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Emilia in rosa: l'11ª tappa del Giro d'Italia tra Viareggio e Castelnovo ne' Monti

Vincenzo D’Antonio
di Vincenzo D’Antonio
20 maggio 2025 | 11:00

Su richiesta di molti lettori riproponiamo l'articolo pubblicato in data 6 marzo 2025

Mercoledì 21 maggio si disputa l’undicesima tappa del Giro d'Italia da Viareggio a Castelnovo ne’ Monti, di 185 km. Da Viareggio si risale la Garfagnana passando da Barga e Castelnuovo. Si scala San Pellegrino in Alpe con i suoi tratti al 20%. Lunghissima discesa serpeggiante nei boschi dell’appennino fino a Cerredolo dove si affronta la salita di Toano e infine a 10 km dall’arrivo si scala la salita della Pietra di Bismantova simbolo della città di arrivo.

Emilia in rosa: l'11ª tappa del Giro d'Italia tra Viareggio e Castelnovo ne' Monti

L'undicesima tappa del Giro d'Italia partirà da Viareggio per arrivare a Castelnovo ne' Monti

Giro d’Italia tra Viareggio e Castelnovo ne’ Monti: cosa vedere

Viareggio (Lu) è conosciuta per la sua bellezza, cultura e tradizioni, come il famoso Carnevale. La città offre una lunga spiaggia di sabbia dorata, ideale per rilassarsi durante l’estate o fare passeggiate in inverno. Il Lungomare è il cuore di Viareggio, con i suoi eleganti palazzi in stile liberty. Tra i luoghi culturali, si consiglia la Galleria d’Arte Moderna, Villa Argentina, Villa Paolina e Villa Borbone. Il Museo della Marineria racconta la storia della marineria locale. Torre del Lago Puccini, parte del comune di Viareggio, è famosa per la villa di Puccini e il Festival Puccini. Infine, la Cittadella del Carnevale offre un’opportunità unica di esplorare l’arte e la creatività degli artisti.

Emilia in rosa: l'11ª tappa del Giro d'Italia tra Viareggio e Castelnovo ne' Monti

La Pietra di Bismantova simbolo di Castelnovo ne' Monti dove arriverà l'undicesima tappa del Giro d'Italia

Castelnovo ne' Monti (Re) è il principale centro dell'Appennino Reggiano, noto per la Pietra di Bismantova, una formazione rocciosa che si trova vicino al centro abitato. Il paese ha origini medievali e conserva un centro storico alle pendici di Monte Castello, dove si trovano i resti di una fortificazione. La zona offre affioramenti di Gessi triassici, tra le rocce più antiche dell'Appennino, ed è parte del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e della Riserva della Biosfera MaB Unesco dal 2015. Castelnovo è anche un importante centro commerciale e sportivo. La Pietra di Bismantova è una meta per escursioni e arrampicate.

Giro d’Italia tra Viareggio e Castelnovo ne’ Monti: dove mangiare, bere e dormire

Da Viareggio a Castelnovo ne' Monti, ecco alcune proposte dove fermarsi per rilassarsi, riposarsi o degustare cibi, vini e distillati.

Grand Hotel Royal

Di Viareggio, il Lungomare Carducci costituisce l’aorta. Non a caso, piuttosto che indicarlo mediante toponomastica ufficiale, per i viareggini e per i numerosi e affezionati villeggianti, è semplicemente e confidenzialmente denominato la Passeggiata. Imponente l’edificio, pregevoli e inconfondibili le linee architettoniche, lungo la Passeggiata fa bella mostra di sé il Grand Hotel Royal lo storico albergo quattro stelle di Viareggio. Fascino vero, sobriamente trasmesso da quell’armonia che si crea quando l’antico si lascia accarezzare da quegli opportuni tocchi di update che una struttura alberghiera non dovrebbe mai tralasciare. Lo charme della sua storia, il comfort del moderno, è questa la limpida sintesi del Grand Hotel Royal. Costituirebbero di per sé motivi validi per soggiornarvi, il rigoglioso giardino e la grande piscina di acqua dolce la cui fruizione è per i soli ospiti dell’albergo. Lo stile architettonico è rinascimentale.  

