Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
giovedì 28 marzo 2024  | aggiornato alle 11:46 | 104231 articoli pubblicati

Inglese di nome, pugliese di fatto Il sarto più ambito del reame

Nella sartoria di Ginosa, in terra di Taranto, Angelo Inglese crea camicie, giacche e cravatte con l’antico metodo artigiano che conquista ministri e reali. Oggi, infatti, Inglese è la sartoria più ambita dal Regno Unito

di Sabrina Merolla
 
04 aprile 2014 | 12:45

Inglese di nome, pugliese di fatto Il sarto più ambito del reame

Nella sartoria di Ginosa, in terra di Taranto, Angelo Inglese crea camicie, giacche e cravatte con l’antico metodo artigiano che conquista ministri e reali. Oggi, infatti, Inglese è la sartoria più ambita dal Regno Unito

di Sabrina Merolla
04 aprile 2014 | 12:45
 

Angelo Inglese e Sabrina Merolla
Sabrina Merolla (autrice dell’articolo) e il sarto Angelo Inglese sullo scenario rupestre della “gravina” di Ginosa,  un’incisione erosiva profonda, simile ai Canyon americani, che fa parte di un’area naturale protetta classificata tra i siti di interesse comunitario della Puglia

Mai sottovalutare chi varca la soglia del proprio negozio. E se l’abito non fa il monaco, da Angelo Inglese la camicia fa il principe. E anche il primo ministro e il magnate. «Incredibile se ci penso. Conosciamo i nostri clienti importanti, ma tante volte non ci rendiamo conto di chi ci viene a trovare». In effetti, a Ginosa, poco più di ventimila abitanti a 50 km da Taranto in una Puglia aspra e selvaggia  protesa sul Mar Ionio, fino a qualche tempo fa ci si capitava, non ci si andava. E, invece, oggi il clamore mondiale innescato da questa sartoria suscita ben più interesse di quel magnifico paesaggio naturale di canyon e grotte, dove Pasolini scelse di ambientare “Il Vangelo secondo Matteo”. Era il 1964. «La nostra sartoria c’era già. La fondarono nel 1955 mia nonna, maestra camiciaia, e i miei zii sarti. I tessuti erano la specialità di mio padre, Giovanni. A lui è dedicato il nostro marchio “G. Inglese”».


Il laboratorio della sartoria Inglese guidato da Graziana D’Alconzo, moglie del sarto ginosino, impegnata nel recupero delle antiche macchine da cucire Singer a pedale

Quando un cognome segna il destino di un uomo. Come un ago che imbastisce la trama del futuro. Oggi, infatti, quella degli Inglese è la sartoria più ambita dal Regno Unito. «Nel 2011 un gruppo di ragazzi britannici entrano nel nostro negozio per acquistare alcune camicie. Dopo la loro partenza, ci ricontattano. Scopriamo che sono amici del principe William, prossimo alle nozze», a cui evidentemente far palpare la qualità artigianale sopraffina del laboratorio pugliese. Partono i contatti con la sartoria reale e da Buckingham Palace arrivano le misure del rampollo dei Windsor. «Abbiamo inviato alcuni prototipi affinché potessero optare la loro la scelta, e il giorno delle nozze (29 aprile 2011) il principe indossa la nostra camicia».


I famosi “fiori all’occhiello”, interamente ricamati a mano e rigorosamente abbinati a contrasto sulle giacche artiginali

La risonanza è mondiale, miliardi di persone seguono l’evento in mondovisione. «Io avevo la diretta telefonica con la CNN. Dal giorno dopo, fioccavano le offerte di acquisto del mio marchio. Quella più sensazionale proprio dall’Inghilterra». Angelo la valuta a lungo, si consulta con persone competenti, pensa ai suoi dieci artigiani specializzati che realizzano pezzi unici in un’azienda a conduzione familiare, dove, insieme a lui, lavorano la madre, la sorella e la moglie. «Dopo sei mesi l’ho rifiutata. Ho a cuore le collaborazioni con gli artigiani del territorio e voglio far tesoro della mia terra, la Puglia, che mi ha stregato e che mi ha trattenuto dalla tentazione di scappare».


