vedersela con Bologna e Verona. Alla presentazione del Saie di Bologna (il Salone internazionale dell'edilizia che si svolge dal 5 all'8 ottobre) il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, ha posto l'altolà: «Fiere Milano si occupi di fare l'Expo e non ci rompa le scatole: fatela finita di andare a rubacchiare le fiere degli altri». Il presidente di piazza della Costituzione ha puntato il dito contro il Made Expo di Fiera Milano, Rho, che si presenta come 'la più importante fiera internazionale dell'edilizia” e con le stesse date: dal 5 all'8 ottobre. E lo ha fatto in maniera esplicita, dichiarando: «Il Saie ci sarà anche nel prossimo futuro. E lo dico agli organizzatori del Made Expo che nei giorni scorsi hanno sostenuto, con un linguaggio da highlander, che dei due saloni ne resterà solo uno. Noi siamo gente più pacifica di pianura. C'è addirittura chi pretende di dire che Bologna ha sbagliato data. Quella è una fiera che si occupa di pavimenti, serrature e infissi. Poi si vuole chiamare dell'edilizia. Ma lo spazio che gli dedica è di soli 15 mila metri quadrati scarsi, noi ne abbiamo 70mila. Noi siamo a Bologna e facciamo il salone dell'edilizia».
Non meno aspra la polemica tra le Fiere di Verona e Milano per la Fiera dei cavalli, nata a Verona sin dal 1898 come fiera dei cavalli e dell'agricoltura ed ora replicata anche a Milano. L'anno scorso il quartiere fieristico di Milano ha puntato tutto sul mondo del cavallo lanciando la prima edizione di 'Cavalli a Milano”. Aspre anche allora furono le polemiche da parte di Verona. La fiera di Milano non deve mettersi in competizione con quelle venete in nessun modo, anche con «manifestazioni che durano il tempo di una stagione», dichiarava il governatore del Veneto Luca Zaia al quotidiano L'Arena di Verona, e aggiungeva: «Non è possibile che alla Fiera di Milano ogni mattina si alzino e si inventino una nuova idea. Qualche tempo fa - proseguiva l'articolo - hanno provato a lanciare una fiera sul vino, che per fortuna non ha avuto successo, prima del Vinitaly di Verona. Adesso annunciano una rassegna sui cavalli una decina di giorni in anticipo rispetto a Fiera Cavalli di Verona».
Polemiche aspre anche quest'anno, perché a Verona non ha fatto piacere vedere i bus dell'Atv e gli spazi pubblicitari di Verona ricoperti dai manifesti di Cavalli a Milano che si svolgerà dal 13 al 16 ottobre, mentre FieraCavalli Verona è dal 3 al 6 novembre. Il 2 ottobre scorso così titolava in prima pagina il Corriere Veneto (supplemento del Corriere della sera): «Cavalli, Zaia 'bacchetta” la kermesse di Milano». Dopo l'arrabbiatura del direttore generale di Verona Fiere, Giovanni Mantovani, per la pubblicità sugli autobus veronesi, è intervenuto il presidente della Regione Luca Zaia, che ha bacchettato la Fiera di Milano: «Con i cavalli Milano danneggia Verona. Io credo nel libero mercato - ha detto Zaia - e non critico la concorrenza, ma c'è modo e modo. Non si può piazzare l'evento alternativo sottodata. è assurdo che si sia trovato un accordo tra gentiluomini con Dusseldorf, per evitare che ProWein danneggi Vinitaly, e con Milano non si riesca a dialogare».
Il problema è sempre lo stesso, fa notare INformaCIBO: Fiera Milano ha bisogno di riempire gli spazi perché ha un quartiere fieristico grandissimo e costoso e fa fatica a mantenerlo. Per questo Milano cerca in tutti i modi di rubare e copiare le fiere altrui. E gli scontri certamente non finiscono qui...
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