Emilia in rosa: l'11ª tappa del Giro d'Italia tra Viareggio e Castelnovo ne' Monti

Il Grand Hotel Royal di Viareggio

Il mare davanti, le Alpi Apuane dietro e, gemma incastonata sulla  Passeggiata, eccolo il Grand Hotel Royal, in attività da ben oltre un secolo. Viareggio fu definita la Perla del Tirreno per il clima mite, per le spiagge e il mare pulito, ed anche per la briosa vita mondana. Qui villeggiarono Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Eugenio Montale, Pablo Neruda, Giuseppe Ungaretti. Grande a sufficienza ma non enorme: 114 le Camere & Suite. Di spiccata pregevolezza le Suite Burlamacco e Ondina, collocate nelle due torrette, con camera matrimoniale al piano e un salottino con due comodi divano letto al piano superiore. La vista qui spazia dal mare ai monti. In onore al Maestro, la Junior Suite ha nome Puccini. Essa dispone di letto matrimoniale, una grande vasca idromassaggio Jacuzzi e un’ampia terrazza solarium attrezzata con lettini prendisole e ombrellone. Ottima la prima colazione del mattino.

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Hotel Plaza de Russie

Un’alternativa può essere l'Hotel Plaza e de Russie, situato anch’egli sulla passeggiata di Viareggio a pochi passi dal mare, è uno degli alberghi storici più noti della città. Fondato nel 1871, è l’hotel più antico di Viareggio e rappresenta un esempio di architettura Liberty. Dopo una ristrutturazione durata due anni, l'hotel ha riaperto nel giugno 2019, diventando affiliato a Relais & Châteaux. Il nome dell’hotel è un omaggio alla nobiltà russa che soggiornava frequentemente in Versilia.

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L'Hotel Plaza de Russie di Viareggio

L'architettura dell'Hotel Plaza e de Russie riflette lo stile della Belle Époque, con linee sinuose e dettagli floreali. Originariamente una dimora aristocratica, l’hotel ha attratto nei decenni passati numerosi personaggi famosi, come il poeta Rainer Maria Rilke e il direttore d'orchestra Arturo Toscanini. Le camere e suite offrono ambienti raffinati, arredati con mobili d'epoca e tessuti pregiati, molte con vista sul mare. L'hotel dispone anche di due Penthouses con vista panoramica. Il ristorante Lunasia, con una stella Michelin, offre una cucina basata su prodotti freschi del territorio, tra cui pesce del Tirreno. La vicinanza a località storiche come Firenze, Pisa e Lucca, e la possibilità di partecipare a eventi culturali, arricchisce ulteriormente l’esperienza.

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Giallo

Giallo è un locale situato sulla passeggiata di Viareggio, aperto nel luglio 2021. Nel corso degli anni ha sviluppato un concept che unisce ristorante, pizzeria, cocktail bar, champagneria e beach club. Nel 2024, la struttura ha visto l'arrivo dello chef Leonardo Scotti in cucina e di Stefano Bonamici, esperto pizzaiolo con oltre 20 anni di esperienza, che ha portato la sua arte della pizza al locale. La sua pizza è caratterizzata da un impasto con una lievitazione di 150 ore e un contenuto di carboidrati ridotto, frutto di uno studio scientifico. 

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Le Chicche di patate con verdure dell‘orto, frutti di mare sgusciati e olio al basilico di Giallo

Giallo, però, non è solo pizza. Un ottimo inizio può essere la Royale per due: una selezione di crostacei, tartare, carpacci e ostriche Fine de Claire, rinomate per il loro affinamento nelle saline di Marennes-Oléron. Tra i primi, eccellente il Fusilloro Verrigni con crema di broccoli, vongole e bottarga, realizzato con maestria dallo chef Scotti. Ma anche le chicche di patate con verdure dell'orto, frutti di mare sgusciati e olio al basilico sono gustose. Oltre alla cucina, Giallo è anche una champagneria che offre una selezione di champagne di qualità, come il Follement Rosé Brut e il Grand Cru Nicolas Feuillatte, con abbinamenti curati da esperti sommelier. 

