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Dieta, gli esperti sfatano falsi miti L'uomo è onnivoro, attenzione alle mode

Luca Avoledo con “No Vegan” e Susanna Bramante con “La soia fa bene o fa male” rilanciano il dibattito sull'alimentazione equilibrata sfatando i falsi miti. Il confronto a Milano moderato da Alessandro Cecchi Paone

di Andrea Radic
 
15 settembre 2017 | 09:52

Dieta, gli esperti sfatano falsi miti L'uomo è onnivoro, attenzione alle mode

Luca Avoledo con “No Vegan” e Susanna Bramante con “La soia fa bene o fa male” rilanciano il dibattito sull'alimentazione equilibrata sfatando i falsi miti. Il confronto a Milano moderato da Alessandro Cecchi Paone

di Andrea Radic
15 settembre 2017 | 09:52
 

Chiamatele mode, abitudini, tendenze, ma sono sempre loro a creare confusione e mitizzare concetti e comportamenti che, in realtà, non hanno alcuna base scientifica. «L'uomo è un animale onnivoro. Nella storia dell'evoluzione umana ci sono state in effetti alcune isolate specie che si nutrivano solo di vegetali, come i parantropi. Si sono tutte estinte». La citazione di Luca Avoledo non lascia adito a dubbi sull' intenzione dell'autore di sfatare il mito della carne “veleno” dell'umanità e del veganesimo “nuova bandiera della salute”.

Luca Avoledo, Alessandro Cecchi Paone e Susanna Bramante - Dieta, gli esperti sfatano falsi miti L'uomo è onnivoro, attenzione alle mode

Luca Avoledo, Alessandro Cecchi Paone e Susanna Bramante

Avoledo, nutrizionista ed esperto di salute naturale, tiene a chiarire che «volendo si può essere vegani, ciò che non si deve fare è propagandare la dieta vegana con informazioni scientifiche che non sono tali. I “plus” salutistici del veganesimo non sono veri, è infatti sbagliato eliminare dalla propria dieta gli alimenti di origine animale. Penso che ognuno possa mangiare come vuole, ma non facciamoci fuorviare dall'ideologia. È anche un problema di informazione, la comunicazione su questi temi presenta troppe smagliature. Mangiare carne nelle giuste quantità fa bene».

Ribaltiamo il sentire comune?
Esatto, secondo alcuni dovremmo tutti diventare vegan, chi vuole lo faccia ma lasci in pace gli altri, senza utilizzare “pseudo scienza” e fare allarmismo inutile dicendo che “la carne fa venire il cancro”. Questa è propaganda di una filosofia alimentare sbagliata. Non dobbiamo eliminare le proteine animali, è un errore, infatti nessuna istituzione medico-scentifica italiana o straniera invita a farlo, a partire dal Oms. Sia chiaro, tanta frutta e verdura fanno bene, come i cereali e la frutta in guscio. Ma, allo stesso tempo, non bisogna assolutamente eliminare il pesce, cibo estremamente sano, le uova che hanno subito una vera demonizzazione per il colesterolo e invece fanno bene e i prodotti lattiero caseari, tutto salutare. Privarsi di intere categorie alimentari senza pensare al concetto di “dose” è un grave errore. Il consumo di carne rossa fino a 500 grammi a settimana è perfettamente sicuro e fa bene.

Dieta, gli esperti sfatano falsi miti L'uomo è onnivoro, attenzione alle mode

«Sono stanco delle ideologie di tipo irrazionalistico e anti-scientifico che affermano cose che non esistono solo per interssse e ideologia» esordisce Alessandro Cecchi Paone che della razionalità della scienza ha fatto una declinazione del divulgare per dare informazione corretta. «Questi libri - aggiunge - forniscono tuti gli elementi per ragionare».

La sua posizione qual è?
La dieta vegana è insuffficiente per gli adulti e dannosa per i bambini, la soia è estranea alla nostra cultura che possiede alimenti ben più efficaci per la salute. Da sempre mi occupo di scienza e la Dieta mediterranea è la più sana e completa, come i medici della scuola salernitana scoprirono molti secoli fa. Io personalmente la seguo. Le mode sono dannose e vanno combattute soprattuto se interferiscono con la salute, in particolare dei bambini.

Luca Avoledo - Dieta, gli esperti sfatano falsi miti L'uomo è onnivoro, attenzione alle mode
Luca Avoledo

Susanna Bramante, nel suo intervento, ha portato informazioni interessanti sulla soia, oggi molto di moda, ma «consumata male» sottolinea l'autrice del libro. «Dobbiamo imparare a consumarla, su questo gli orientali ci insegnano moltissimo. La sottoponevano a lunghissime fermentazioni che la arricchiscono di componenti benefici per digeribilità delle proteine e per il funzionamento della flora intestinale».

Dove sbagliamo?
La consumiamo male, utilizzandola in sostituzione della carne e dei derivati del latte, dei formaggi. Un fatto che porta alla perdita delle componenti benefiche, ad esempio si ossidano i grassi. Questi prodotti di nuova generazione non sono salutari come la soia che, dopo la fermentazione, va consumata insieme ai prodotti animali.

I due autori, Avoledo e Bramante, sono poi stati concordi nell'evidenziare che quella che anni fa sembrava una scelta antagonista e rivoluzionaria, il veg, oggi è qualcosa che produce ricchezza per la cosiddetta >"vegan economy", che non va certo demonizzata, ma che è di gran lunga distante dall'immagine bucolica del contadino dietro l'angolo.

L'informazione è quindi, secondo loro, il primo degli ingredienti che bisognerebbe mettere nel piatto degli italiani, un popolo che resta onnivoro, come confermato dalla recente ricerca Eurispes 2017, che evidenza un'inversione di tendenza nella percentuale di vegetariani e vegani nel nostro Paese, passata dall'8,1% dell'anno precedente al 7,6% (-0,5%). Di questi il 4,6% sono vegetariani (-2,5%) e il 3% vegani (+2%).

Pertanto 300mila persone, in un solo anno, sono tornate a mangiare carne. Non è semplicemente un richiamo istintivo, quanto l'aver avuto accesso a informazioni preziose e autorevoli per fare scelte alimentari equilibrate e di benessere per se stessi e per la propria famiglia.

Luca Avoledo
Laurea magistrale in Scienza naturali all’Università degli Studi di Milano e master in Naturopatia presso la facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università La Sapienza di Roma, è nutrizionista ed esperto di salute naturale. Affianca ai consulti professionali in studio un’intensa attività di divulgazione su tutti i canali. Collabora da anni con diverse testate sui temi dell’alimentazione e delle discipline naturali.  Tiene corsi di formazione rivolti sia al pubblico sia ai professionisti del settore.

Susanna Bramante
Laureata con lode in Scienze e tecnologie delle produzioni animali presso la Facoltà di Medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Pisa, nel 2007 ha ottenuto l’abilitazione all’esercizio della libera professione di agronomo e forestale. Autrice e coautrice di undici pubblicazioni scientifiche e di numerosi articoli riguardanti l’alimentazione umana e i suoi impatti sulla salute e sull’ambiente, ha esperienza di insegnamento di Biotecnologie genetiche e Biologia sia a livello universitario che privato.

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