Con una media di 5 tazzine al giorno a testa, sono i tedeschi a conquistare la palma di maggiori fruitori di caffè, lasciando solo al terzo posto gli italiani, che consumano in media 3 tazzine al giorno. Al secondo posto gli Stati Uniti, dove si bevono in media 3,2 tazze pro capite al giorno. A dirlo è una ricerca dell'osservatorio giornalistico internazionale 'Nathan il saggio”, che ha monitorato dall'1 gennaio 2007 al 30 gennaio 2009 circa 500 articoli sulle principali testate di 12 nazioni nel mondo.
Scorrendo la classifica si incontrano Austria (2,6 tazzine), Spagna (2,5) e Francia (2,3), dove il consumo di caffè sta crescendo notevolmente; in classifica anche la Cina, con una tazzina al giorno a testa, mentre fanalino di coda risulta essere la Gran Bretagna, i cui abitanti preferiscono sorseggiare tè e si limitano a consumare 0,1 caffè al giorno. In Germania l'acquisto di miscele certificate è cresciuto nell'ultimo anno del 10%, mentre in Russia l'incremento arriva al 13%. Varie le motivazioni che rendono irrinunciabile la tazzina di espresso: gratifica e migliora le capacità mentali, è un momento per staccare e riprendere la carica e, per gli asiatici, è un simbolo che avvicina allo stile di vita occidentale.
Il profilo dell'amante del caffè italiano? Lo ha tracciato Nespresso, che oggi a Milano ha presentato le sue nuove macchinette ispirate allo stile metropolitano con una coppia di giovani star, Nicolas Vaporidis e Ilaria Spada, a fare da testimonial. Lo studio, focalizzato sul mercato italiano, rivela che le donne consumano più caffè che gli uomini (52% contro 48%); le aree dove se ne beve di più sono il nord-ovest e il sud e la Sicilia.
Il 69% degli italiani beve il caffè al mattino, mentre il 53% non può farne a meno dopo pranzo; se il 35% lo consuma amaro, il 46% preferisce addolcirlo con lo zucchero.
Italiani, il popolo degli amanti del caffè
La ricerca individua 6 categorie di consumatori di espresso: ci sono gli 'abitudinari”, che sono il 28% e vedono nel caffè un rito irrinunciabile, e i 'costretti”, quel 21% che si concede una tazzina al mattino per ottenere la carica per affrontare la giornata; i 'ritmici” (18%) considerano il caffè come la bevanda che fissa i ritmi della giornata, mentre i 'funzionali” (15%) sono gli attenti alla salute che ne valutano gli effetti benefici. I 'limitati”, che non bevono più di un espresso al giorno, sono l'11%, mentre i dipendenti, quelli che non possono assolutamente farne a meno, sono il 7%.
Olfatto e gusto sono le basi neurobiologiche della voglia di caffè, come risulta da una ricerca di Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano; la caffeina attiva due vie neurochimiche essenziali per il benessere, la via dopaminergica - via appetitiva per eccellenza - e quella serotoninergica, che regola l'umore.
Studi scientifici citati dalla dottoressa dimostrano che il caffè, assunto a dosi moderate, vale a dire non più di tre tazzine al giorno, riduce il senso di stanchezza e aumenta le performance nei test di vigilanza e nei compiti semplici; può essere anche un efficace antiage cerebrale e, in alcuni casi, avere specifici effetti terapeutici.
Fonte: Agi