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Ca' d' Gal, Moscato d'Asti da tutto pasto dalla grande capacità di invecchiamento

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
08 giugno 2018 | 11:14

Ca' d' Gal, Moscato d'Asti da tutto pasto dalla grande capacità di invecchiamento

di Gabriele Ancona
vicedirettore
08 giugno 2018 | 11:14
 

Alessandro Boido, titolare di Ca' d' Gal, ha rielaborato il concetto di Moscato d’Asti spogliandolo dell’opulenza legata alla elevata dolcezza e trovando il perfetto equilibrio tra acidità e concentrazione zuccherina.

Il suo è un Moscato d’Asti da tutto pasto, concepito, accudito e interpretato come uno dei grandi e blasonati bianchi dolci europei. È dal 1997 che Alessandro Boido si dedica alla sperimentazione per ottenere sempre maggiore longevità per il suo Moscato. Vuole affermare che è in grado di maturare ed evolvere in cantina, dimostrando una grande capacità di invecchiamento. «Sono voluto andare oltre il binomio con il panettone - puntualizza - sposando il concetto di vino piuttosto che quello delle bollicine. Estremizzando, il Moscato Ca' d' Gal rappresenta una sorta di “energy drink naturale”, facile da bere e da abbinare».

(Ca' D' Gal, Moscato d'Asti da tutto pasto dalla grande capacità di invecchiamento)

Ca' d' Gal è una piccola realtà produttiva - circa 13 ettari - che sorge nella frazione di Valdivilla, nel comune di Santo Stefano Belbo (Cn). Un’azienda che è riuscita a cambiare lo scenario del Moscato nell’Astigiano introducendo il concetto di cru, basse rese e perfetta maturazione delle uve, che comporta attesa, grande conoscenza del vigneto e soprattutto coraggio. Ca' d' Gal è in conversione biologica e nel 2019 otterrà la certificazione ufficiale, ma Alessandro Boido ha sempre adottato un regime organico del vigneto, facendo a meno di diserbanti e concimi chimici. La stessa attenzione la riserva alle metodiche adottate in cantina.

(Ca' D' Gal, Moscato d'Asti da tutto pasto dalla grande capacità di invecchiamento)

A Milano ha proposto una degustazione dei suoi prodotti in abbinamento ad alcuni piatti del ristorante Illiberty. In degustazione Asti Spumante 2017, Lumine Moscato d’Asti 2017 e Sant’Ilario Moscato d’Asti 2016 abbinati a Tartare di ombrina, tempura di zucchini in fiore, Pappa al pomodoro con gamberi e stracciatella e Tonnetto alalunga, caponata in agrodolce e gelato al pistacchio salato. A seguire una verticale 2014-2012-2008 di Moscato d’Asti Vite Vecchia, trentasei mesi di affinamento in casse di sabbia, in una cella a temperatura e umidità controllate.

(Ca' D' Gal, Moscato d'Asti da tutto pasto dalla grande capacità di invecchiamento)
Alessandro Boido

«Un Moscato intenso, aromatico, pieno, cremoso e dotato di quel guizzo di vivacità, conferitogli dalla spinta acida, che ne determina una notevole eleganza e brillantezza - ha ricordato Boido - un vino che può passare anni in cantina e aggiungere anno dopo anno accattivanti sfaccettature e quell’elegante complessità che lo contraddistingue». Il 2008 è risultato fresco, vigoroso, rotondo e con ancora tanta potenzialità da esprimere.

La produzione di Ca' d' Gal si attesta sulle 100mila bottiglie, di cui 70mila di Lumine (8 ettari), 5.300 di Vite Vecchia (Sorì di Valdivilla, 1 ettaro), 15mila di Asti Spumante (1,5 ettari), 7.800 di Sant’Ilario (1,20 ettari). Un ettaro tra Barbera, Pinot Nero, Chardonnay, Sauvignon completa l’offerta.

Per informazioni: www.cadgal.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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