Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Carlo Sichel del ristorante Il Carato di Catania, che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo.
Classe 1959 (“mi fici vecchiu”, dice),
Carlo Sichel si laurea in giurisprudenza e apre, nel 1992, Il Carato a Catania. L’amico Veronelli lo spinge verso il mondo del vino, il suo primo amore. Anche se autodidatta, tiene corsi di formazione e lavora per la Facoltà di Agraria. Il Carato, solo vino e poco cibo, diventa una “prigione”. Accetta il consiglio di Cremona e si rimette a studiare. Dalla cultura classica passa a quella chimica e fisica degli alimenti (confessa che “mi ficinu calari u latti”).
Porta la sua conoscenza della storia della cucina siciliana a Londra e a New York. Torna in Italia, collabora con “Pinuzzo” Cuttaia e con l’Albergaccio di Castellina in Chianti (Si). Non pago, torna all’estero e rivoluziona la linea di cucina de Il Pomodoro di Bogotà. Viene inebriato dai prodotti, dai luoghi, dalle donne, dai sigari, dal ritmo della musica e dal mojito. Torna in sé e sperimenta una stagione in un paesino sui Carpazi, Szczawnica. Qui dirige un hotel 5 stelle, due, tre stelle e un bar di lusso. Tornato dalla Polonia insegna a privati e professionisti nella scuola Congusto.
L’aspetto e la sapienza sono quelle del saggio e rassicurante Maestro. Ma la cucina chiama e lui, sempre “borbottone” (come si è definito) e narciso quanto basta, passa un anno in una struttura bellissima, il MA di Catania. Il suo carattere “morbidoso”, tuttavia, prende il sopravvento e decide, insieme alla moglie Paola, cuoca anche lei, di riaprire
Il Carato. Considera questa scelta la chiusura del cerchio della sua vita enogastronomica. Il Carato di oggi è cucina (tradizionale e ben fatta, creativa al punto giusto) e grandi vini di contorno.
Da bambino cosa sognavi di diventare?Pilota di macchine da corsa
Il primo sapore che ti ricordi.La zuppa di pane cotto a legna e latte appena munto
Qual è il senso più importante?L'olfatto
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.Quello che devo ancora creare
Come hai speso il primo stipendio?In Alitalia
Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?Pasta con la salsa di pomodoro fresco, trippa all’Olivetana, tortellini in brodo di gallina
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?Una bottiglia di Champagne
Qual è il tuo cibo consolatorio?La mafalda con la mortadella
Che rapporto hai con le tecnologie?Il giusto rapporto
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?La pizza
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?Mia moglie, nel senso che, per ovvi motivi, è raro riuscire a cenare assieme
Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?“Scogliere a Belle-Île” di Claude Monet
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?“Un gelato al limon” di Paolo Conte