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Nei nuovi menu di Marco Sacco si fondono cucina e teatro

Marco Sacco del Piccolo Lago di Verbania (Vb) presenta i tre nuovi menu, pensati per chiunque voglia vivere un'esperienza “su misura”. In base al proprio appetito si potrà scegliere tra i menu da 5, 8 o 11 portate

 
05 marzo 2015 | 15:47

Nei nuovi menu di Marco Sacco si fondono cucina e teatro

Marco Sacco del Piccolo Lago di Verbania (Vb) presenta i tre nuovi menu, pensati per chiunque voglia vivere un'esperienza “su misura”. In base al proprio appetito si potrà scegliere tra i menu da 5, 8 o 11 portate

05 marzo 2015 | 15:47
 

Il Piccolo Lago di Verbania (Vb) ha inaugurato il mese di marzo con tre nuovi menu “programmati” e per veri degustatori, ciascuno con un numero di portate diverse, frutto del lavoro e del talento del cuoco stellato Marco Sacco (nella foto qui sotto). In base al proprio appetito e alla voglia di stare insieme, si potrà infatti scegliere di gustare 5 “storie”, 8 “uscite” o 11 “opere”. I nomi delle portate si ispirano al lessico teatrale, perché i piatti “entrano in scena” proprio come fanno gli attori sul palcoscenico.

Marco Sacco

«Utilizzavo questo metodo già negli anni 2000 - ci racconta Marco Sacco - in fondo andare al ristorante è un po' come andare a teatro, non si può chiedere all’attore di interpretare un certo ruolo, ma è lui che decide in quale ruolo calarsi. Lo stesso vale per noi cuochi, che attraverso i nostri piatti ci presentiamo per ciò che siamo veramente. Fare cucina di alto livello oggi significa anche questo».

I tre nuovi nuovi menu oltre alle varie portate (5, 8, 11) propongono anche l’abbinamento dei vini, basta sapere quanta fame si ha per fare aprire il sipario e iniziare il gioco. «La sequenza dei piatti - continua Marco Sacco - verrà cambiata ogni 15-20 giorni, per un rinnovamento di circa 8/9 piatti su 12, il che significa che nel giro di tre settimane verranno cambiati tutti i piatti. E questo tipo di proposta durerà da marzo a fine ottobre, perciò avremo un “bagaglio” di piatti straordinario, ciascuno dei quali sarà scrupolosamente codificato. Il risultato sarà una “macina” di creatività veramente straordinaria».

Filetto a bocconi
Filetto a bocconi

La creatività è proprio uno dei tratti distintivi della cucina di Marco Sacco, che nasce da una fusione di prodotti del territorio con altri che arrivano dal mondo, e così sarà anche per i nuovi menu. «Nasco da questa scuola - conclude il cuoco - me lo ha insegnato mio padre. Andavo a pescare con lui, andavamo a caccia insieme, insomma ce l'ho nel sangue. Senza contare che mi piace viaggiare, girare il mondo e farmi “contaminare” dalle varie culture… il risultato è questo, le mie esperienze le porto in tavola. Nei nuovi menu che propongo non ci sono i cosiddetti “piatti del cuore”, ma nell'ultima pagina del menu del ristorante si trovano i sei piatti che hanno fatto la mia storia e la storia del Piccolo Lago».



Il ristorante
Il ristorante Piccolo Lago è un luogo magico, non molto lontano da Verbania, tra le curve del lago di Mergozzo. L’atmosfera che regna qui è rara, fatta di calore, perfezione e dedizione. Il locale è unico, un’immensa baita di legno sospesa sopra il lago, con 460 mq interni suddivisi in più ambienti. Le cucine, su due piani, sono divise in compartimenti strategici, attrezzate con mobili e apparecchiature ideate dal cuoco Marco Sacco.

La cucina di Marco Sacco
Sacco, classe 1965, cuoco esigente e di grande talento, ha contribuito a far guadagnare al ristorante, che nel 2014 ha festeggiato i 40 anni dall’apertura, due stelle Michelin. La filosofia della sua cucina è attingere dalle tradizioni locali rivisitandole. Infatti, il motto scritto nelle cucine del ristorante è: “Riprendere il passato, modellarlo nel presente, proiettarlo nel futuro”. Qualche esempio di unione di tradizione e innovazione? L’animella di vitello al Crodino, la bagna cauda con la banana, l’incontro tra tonno e fassona e così via.

Per Marco Sacco la tavola non deve essere solo un’esperienza che coinvolge il gusto e appaga la vista, ma è anche materia prima e tatto: ecco perché porta in tavola materiali “veri” come i sassi del fiume Toce, raffreddati, per servire il burro di Formazza, o la beola (un tipo di roccia diffusa in val d’Ossola), riscaldata, come cestino per il pane. Il Piccolo Lago offre il “boccone perfetto” per chi vuole cogliere il meglio dell’Italia tra talento vivo, artigianalità eccellente e rispetto delle proprie radici.



La cantina
Oltre mille etichette selezionate dai sommelier Alessandro Mantovani e Sayaka Anzai compongono la cantina del Piccolo Lago. Oltre il 40% delle etichette sono di Barolo e Barbaresco, selezione delle migliori cantine e annate dal 1995 al 2006. Ma non c’è solo il Piemonte: la cantina viaggia da nord a sud tra piccoli produttori biologici e biodinamici d’Italia, oltre ad un ottimo assortimento di vini francesi.

La vittoria di Paolo Griffa a S.Pellegrino Young Chef 2015
Quest’anno il Piccolo Lago e Marco Sacco hanno un motivo in più per festeggiare: la vittoria del sous chef Paolo Griffa (nella foto qui sotto) al S.Pellegrino Young Chef 2015, svoltosi durante il congresso Identità Golose a Milano lo scorso febbraio. Griffa, 23 anni, potrà così rappresentare l’Italia nel contest tra i migliori giovani chef del mondo che si svolgerà durante Expo 2015.
Paolo Griffa

Alla giuria, composta da grandi nomi della Cucina italiana quali Cristina Bowerman, Moreno Cedroni, Enrico Cerea, Carlo Cracco, Ernesto Iaccarino e Davide Oldani, ha presentato “Tripe & Foie Gras”, un omaggio alle sue ultime esperienze gustative e professionali: la trippa per la tradizione italiana, le verdure per ricordare il primo viaggio in Belgio, il foie gras per una strizzata d’occhio alla Francia. Un piatto ora centrale dei nuovi menu dove vince un interessante abbinamento giocato sulla contrapposizione fra caldo e fredod e fra grasso e magro, in cui i ruoli si scambiano.


Piccolo Lago
via Filippo Turati 87 - 28924 Verbania (Vb)
Tel 0323 586792 - Fax 0323 586791
www.piccololago.it
info@piccololago.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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