Una panoramica del nucleo antico del paese in terra di Taranto.

Questo istinto di appartenenza lo lega al suo paese come quell’impuntura in filo di seta che adorna gli orli delle sue camicie, impreziosite da asole ricamate e bottoni in madreperla, tutto cucito a mano in venticinque passaggi per venticinque ore di lavorazione a pezzo. «Siamo gli unici in Italia a farle così: una per volta, per ognuna un taglio perfetto e una vestibilità più confortevole. Usiamo ancora le antiche Singer che cuciono a pedale». Ogni capo è unico, con infinite variazioni nella modalità di rifinitura. «I tessuti arrivano dalle più rinomate aziende italiane, svizzere e inglesi: il massimo».



Dall’archivio di famiglia prendono forma anche le giacche “a mappina”, senza fodera, destrutturate, con la tecnica sartoriale di un tempo, quando si realizzavano dagli scampoli di tessuto assemblati a mano. «Vittorio Sgarbi le indossa con disinvoltura. Oggi hanno un grande successo nel mondo e sono fra i nostri capi più venduti in America e in Giappone, un paese che recepisce il made in Italy con la cultura dell’autentico, e non con quella del marchio». Lo testimonia l’ex primo ministro nipponico Yukio Hatoyama che da anni ha affidato il suo stile al sarto pugliese, un talento che straripa persino nel “sol ponente” e conquista il magnate messicano Carlos Slim, l’uomo più ricco del mondo. «L’ho incontrato a Milano che indossava camicia e cravatta fatte da me».

Angelo Inglese

A quarant’anni Angelo Inglese ha conquistato il mondo e, al calcolo di fatturato sembra anteporre quello di ordito. «Ho comprato un palazzo quattrocentesco, l’antica dimora di un arciprete, con affaccio sulla gravina di Ginosa. Diventerà la sede della nostra sartoria, con atelier, foresteria e zona benessere per far star bene i nostri clienti e amici. Li tratteniamo più di un giorno per personalizzare al massimo i capi che scelgono e vorrei che si sentissero come a casa loro».

Il futuro è nel paziente recupero della tradizione artigiana e di un antico paesaggio. «Un tesoro prezioso come il prodotto italiano, che ha il privilegio di raccontare storie autentiche, come quella che noi rappresentiamo». Buon vento.


I profumi “Acqua di Ginosa”, novità presentata a Pitti 2013. Creati da Angelo Inglese con le essenze della macchia mediterranea locale, con la loro confezione in cartone riciclato sostengono il progetto di Anfass Ginosa a favore di ragazzi con problemi di disabilità

Sartoria Inglese - Ginosa (Ta)
Fondata nel 1955 a Ginosa, in provincia di Taranto, la sartoria artigianale della famiglia Inglese esordisce a Pitti poche stagioni fa. Da allora il successo prorompente viene suggellato dai media più importanti del mondo che annoverano Angelo Inglese fra i sarti di punta del made in Italy. La sartoria vanta una clientela di altissimo livello internazionale fra cui spicca il principe William d´Inghilterra per il quale Angelo Inglese ha realizzato la camicia indossata in occasione del matrimonio con Kate.  La sua azienda è composta da nove collaboratori, tutti formati sul campo, che tengono fronte a una produzione artigianale di 4.000 camicie all´anno, di cui 1.500 per il top della gamma. Per aver saputo preservare la più autentica artiginalità italiana - espressa anche nel recupero delle vecchie macchine da cucire Singer a pedale - Angelo Inglese è diventato il sarto emblema  della green economy italiana.



Inglese Abbigliamento
C.so V. Emanuele 118 - Ginosa (Ta)
Tel 099 8292572
www.inglese-abbigliamento.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       

22/06/2015 12:51:18
1) informazioni
Salve, Vorrei sapere come fare per avere una camicia su misura da Voi. Rimango in attesa. Cordiali saluti. ENZO NOCI Pistoia
enzo noci
pensionato
privato



Giordana Talamona
Fonte Margherita