Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 03 maggio 2024  | aggiornato alle 11:35 | 104943 articoli pubblicati

Roero
Salomon FoodWorld
Roero

Bayer-Monsanto, l'Ue dice sì Ma solo con garanzia di concorrenza

 
21 marzo 2018 | 16:51

Bayer-Monsanto, l'Ue dice sì Ma solo con garanzia di concorrenza

21 marzo 2018 | 16:51
 

La Commissione Ue ha approvato l'acquisizione di Monsanto da parte di Bayer: si è finalmente sbloccata, dopo lo stop ad agosto 2017, la fusione che si contava valesse oltre 66 miliardi di euro.

Tuttavia ad una condizione: il nuovo colosso dovrà attuare «gli ampi rimedi» proposti per eliminare i dubbi dell'Ue sulle sovrapposizioni su sementi, pesticidi e agricoltura digitale.

(Bayer-Monsanto, l'Ue dice sì Ma solo con garanzia di concorrenza)

«La nostra decisione assicura che ci sarà concorrenza efficace e innovazione» in questi tre settori coperti dai rimedi con misure che valgono oltre 6 miliardi di euro, e che «soddisfano in pieno le nostre preoccupazioni», ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager.

La preoccupazione prima, infatti, dell'Ue era la riduzione della concorrenza sul mercato, con conseguente impennata dei prezzi e qualità inferiore, e ancora meno scelta e meno innovazione. Scongiurata quest'ipotesi, l'ok è arrivato.

Nonostante le precauzioni prese dall'Ue, c'è chi ancora è preoccupato di questo "accorpamento": Coldiretti infatti commenta: «Con la fusione tra Bayer e Monsanto, tra DuPont e Dow Chemical e l'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina si rischia che il 63% del mercato delle sementi e il 75% di quello degli agrofarmaci finisca nelle mani di sole tre multinazionali con un evidente squilibrio di potere contrattuale nei confronti degli agricoltori».

La Coldiretti, continuando nel commento di questa notizia, continua ricordando che un miliardo e mezzo di produttori agricoli in tutto il mondo sono stretti in una tenaglia tra pochi grandi gruppi multinazionali che dettano le regole del mercato; aggiungendo poi che la perdita di potere contrattuale si tradurrebbe non solo in difficoltà economiche e occupazionali per gli agricoltori a livello globale, ma metterebbe anche a rischio la libertà di scelta dei consumatori e gli standard di sicurezza e qualità alimentare.

Il suggerimento finale di Coldiretti è quello di rafforzare il sistema dei Consorzi agrari, che «sono l'unica struttura degli agricoltori italiani in grado di sostenere il potere contrattuale delle imprese agricole di fronte al crescente strapotere delle multinazionali nel mercato dei mezzi tecnici.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Sartori
Bergader
Prugne della California
Pavoni
Union Camere

Sartori
Bergader
Prugne della California

Pavoni
Molino Spadoni
Italmill