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Cibo Nostrum atto finale Si pensa alla formazione

L’ultima giornata di “Cibo nostrum” è stata dedicata alla formazione; l’aggiornamento, con il membro del direttivo della Fic, Fabio Tacchella, riservato ai professionisti del settore si è focalizzato sul km zero

di Clara Mennella
vicedirettore
 
24 maggio 2016 | 18:51

Cibo Nostrum atto finale Si pensa alla formazione

L’ultima giornata di “Cibo nostrum” è stata dedicata alla formazione; l’aggiornamento, con il membro del direttivo della Fic, Fabio Tacchella, riservato ai professionisti del settore si è focalizzato sul km zero

di Clara Mennella
vicedirettore
24 maggio 2016 | 18:51
 

Si sono concluse con successo le due giornate di eventi di Cibo Nostrum che si sono svolte fra Zafferana Etnea (Ct) e Taormina (Me), oggi 24 maggio, la "chiusura" è stata dedicata alla formazione, elemento imprescindibile nello statuto della Federazione italiana cuochi.

Nella sala convegni Morgana dell'Esperia Palace Hotel di Zafferana si è svolta a porte "quasi chiuse" una masterclass tenuta dal Maestro Fabio Tacchella, la partecipazione era infatti riservata esclusivamente ai soci Fic ad eccezione dei ragazzi degli istituti alberghieri. L'aggiornamento ha avuto come tema il km zero ed è stato seguito con grande partecipazione, Fabio Tacchella che da parecchi anni ricopre un ruolo di punta nel direttivo della Federazione, si è speso generosamente per fornire informazioni e nozioni di grande utilità per chi si affaccia e per chi già pratica la professione.



«Ho avvertito molta attenzione focalizzata su quello che stavamo facendo - ha detto Fabio Tacchella – anche perché abbiamo lavorato partendo dal senso di questa manifestazione, quindi dal pesce azzurro e come valorizzarlo. Io ho cercato di trasmettere delle tecniche per potere sfruttare al meglio i valori nutrizionali e il sapore di questo splendido prodotto, che possiamo avere a poco prezzo ma di altissima qualità. Mi ha fatto molto piacere che fossero presenti colleghi, sia giovani che più "anziani", in quanto l'evoluzione tecnologica nel nostro mondo è in continua fermentazione. C'è da dire che la tecnologia ci viene spesso in aiuto, ma le tecniche a volte si rifanno a stili molto antichi».

«Abbiamo realizzato un Filetto di lombrina insaporito alla bietola rossa abbinato a un'insalata di foglie di fico d'india marinate con dell'aringa affumicata e poi abbiamo abbinato una crosta di patate coi fiori di cipolla. Il rapporto qualità prezzo per questo piatto è ottimo; il prezzo sale per il personale che ne segue la preparazione, che deve avere delle conoscenze e delle attenzioni per estrarre il meglio da questi prodotti».

«Investire sulle persone - conclude Tacchella - è la parte più costosa, perché nel mondo della ristorazione il cibo non è quello che incide maggiormente sulla pietanza ma è incide positivamente o negativamente come sa lavorare lo chef. Oggi anche grazie a internet c'è un'evoluzione molto rapida di quello che è il mondo della cucina. C'è un'attenzione particolare anche da parte della televisione. Nel frattempo le tecniche, le tecnologie e la ricerca si stanno sviluppando sempre di più, anche salvaguardando la salute dell'uomo. Evitare sprechi e sfruttare tutto quello che l'alimento ci mette a disposizione».

Al termine lo staff dell'Esperia, coadiuvato dagli studenti, ha servito un pranzo dal tema “I Sentieri dell'Etna”, è stato il momento dei saluti, degli abbracci e dei sorrisi, con il proposito di continuare, nella prossima edizione, il trend di crescita che ha segnato tutte le cinque edizioni di Cibo Nostrum.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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