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Quote latte, nuova multa all'Italia Gli allevatori pagheranno entro 3 anni

Nel periodo 2014/2015 l'Italia ha superato la soglia della produzione di quote latte stabilita dall'Ue di 109.721 tonnellate. Per questo motivo lo Stato dovrà pagare una multa da 30 milioni di euro entro il 30 novembre. Gli allevatori italiani avranno 3 anni di tempo per rimborsare le autorità nazionali, senza alcun tasso di interesse

 
22 ottobre 2015 | 09:43

Quote latte, nuova multa all'Italia Gli allevatori pagheranno entro 3 anni

Nel periodo 2014/2015 l'Italia ha superato la soglia della produzione di quote latte stabilita dall'Ue di 109.721 tonnellate. Per questo motivo lo Stato dovrà pagare una multa da 30 milioni di euro entro il 30 novembre. Gli allevatori italiani avranno 3 anni di tempo per rimborsare le autorità nazionali, senza alcun tasso di interesse

22 ottobre 2015 | 09:43
 

Per il superamento del quantitativo di produzione delle quote latte per il periodo 2014/2015, l'Italia è stata multata dall'Unione europea. L'annuncio del superamento dei livelli consentiti era stato divulgato già qualche mese fa, ma oggi i dati sono certi e così i termini dei pagamenti. L'eccedenza della produzione ha raggiunto le 109.721 tonnellate.



L'ammontare del prelievo supplementare dovuto all'Unione europea è pari a 30,535 milioni di euro, che lo Stato dovrà versare entro il 30 novembre 2015. In via eccezionale gli allevatori avranno invece 3 anni di tempo per rimborsare lo Stato, senza tassi di interesse.

Le nuove multe per il superamento da parte dell’Italia del proprio livello quantitativo di produzione assegnato dall’Unione europea nel 2014/15 chiudono un’epoca durata 30 anni. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla multa sulle quote latte. Le nuove multe colpiscono l’Italia nell'ultimo anno soggetto al regime delle quote latte dopo cinque anni in cui nessuna sanzione è stata dovuta dagli allevatori italiani che potranno beneficiare di una rateizzazione triennale senza interessi, anche grazie al pressing della Coldiretti.

La questione quote latte è iniziata 30 anni fa nel 1984 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Negli anni l’Italia è riuscita ad ottenere dall'Ue aumenti della propria quota di produzione, ma nel periodo tra il 1995 e il 2009 si sono accumulate le multe.

Il 1992, con la legge 468, poi il 2003, con la legge 119, e infine il 2009, con la legge 33, sono state le tappe principali del difficile iter legislativo per l’applicazione delle quote latte che ha consentito alla stragrande maggioranza dei 35mila allevatori di mettersi in regola acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro mentre solo una sparuta minoranza è responsabile delle pesanti pendenze con l’Unione europea del passato. Un comportamento che fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza degli allevatori italiani e mette a rischio la credibilità delle istituzioni nei confronti dei cittadini e dell’Unione europea.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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