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Cinzia Ferro vince il concorso Miscelatore futurista record nazionale

Cinzia Ferro è la vincitrice del concorso Miscelatore futurista record nazionale 2016; la barlady dell’Estremadura Café di Verbania ha conquistato la vittoria con la polibibita “Svetta”. Sarà lei a volare a New Orleans per “Tales of the Cocktail”, la manifestazione nata per favorire lo scambio di nuove idee, prodotti e tecniche

di Piera Genta
05 luglio 2016 | 10:57
Cinzia Ferro vince il concorso 
Miscelatore futurista record nazionale
Cinzia Ferro vince il concorso 
Miscelatore futurista record nazionale

Cinzia Ferro vince il concorso Miscelatore futurista record nazionale

Cinzia Ferro è la vincitrice del concorso Miscelatore futurista record nazionale 2016; la barlady dell’Estremadura Café di Verbania ha conquistato la vittoria con la polibibita “Svetta”. Sarà lei a volare a New Orleans per “Tales of the Cocktail”, la manifestazione nata per favorire lo scambio di nuove idee, prodotti e tecniche

di Piera Genta
05 luglio 2016 | 10:57
 

Una bellissima e sentita interpretazione quella di Cinzia Ferro (nella foto) dell’Estremadura Café di Verbania con la polibibita “Svetta” che l’ha portata alla vittoria alla finale del concorso Miscelatore futurista record nazionale 2016, promosso dalla Giulio Cocchi in collaborazione con altre case storiche della liquoristica italiana: Alpestre, Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Pallini, Strega e Tassoni. La finale si è svolta a Torino presso il lounge bar al 37° piano del grattacielo di Intesa Sanpaolo. I nominativi dei finalisti, scelti tra una quarantina di partecipanti, erano stati annunciati nell’ambito di Baritalia Hub al Palazzo del Ghiaccio di Milano.

Cinzia Ferro (foto: Max Ferrero)
Cinzia Ferro

Una gara che come racconta Cinzia «ho sentito molto. Da sempre amo il futurismo - ed il panciotto che indossa durante la gara dipinto da lei lo dimostra - ma non solo, sarà un caso, proprio davanti a Pallanza si trova l’Isolino di San Giovanni, la più piccola delle Borromee, dove Umberto Boccioni, pittore e scultore, esponente del futurismo ha vissuto la sua segreta storia d’amore con la nobildonna romana Vittoria Colonna di Sermoneta e probabilmente ha frequentato l’Antica Osteria del Monte Rosso, una delle più antiche e l’unica a quei tempi che ho rilevato con il mio compagno dal 2011. Da luglio nel menu del mio locale ci saranno una serie importanti di polibibite».
 
Alla finale ha partecipato oltre alla vincitrice:
  • Roberto Abbadati del M.A.S. (Miscelazione, Alimentazione, Stupore) con la polibibita Densobolla
  • Giulia D’Alberto del Close di Palermo con la polibibita Primo Soccorso
  • Valerio Dussich del Bancoventisei di Latina con la polibibita V.a.f.f.a.
  • Elisa Favaron del Palazzo delle Misture Bassano del Grappa con la polibibita Svegliappetito
  • Carlotta Linzalata dello Smile Tree di Torino con la polibibita L’iperveloce
  • Nicola Mancinone dell’Hemingway Cocktail Restaurant di Alba con la polibibita La Eco-Logica
  • Enzo Tana del Business Caffé di Casoria con la polibibita Teatro della Sorpresa
  • Valerio Trentani del Mandarin Oriental di Milano con la polibibita Mi è caduto il bicchiere
(foto: Max Ferrero)

Oltre alla giuria composta da Fulvio Piccinino, autore del libro “La Miscelazione futurista”, Erik Lorincz, head bartender dell’American Bar del Savoy di Londra, Christian Maspes, head bartender del Gong Bar allo Shangri-La Hotel, Leonardo Leuci del Jerry Thomas Speakeasy di Roma, Flavia Fresia di Bargiornale e Roberto Bava, amministratore delegato di Cocchi era presente anche un notaio. Alla brava e commossa Cinzia Ferro, già vincitrice del sondaggio Personaggio dell'anno-Premio Italia a Tavola nel 2013, in premio i biglietti per recarsi dal 19 al 24 luglio a New Orleans alla Tales of the Cocktail, una manifestazione nata nel 2002 proprio per favorire lo scambio di nuove idee, prodotti e tecniche, e portare la miscelazione futurista.

«Si tratta di una competizione anomala - commenta Roberto Bava - qui sono le ricette che vincono. L’obiettivo è raccogliere un corpus di polibibite che sarà la base per il rilancio di questo stile “vintage” ma 100 % italiano rispetto alle altre scuole di miscelazione. Siamo molto soddisfatti per il livello delle ricette e il lavoro di studio intrapreso dai concorrenti. Nonostante questo fosse un concorso impegnativo la partecipazione è stata entusiastica da ogni parte d’Italia, con la gradita sorpresa di una grande presenza femminile. La miscelazione futurista è un’occasione per la più autentica produzione italiana (vermouth, bitter, grappa, amari, liquidi di tradizione regionale e, perché no, anche vino) di essere ingredienti più importanti nel rinato mondo dei cocktail (per noi “polibibite”)».



Svetta. L’interpretazione di Cinzia Ferro
Una polibibita inventina ovvero come riporta Fulvio Piccinino nel suo libro “La Miscelazione futurista” edito dalla Cocchi e arrivato alla sua seconda edizione: «si tratta di una polibibita generica, fresca, rinfrescante e non molto alcolica per avere fulmineamente idee nuove e originali».

Ingredienti: 0,5 cl menta fredda fabbri, 1 cl Alpestre, 3 cl Amaro Tassoni, 4 cl Cocchi Americano, 7,5 cl Cedrata Tassoni.
Questa l’interpretazione del momento ma non si tolga il piacer di modifica ad altro esecutore che voglia dar movimento ed evoluzione.
Nel bicchiere: radice di genziana
Sul granito: mela verde, biscotto salato, granita al genepì, stella alpina (coltivata).

Preparazione: Versare nella tazza da passeggio contenente ghiaccio tutte le componenti, per ultima sia la bibita. Mescere col cucchiaio poi aggiungere la radice di genziana. Radice simbolo della crescita ispiratoria ma anche dei monti e le Verdi valli tra le quali sarà piacere passeggiare per arrivare alla vetta, l’elevazione ispiratoria. Amaro Tassoni, sian le erbe. Alpestre l’ovvio. Menta glaciale, il rinfrescare i pensieri respirando il ghiaccio di vetta.

La cedrata, il giallo cedro, l’italianità, la solarità raggiungendo il caldo astro dal punto più alto. Monti, monti…. Le nostre Alpi dal Piemonte al Trentino che si incarnano in una verde mela, compagna di cammino e beva. Si plachi anche il languore con un croccante e salato biscotto che ai tempi della nostra guerra fu galletta per i soldati che marciavano sui pendii.

Si prenda energia dal cacao fondente piemontese. Poi ci si rinfreschi la gola con il ghiaccio al profumo di genepì. Bevendo poi la rinfrescante e ispiratoria pozione, si strofini coi polpastrelli il delicato fiore d’Alpe che porterà la momentanea calma interiore per nutrire nuove, rapidissime idee. «Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido», Umberto Boccioni. Cerchiamo allora in alto pochi attimi di pace per la fame dei nostri pensieri. La passeggiata viene accompagnata dal canto “La Montanara” del 1927.

foto servizio e gallery: Max Ferrero

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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