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MaMe

MaMe è un ristorante situato in Darsena a Viareggio, nato dalla passione e dall'esperienza di Marco Merciadri e Filomena Vigliotta. Entrambi hanno un lungo percorso professionale che li ha portati a lavorare in vari ristoranti di qualità in Italia e all'estero. Marco, dopo aver studiato alla Scuola Alberghiera di Viareggio, ha lavorato in diverse località, mentre Filomena ha seguito la sua passione per la cucina e la pasticceria, collaborando con chef di rilievo. La coppia ha deciso di aprire il ristorante a Viareggio, puntando su una proposta gastronomica che si distingue per l'uso di ingredienti freschi e locali, con un menù stagionale che unisce terra e mare.

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La Gallinella in pastella,salsa tartara e lattuga di MaMe

Nel menu di mare, piatti come la Gallinella in guazzetto con gamberi locali e la Sogliola ai due peperoni sono esempi della loro tecnica raffinata. Tra i piatti di carne, il Plin con ristretto di panna e fondo bruno e l'Agnolotto si contraddistinguono per la loro esecuzione perfetta. Filomena, con la sua esperienza in pasticceria, firma dolci come la Finta ciliegia con mousse allo cherry e il Tiramisu rivisitato. La selezione di vini accompagna splendidamente i piatti, con etichette come il Conte di Covignano Romagna Superiore e il ViVi Rosso Rubicone. Un team qualificato e attento supporta il ristorante, garantendo un servizio impeccabile.

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Cantine Tenuta Mariani

La “Tenuta Mariani Azienda Agricola” si trova tra Quiesa e Massaciuccoli, sulle colline a nord del Lago di Massaciuccoli (Lu) e l'Azienda Agrituristica, certificata biologica dal 2015, si estende su circa 20 ettari di terreno, con oliveti (4,5 ettari), vigneti (8,5 ettari) e terreni seminativi a grani antichi (8 ettari). I vigneti, sparsi tra Massaciuccoli, Quiesa, Bozzano, San Macario e Torre del Lago, producono uve a bacca rossa come Sangiovese, Merlot, Syrah, Ciliegiolo e Pinot Nero, e uve a bacca bianca come Traminer, Chardonnay e Vermentino.

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I vigneti di Cantine Tenuta Mariani a Massaciuccoli

Da queste uve si ottengono i vini “Segreto del Castello”, “Segreto Rosso”, “Segreto Bianco” e “Segreto Rosato”. Un aspetto distintivo dell’azienda è la produzione di spumanti con il Metodo Classico e Charmat, come i “Segreto” e “Stile Segreto”, prodotti utilizzando uve provenienti dai vigneti di Massaciuccoli e Villa Borbone. L’azienda pratica agricoltura biodinamica e biologica sia per i vigneti che per gli oliveti, da cui si ottiene l’Olio Extravergine “Segreto ORO”, certificato Biologico dal 2016. Tutti i prodotti sono non filtrati, con un basso contenuto di solfiti. L’azienda utilizza energie rinnovabili e pratiche di riciclo per i materiali utilizzati.

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Terenzuola

La filosofia aziendale di Terenzuola (con sede a Fosdinovo, in provincia di Massa-Carrara) si fonda sul rispetto del paesaggio e sulla gestione del territorio in armonia con la natura. L’uomo è visto come custode del territorio, che agisce con attenzione all’andamento stagionale e alle necessità delle piante. Ogni decisione, come la coltivazione o l’inerbimento, viene presa in base alla vigoria della pianta, mentre la difesa del suolo è gestita con l'uso moderato di rame e zolfo, adattati alle condizioni climatiche.

