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S.Pellegrino dal “global” al “local” Investe per rinnovare la sua casa

Big, Mvrdv, Snøhetta e Michele De Lucchi sono gli architetti che hanno presentato le loro visioni per la nuova Flagship Factory S.Pellegrino. Quattro progetti all’insegna dell’armonia con il territorio circostante, per un risultato finale che mira a riportare San Pellegrino Terme agli anni d’oro della Belle Époque

15 settembre 2016 | 16:16
S.Pellegrino dal “global” al “local” 
Investe per rinnovare la sua casa
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Investe per rinnovare la sua casa

S.Pellegrino dal “global” al “local” Investe per rinnovare la sua casa

Big, Mvrdv, Snøhetta e Michele De Lucchi sono gli architetti che hanno presentato le loro visioni per la nuova Flagship Factory S.Pellegrino. Quattro progetti all’insegna dell’armonia con il territorio circostante, per un risultato finale che mira a riportare San Pellegrino Terme agli anni d’oro della Belle Époque

15 settembre 2016 | 16:16
 

Oggi, 15 settembre, a San Pellegrino Terme (Bg) quattro tra i più illustri studi di architettura del mondo, il danese Big (Bjarke Ingels Group), il olandese Mvrdv, il norvegese Snøhetta e l’italiano Michele De Lucchi, hanno svelato i loro innovativi e futuristici progetti per ridisegnare la fabbrica dove viene imbottigliata la storica acqua S.Pellegrino.

S.Pellegrino, brand di acqua minerale leader mondiale con una storia di oltre 100 anni ed emblema di gusto e stile, ha lanciato una gara di architettura su scala internazionale con lo scopo di rinnovare la propria casa a San Pellegrino Terme - luogo in cui sgorga - attraverso un design innovativo e tecnologicamente avanzato. La nuova struttura ha lo scopo di armonizzare la sua natura estetica dello stabilimento con il territorio circostante, prestando particolare attenzione all'immagine e ai valori del marchio S.Pellegrino che, sin dalla sua nascita nel 1899, ha sviluppato il suo impegno per l'innovazione e il progresso tecnologico.



Questo sforzo è anche una testimonianza dello stretto legame tra S.Pellegrino e il suo terroir, il luogo dove tutto è cominciato, e serve a riportare San Pellegrino Terme agli anni d’oro della Belle Époque, quando la città era un luogo esclusivo d’incontro per l'aristocrazia europea. I quattro studi hanno sviluppato i loro progetti cercando di coniugare le nuove tendenze dell’architettura con i valori del marchio e il contesto naturale in cui il sito produttivo è collocato.

Gli archistar hanno presentato le loro visioni a una autorevole giuria coordinata da Luca Molinari, architecture consulting & curatoriship e curatore della gara. La commissione è composta da: Marco Settembri, executive vice president Nestlé Sa e a capo di Nestlé Waters; Magdi Batato, executive vice president Nestlé Sa, head of operations; Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino. Insieme ai membri interni anche personalità internazionali come Elena Manferdini, architetto e graduate program chair alla Sci-Arc della California; Giulio Cappellini, designer, architetto e fondatore di Cappellini; Laudomia Pucci, ceo di Emilio Pucci - Gruppo Lvmh; Edwin Heathcote, architetto e critico di design del Financial Times. I giudici hanno valutato i progetti e le idee in base alla loro innovazione, efficienza, rispetto dell'ambiente, della sostenibilità e miglioramento dell’ambiente di lavoro per i dipendenti.

«I progetti presentati oggi ci hanno davvero stupito», afferma Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino. «Tutti e quattro gli studi di architettura hanno interpretato la storia e i valori del nostro marchio talmente bene che sarà estremamente difficile determinare un vincitore. D'altra parte è per questo che abbiamo invitato a prendere parte a questa gara quattro studi di statura internazionale; vogliamo assicurarci che la nuova casa di S.Pellegrino, destinata a diventare il fiore all’occhiello del nostro Gruppo, possa stupire i visitatori che verranno a trovarci da ogni parte del mondo».

