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Michele Lioniello trionfa a Tirreno CT nella tappa italiana di "Giro Pizza"

Il pizzaiolo Michele Lioniello, di Atella (Ce), si è aggiudicato la tappa italiana del concorso internazionale Giro Pizza Europa, a Tirreno CT, con la pizza “My dad”: provolone, radicchio, melanzane e basilico. Il giovane Stefano Miozzo di Cerea (Vr) ha vinto il “Master Pizza Chef” per aspiranti pizzaioli e parteciperà alla finale nazionale

24 febbraio 2015 | 12:22
Michele Lioniello trionfa a Tirreno CT 
nella tappa italiana di
Michele Lioniello trionfa a Tirreno CT 
nella tappa italiana di

Michele Lioniello trionfa a Tirreno CT nella tappa italiana di "Giro Pizza"

Il pizzaiolo Michele Lioniello, di Atella (Ce), si è aggiudicato la tappa italiana del concorso internazionale Giro Pizza Europa, a Tirreno CT, con la pizza “My dad”: provolone, radicchio, melanzane e basilico. Il giovane Stefano Miozzo di Cerea (Vr) ha vinto il “Master Pizza Chef” per aspiranti pizzaioli e parteciperà alla finale nazionale

24 febbraio 2015 | 12:22
 

La pizza più buona d’Italia si mangia a Atella, in provincia di Caserta, ed è cucinata da Michele Lioniello (nella foto in basso) dell’omonima pizzeria. È la vincitrice della tappa italiana del Giro Pizza Europa, il concorso internazionale sulla pizza organizzato da Pizza e Pasta Italiana e che vedrà le finalissime il prossimo 16 marzo ad Amburgo. Gli ingredienti della “My dad”: provolone, radicchio, melanzane e basilico. Al secondo posto Francesco Giordano della pizzeria Serenella di Brescia, con una Margherita, seguito da Paolo Del Papa dell’omonima pizzeria di Notaresco (Teramo).

Michele Lioniello

In qualche mese il Giro Pizza ha toccato 8 tappe con circa 240 pizzaioli professionisti partecipanti da tutte le parti d’Italia e del mondo. Il Giro Pizza non è stato l’unico dei concorsi promossi dalle varie associazioni a Tirreno CT. Accademia Pizzaioli in collaborazione con la rivista Ristorazione Italiana ha promosso infatti il concorso

“Il Master Pizza Chef” per aspiranti pizzaioli. È Stefano Miozzo di Cerea, in provincia di Verona che si è aggiudicato il primo posto della gara e dunque il diritto di partecipare alla finalissima del Master Pizza Chef. La finale nazionale conterà 15 finalisti. Sempre l’Accademia Pizzaioli ha riproposto la nuova edizione del concorso “pizza a 4 mani” durante il quale uno chef e un pizzaiolo si sono uniti per cucinare qualcosa di studiato e nuovo. La Scuola nazionale italiana pizzaioli (Snip) ha promosso i campionati di “Pizza mai vista” nelle versioni “classica” e “senza glutine”, oltre al campionato nazionale di “free style” della pizza con i migliori pizzaioli acrobati che si sono sfidati in veri e propri capolavori volanti.

Un miliardo e mezzo di pizze all’anno. Vuol dire che in Italia ogni giorno si sfornano circa 5 milioni di pizze. Un vero e proprio record, con numeri che sono in crescita secondo le ultime stime di Fipe, per un settore che dà lavoro a circa 150mila impiegati e che, sembra incredibile, ma è così, ha necessità di professionisti e non riesce a trovarli. Sarebbero almeno 6 mila i posti da pizzaiolo vacanti, tuttavia per impieghi avventizi per il fine settimana, periodo in cui si registra il picco di produzione. Il mondo della pizza è rappresentato ampiamente a Tirreno CT, la fiera della ristorazione e dell’ospitalità giunta alla sua 35esima edizione negli spazi di Carrara Fiere.



La pizza più mangiata è senz’altro la Margherita, nelle varie scelte: semplice o con mozzarella di bufala. Seguono quelle classiche: Prosciutto, Funghi, Capricciosa, Carciofini, Salamino, Tonno, in tutte le loro varianti e versioni. A seguire le pizze senza pomodoro, chiamate in bianco, poi quelle speciali, quelle della casa e quelle locali, caratteristiche e che usano, in particolare, i prodotti tipici del territorio. Negli ultimi tempi sempre più preparate quelle gluten free.

I numeri della pizza
Secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli sono circa 42mila i ristoranti-pizzeria, mentre i locali per l’asporto, taglio e domicilio sono circa 21mila per un totale di almeno oltre 100mila impiegati fissi nel settore ai quali se ne aggiungono almeno altri 50mila nel fine settimana. Di questi, 65mila sono italiani, 20mila egiziani, oltre 10mila marocchini. Ogni locale produce e vende giornalmente in media 80 pizze su 6 giorni lavorativi ed uno di chiusura per riposo settimanale.

Di queste, circa la metà, 240 pizze, vengono mangiate fra il sabato e domenica e la restante metà nei 4 giorni feriali rimanenti con una media di 60 pizze al giorno. Il totale delle pizze preparate e vendute in questi locali sono poco più di 5 milioni al giorno, moltiplicate per 27 giorni lavorativi porta a 135 milioni di pizze al mese e moltiplicando per 12 mesi porta ad un consumo un miliardo e 620 milioni di pizze all’anno sono quelle mangiate presso le Pizzerie e Ristoranti-Pizzerie e quelle portate a casa.

Il costo medio di una pizza e bibita varia tra i 7 e gli 11 euro. Il Centro risulta l’area geografica più cara rispetto a Nord e Sud. Mediamente in Italia le palline per pizza vanno da un peso di 180 a 260 g. Consideriamo che la maggior parte delle pizze consumate sono quelle basse, senza bordo alto e quindi con un peso che va da 180 a 200 g, c’è poi una buona parte che va intorno ai 220 g ed infine le pizze Napoletane attorno ai 260 g. Le pizze, così dette all’Italiana, cioè basse, rappresentano circa il 90% del totale, il 10% è rappresentato dalle pizze Napoletane.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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