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Turismo insieme a Politiche agricole Salvini e Di Maio danno il via libera

In un Governo che si sta assestando dopo l’insediamento del Presidente del Consiglio e dei Ministri, ci sarà una novità: il dicastero del Turismo sarà accorpato con quello delle Politiche agricole. Ora è arrivato anche il benestare "politico" da parte dei leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

07 giugno 2018 | 12:07
Turismo insieme a Politiche agricole 
Salvini e Di Maio danno il via libera
Turismo insieme a Politiche agricole 
Salvini e Di Maio danno il via libera

Turismo insieme a Politiche agricole Salvini e Di Maio danno il via libera

In un Governo che si sta assestando dopo l’insediamento del Presidente del Consiglio e dei Ministri, ci sarà una novità: il dicastero del Turismo sarà accorpato con quello delle Politiche agricole. Ora è arrivato anche il benestare "politico" da parte dei leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

07 giugno 2018 | 12:07
 

In un Governo che si sta assestando dopo l’insediamento del Presidente del Consiglio e dei Ministri, ci sarà una novità: il dicastero del Turismo sarà accorpato con quello delle Politiche agricole. Ora è arrivato anche il benestare "politico" da parte dei leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

L'ufficializzazione avverrà durante il prossimo Consiglio dei Ministri che si terrà a breve. Ad annunciare la notizia, già ventilata nei giorni scorsi, è stato lo stesso ministro alle Politiche agricole, il leghista Gian Marco Centinaio (leggi la scheda), spiegando all’Ansa che «l'obiettivo che abbiamo con Salvini è di ricostruire il ministero del Turismo».

Gian Marco Centinaio (Turismo insieme a Politiche Agricole Centinaio punta sulla formazione specifica)
Gian Marco Centinaio (foto: Ansa)

«C'è un accordo politico tra Salvini e Di Maio per spostare la delega del Turismo dal ministero dei Beni Culturali alle Politiche Agricole - ha detto il Ministro a margine dell'assemblea elettiva di Turismo verde della Cia-Agricoltori - e ho parlato anche con il mio collega al Mibact e siamo in assoluta sintonia, nessun problema. Questa mattina abbiamo fatto il punto della situazione con gli uffici legislativi, stiamo vedendo se siamo ancora nei tempi utili per poter presentare il decreto sul Turismo. Il decreto è pronto, se non andrà in questo Consiglio dei ministri di oggi andrà al prossimo. L'obiettivo è creare il ministero del Turismo ma bisogna crearlo con il portafoglio. Oggi come oggi creare un ministero senza portafoglio non serve a nessuno, è solo una poltrona in più. Sullo spostamento al Mipaaf ci siamo confrontati con le associazioni di categoria, e va bene a tutti, l'importante è creare questo ministero».

Secondo Centinaio il settore si basa su «due cavalli di battaglia», cioè sul fatto che «gli stranieri vengono in Italia sia per le sue bellezze storiche, architettoniche, naturalistiche, sia per l'enogastronomia», concetto su cui Italia a Tavola ha più volte insistito, soprattutto in occasione dell'evento annuale "Premio Italia a Tavola".

Il Ministro intende procedere spedito nella promozione del turismo italiano e rivela che «nel programma elettorale scritto a 126 mani, cioè con i top manager dei vari settori del turismo, il primo passo riguarda l'organizzazione della struttura politica, il rapporto fra Ministero e Regioni sulla gestione del turismo, e Ministero e privati con cui bisogna lavorare in sinergia; il secondo è rimodulare la promozione del nostro Paese all'estero».

Centinaio ha spiegato che punta a istituire subito un tavolo con le Regioni e l'Enit per arrivare «alla migliore promozione con la razionalizzazione di costi e comunicazione». Poi c'è «la lotta all'abusivismo alberghiero, delle guide, delle agenzie turistiche perché bisogna affermare la professionalità». Sulla valorizzazione dei beni culturali da fare assieme al turismo e all'enogastronomia «abbiamo ragionato con il ministro del Mibact Bonisoli per iniziative da fare insieme» ma in alcuni casi occorre confrontarsi anche «con il ministro delle Infrastrutture». E il Ministro Centinaio ha portato ad esempio l'evento che vedrà Matera come Capitale Europea della Cultura nel 2019, per cui «bisogna capire cosa è stato fatto finora per raggiungere dall'estero una città che non ha una stazione ferroviaria». Quindi, ragionare anche sul tipo di «pacchetti venduti dai tour operator» e su come intervenire.

Tra le prime questioni che il Ministro intende affrontare - e in questo caso è interessato il ministero dell'Istruzione - c'è anche «l'istituzione di un'Accademia del turismo, post diploma, per la formazione e la specializzazione di direttore d'albergo, di sala di villaggi turistici, così come ci sono in altri Paesi».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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