«Formato dalla curve sinuose del fiume Brembo e alle pendenze delle montagne circostanti, la nostra proposta per il nuovo Campus S. Pellegrino eredita la sua struttura narrativa dai paesaggi della valle Brembana», dichiara Bjarke Ingels, founding partner Big. «Come un’equivalente acquatica di una cantina di vini, le arcate che si susseguono espandendo e contraendo l’ambiente creano una cornice narrativa per la purezza e la trasparenza dell’acqua minerale, in un ambiente caratterizzato dalla luminosità, apertura e trasparenza. L’architettura degli elementi artificiali è avvolta e potenziata delle forze della natura, attingendo dalla razionalità ritmica dal patrimonio industriale, eliminando la tradizionale segregazione fra fronte e retro, creando una continuità tra produzione e consumo, preparazione e godimento».

Progetto Big
Progetto Big

«Abbiamo reso lo stabilimento ancor di più una stella», commenta il co-fondatore di Mvrdv. «Sogniamo uno stabilimento che ampli la sua trasparenza e il suo rapporto con il territorio… con i suoi componenti nuovi e quelli già esistenti dello stabilimento, nel migliore dei modi in cui uno stabilimento può adattarsi al territorio…una nuova stella trasparente galleggia sopra lo stabilimento e nella vallata. L’acqua viene sollevata e poi fatta cadere lungo le laterali dello stabilimento fino al suolo, questo simboleggia il sogno».

Progetto Mvrdv
Progetto Mvrdv

«La Flagship Factory di S. Pellegrino sarà integrata all’area delle Terme San Pellegrino», afferma Snøhetta. «La connessione tra il laboratorio esperienziale e la comunità, l’ammorbidimento dell’impatto della già esistente fabbrica, contornata dalla vista delle colline situate dietro l’edificio, la S. Pellegrino Flagship Factory sarà integrata nell’area sia fisicamente che visivamente. Questa prospettiva esterna, colloca l’edificio nel contesto culturale, potenziando la ownership pubblica e garantendo un focus sia sulle area pubbliche che quelle private. Un nuovo spazio pubblico, il Parco, è stato creato in modo da consentire a tutti di goderne ed installa un elevato grado di permeabilità nella proposta, assicurando connettività attraverso il sito e con la zona più ampia e un nuovo ponte pedonale sul fiume Brembo».

Progetto: Snøhetta
Progetto: Snøhetta

«Al di sopra del parco - continua Snøhetta - troviamo il laboratorio esperienziale, accogliente, trasparente ed intrigante. Localizzato sotto una nuvola galleggiante, un’episodica sequenza di spazi si aprono in una rampa spirale dalla quale i visitatori possono iniziare ad avere una maggiore conoscenza, dell’Italia, dell’area di San Pellegrino Terme, dei suoi territori e del brand S. Pellegrino. L’attuale forma dello stabilimento è avvolta da una maglia d’acciaio che si adatta alle curve dell’edificio. L’edificio prende una nuova forma, i bordi sono sfumati. Dipendendo dal punto di vista, la maglia d’acciaio può apparire chiusa e riflettente o aperta e trasparente, spesso simultaneamente».

La visione e l'obiettivo di S. Pellegrino di trasformare ed elevare l'immagine del suo impianto di produzione e logistica non solo è un'opportunità per aumentare il riconoscimento internazionale del marchio, ma anche per dimostrare il suo rispetto e il concorso allo sviluppo di tutta la valle come un’importante meta turistica. Tenendo ben presente questo, lo Studio Michele De Lucchi ha sviluppato un progetto per l'intero complesso organizzato in 4 temi chiave: «Essere naturali, essere puri, essere coscienziosi, essere cool e vivere all’italiana: questi i quattro temi chiave con cui abbiamo reinterpretato la Factory di S.Pellegrino», afferma Michele De Lucchi.

Progetto Michele De Lucchi
Progetto Michele De Lucchi

Entro la fine di settembre l’azienda annuncerà il vincitore e le tempistiche di realizzazione.


Sanpellegrino Spa
via del Mulino 6 - 20090 Assago (Mi)
www.sanpellegrino-corporate.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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