Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 30 aprile 2024  | aggiornato alle 18:03 | 104903 articoli pubblicati

Milano, portano il pranzo da casa Alunni separati dai compagni in mensa

I genitori ribadiscono il loro diritto di fare portare il pranzo da casa ai loro figli, ma il Comune di Milano non cede, e i bambini che non aderiscono alla mensa vengono fatti mangiare in una stanza separata. I rappresentanti dei genitori: «Non vogliamo la schiscetta a tutti i costi, vogliamo più qualità»

21 settembre 2016 | 11:15
Milano, portano il pranzo da casa 
Alunni separati dai compagni in mensa
Milano, portano il pranzo da casa 
Alunni separati dai compagni in mensa

Milano, portano il pranzo da casa Alunni separati dai compagni in mensa

I genitori ribadiscono il loro diritto di fare portare il pranzo da casa ai loro figli, ma il Comune di Milano non cede, e i bambini che non aderiscono alla mensa vengono fatti mangiare in una stanza separata. I rappresentanti dei genitori: «Non vogliamo la schiscetta a tutti i costi, vogliamo più qualità»

21 settembre 2016 | 11:15
 

Gli alunni che si portano il pranzo da casa non possono entrare in mensa. Così è stato deciso in due scuole elementari di Milano, dove i bambini che si sono presenti con la tanto discussa “schiscetta” hanno dovuto mangiare separati dai compagni che invece aderiscono al servizio mensa. «Mia figlia mi ha raccontato di aver pianto» e ancora: «Il mio non ha toccato cibo e si è sentito male», denunciano i genitori, che hanno reagito inviando lettere di diffida ai presidi dei due istituti e al Comune.



La notizia arriva dopo che la scorsa settimana la Regione Lombardia ha annunciato l'approvazione della mozione “pro schiscetta” e la convocazione di associazioni, istituzioni e genitori per un confronto sul tema. Sembra però che il Comune di Milano non voglia smuoversi dalla sua posizione iniziale, ovvero promuovere le mense come luogo di incontro e aggregazione, escludendo la possibilità di concedere che il pranzo venga portato da casa.

«Nessuno a Milano può pretendere di consumare un pasto portato da casa all’interno dei locali adibiti alla refezione», ha ribadito il vicesindaco di Milano e assessore all'educazione, Anna Scavuzzo. «La sentenza di Torino e l’ordinanza del Tribunale sono vincolanti solo per le parti in causa».

«Decidiamo di andare avanti con il braccio di ferro», dice Marilù Santoiemma, mamma coinvolta e portavoce dei genitori delle commissioni mensa. «Non vogliamo la schiscetta a tutti i costi, vogliamo più qualità. E da anni chiediamo la possibilità di utilizzare il servizio a giorni come fanno in altri Comuni. Qui invece il pagamento è annuale e anticipato, fino a quasi 700 euro all’anno».

Nel frattempo l’assessore regionale all’Istruzione Valentina Aprea ha annunciato un tavolo sulle regole per il prossimo 4 ottobre e ha parlato di «discriminazione»: «Il vicesindaco chieda scusa alla famiglia della bimba esclusa dalla mensa».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Cattel
Delyce
Siggi
Festival Brodetto 2024
Union Camere

Cattel
Delyce
Siggi

Festival Brodetto 2024
Prugne della California
Elle & Vire