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Expo, Maroni e Sala contro i ristoratori Pronti a prolungare l'apertura serale

Solo Pisapia sembra perplesso sul prolungare fino alle 24 gli accessi. Nessuna volontà di eliminare il contestato biglietto promozionale di 5 euro che è la causa dello svuotamento degli esercizi pubblici milanesi . Nessuna informazione sui biglietti venduti. La "rete" contesta per i disservizi e le opere non ancora finite.

13 maggio 2015 | 19:17
Expo, Maroni e Sala contro i ristoratori 
Pronti a prolungare l'apertura serale
Expo, Maroni e Sala contro i ristoratori 
Pronti a prolungare l'apertura serale

Expo, Maroni e Sala contro i ristoratori Pronti a prolungare l'apertura serale

Solo Pisapia sembra perplesso sul prolungare fino alle 24 gli accessi. Nessuna volontà di eliminare il contestato biglietto promozionale di 5 euro che è la causa dello svuotamento degli esercizi pubblici milanesi . Nessuna informazione sui biglietti venduti. La "rete" contesta per i disservizi e le opere non ancora finite.

13 maggio 2015 | 19:17
 

Il Governatore della Lombardia, Roberto Maroni, e il commissario straordinario di Expo, Giuseppe Sala, gettano la maschera e si mettono in trincea pronti a sferrare l’ultimo colpo alla ristorazione e ai locali milanesi: non solo non gliene importa nulla che l’apertura fino alle 23 ha finora svuotato gli esercizi pubblici di Milano, ora vogliono portarla fino alle 24. Quella di lasciare i cancelli di Expo aperti fino alle 24 è una «ottima idea». Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, giudica la proposta nata in questi ultimi giorni di prolungare l'orario di apertura dell'area Expo che per ora chiude alle 23. «Io lo lascerei aperto» dice il leader della Lega, parlando a margine dell'inaugurazione del padiglione di Israele. «Tutta notte magari no - aggiunge il presidente della Regione - perché bisogna rifornire il sito, ma il successo di questi primi dieci giorni ci dice che si può fare uno sforzo in più», conclude.

Roberto MaroniPiù defilato il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. che forse sente il fiato sul collo degli esercizi pubblici più che mai delusi da Expo, mentre il commissario di Expo, Giuseppe Sala è schierato con Maroni e non ha alcuna intenzione di eliminare almeno il biglietto serale da 5 euro che incentiva ad andare a cena in Expo.  «Stiamo valutando - dice Sala - perché l’Expo di sera è indubbiamente un successo e allungare l’apertura è una richiesta che viene dai visitatori e ha trovato tutti i Paesi concordi». Ma si tratterebbe di prolungare anche il servizio dei trasporti urbani e su questo si concentrano le perplessità del sindaco. «Fin qui il servizio pubblico è stato perfetto (?) - dice Pisapia - e questo grazie a un accordo non semplice trovato con lavoratori e sindacati. Toccare quell’equilibrio comporta dei rischi, va trovata la soluzione per coniugare gli interessi del territorio e quelli di Expo, bilanciare costi e benefici».

Dai vertici di Expo giunge in ogni caso aria positiva. «Abbiamo vinto la prima tappa. Gli scettici sono molto diminuiti, gli entusiasti sono aumentati». Così il sindaco Giuliano Pisapia sintetizza il bilancio dei primi dieci giorni - ormai abbondanti - di Expo. E parla di un successo, senza dubbi o sfumature possibili. Mancano per la verità i numeri sugli accessi all’esposizione universale, sui visitatori effettivi, per una scelta che gli organizzatori continuano a difendere. Ma ci sono i dati sui biglietti, resi pubblici dal commissario unico Giuseppe Sala: «Abbiamo già incassato 5 milioni di biglietti, ma ce ne sono altri 6 coperti da fideiussioni, già prenotati e certi. In totale 11,3 milioni di biglietti venduti, su cui garantisco». Già ma nei primi 10 giorni quanti sono stati i visitatori? Così come resta un mistero l’entità dei lavori ancora da finire e che sta generando molti articoli negativi sulla stampa internazionale.


«Siamo partiti molto bene. Le nostre speranze sono diventate fatti», conferma il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Che poi fa un annuncio: «Il Presidente della Repubblica Mattarella sarà all’Expo il 5 giugno (non il 2 come previsto, ndr), per la giornata internazionale dell’ambiente. E non è un caso che venga in un momento così denso di contenuti. Il 2 giugno, nel pomeriggio, sarà presente invece il presidente del consiglio Renzi».

Ma la rete è insoddisfatta

Ma come valutano i cittadini l’Expo? A parte l’interesse per alcuni padiglioni, su Internet si assiste ad un crescendo di insoddisfazione. c’è una crescite , parte Ritardi ingiustificabili nella realizzazione di Expo e false le affermazioni che vorrebbero ultimate il 90% delle strutture promesse. Tradita l'aspettativa di riqualifica 'green' degli spazi con l'ennesima cementificazione. In più il mancato collaudo dei padiglioni realizzati all’ultimo minuto fa più paura di eventuali attacchi terroristici. E il biglietto d'ingresso costa troppo. È questa l'Esposizione Universale vista dal web.

Reputation Manager, principale istituto italiano nell'analisi e misurazione della reputazione online, ha reso noto il monitoraggio in Rete relativo all’Expo. Il web sentiment, da gennaio ad oggi, è per il 44% negativo, 43% neutro e 13% positivo. Ma se vale la massima di Oscar Wilde 'bene o male purché se ne parli', allora l'Expo su Internet ha fatto centro. Un milione e trecentomila i cinguettii che si sono susseguiti su Twitter nell'ultimo anno, 534mila solo nell'ultimo mese. E su Facebook sono 1 milione 600mila gli utenti che seguono pagine ufficiali o non ufficiali dedicate all’evento.

Le critiche dei cybernauti si concentrano maggiormente sui ritardi relativi alla realizzazione del polo espositivo e secondo gli utenti le dichiarazioni dell’Ad Giuseppe Sala sul completamento del 90% dei lavori a pochi giorni dall’inaugurazione, non corrispondono alla realtà, né a quanto dichiarato sul sito ufficiale di Expo. Un ritardo ingiustificabile data la pianificazione dell’esposizione già dal 2007, la cui causa viene attribuita agli episodi di corruzione che hanno coinvolto alcune figure chiave, note infatti le indagini aperte per turbativa d’asta negli appalti.

Altre critiche mosse dai visitatori: la scarsa efficienza del servizio di assistenza tramite call center e social network, che sembrano non rispondere tempestivamente alle richieste d’informazioni relative in particolare agli ingressi. Il costo del biglietto è ritenuto elevato considerate le spese extra da sostenere per accedere al polo, come ad esempio il parcheggio. Minori ma non di secondaria importanza i commenti relativi all'impatto che l'esposizione ha creato sull'ambiente: i progetti iniziali di riqualifica green degli spazi si discostano da quello che secondo alcuni è l'ennesima "cementificazione".

Ma al di là delle critiche sono diversi gli utenti che sperano nel successo di Expo, considerata un'occasione per il rilancio e la riqualifica del Paese, e criticano le azioni sovversive dei NoExpo durante l’inaugurazione. I primi visitatori invece riferiscono di un'esperienza positiva: molto apprezzata l’architettura di alcuni padiglioni e la qualità dei prodotti.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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