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I vigneti dell‘azienda Terenzuola di Fosdinovo

L’azienda recupera vecchi vigneti e ne impianta di nuovi con densità di 8.000-11.000 ceppi per ettaro, una tecnica tradizionale. Le barbatelle provengono dalle proprie piante centenarie attraverso la selezione massale. La resa per ceppo è inferiore a 1 kg, favorendo l’equilibrio naturale e le tipicità del territorio, con l'uso di concimazioni organiche, sovesci e preparati vegetali come equiseto e ortica. La cantina è progettata su quattro livelli per ridurre al minimo l'intervento umano: ricevimento delle uve, fermentazione in cemento, vinificazione dei bianchi senza pompe, imbottigliamento e invecchiamento in botti di legno. I vini prodotti sono bianchi liguri e rossi toscani, provenienti da 22 ettari vitati situati tra Liguria e Toscana, in un territorio con una tradizione vitivinicola che risale ai tempi dei Romani.

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Distilleria Indie

A Barga, sosta di grande piacevolezza e molto interessante. Barga è un grazioso borgo collinare tra le Apuane e l’Appennino. Cerchiamo, e troviamo (chi cerca, trova) Distilleria Indie. Distillati in Garfagnana? Sì, proprio così. Un’amicizia, le affinità elettive di goethiana memoria, e due amici veri, trentenni all’incirca, Francesco Marcucci e Saverio Bertagni decidono, cominciando così quasi per gioco, di fare un loro gin. Botaniche connotanti la nostra cucina: limone, rosmarino e salvia, oltre al ginepro, by default. Il loro primo gin è denominato Ambrosia Gin. Produzione conto terzi, non ancora essendosi dotati degli impianti idonei, e nel primo anno già vendono qualche migliaio di bottiglie. Viatico di successo, nulla può il Covid, nel senso che non si lasciano demoralizzare dalla pandemia e addirittura si fanno la loro distilleria e la chiamano Distilleria Indie, la prima distilleria a impatto zero nel nostro Paese. All’interno del sito produttivo non ci sono combustibili fossili, grazie a un impianto fotovoltaico che fornisce energia esclusivamente da fonti rinnovabili.

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La Distilleria Indie a Barga

Dalla distilleria nasce il cocktail bar e, siccome non si vendono prodotti, ma si donano esperienze cognitive ed emozionale, Francesco e Saverio organizzano anche tour guidati. Ma se si parla tanto di enoturismo, chi ci impedisce di parlare di “ginturismo”? Il cocktail bar interno, va detto, non è un locale aperto al pubblico, ma uno spazio dedicato alle degustazioni, agli eventi e agli incontri con professionisti del settore. C’è lo shop interno dove acquistare le bottiglie di Distilleria Indie. e non solo. Attualmente l’offering si è esteso all’Amaro del Riccio Garfagnino, un omaggio al territorio con miele di castagno. A completare l’offerta vodka, vermouth, limoncello e sambuca. La sostenibilità è parte integrante anche nella selezione delle materie prime. Le botaniche provengono tutte dalla Toscana, ad eccezione dei limoni che provengono da Siracusa. E non finisce qui. Adesso c’è anche la pizzeria correlata al mondo dei distillati. Qui le ottime pizze della Pizzeria Indie si abbinano ai cocktail ottenuti partendo dai distillati fatti in casa. Ci sono anche alcune birre e alcuni vini.  Anche questa realtà descrive l’animo di questa terra magica che è la Garfagnana.

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La Baita d’Oro

Si riparte da Braga con un numero tot (tot sarà a una cifra o a due cifre, chissà?) di bottiglie nel bagagliaio, ma ovviamente sobri alla guida e si sconfina: dalla Toscana all’Emilia. Dalla provincia di Lucca alla provincia di Reggio Emilia. Arrivo di tappa a Castelnovo ne’ Monti, dove facciamo smart buys. Al Salumificio Boni, ottimi i salumi stagionati. Imperdibile la pancetta arrotolata senza cotenna. In località Felina, si va alla Latteria Sociale del Fornacione per il Parmigiano-Reggiano Dop. In paese una tappa culinaria è rappresentata da La Baita d’Oro, un ristorante nato nel 1990 grazie all'esperienza di Walmer e Adriana, che con il supporto della famiglia, gestiscono il locale. Dopo aver lavorato in vari ristoranti e hotel nella montagna reggiana, modenese e lombarda, acquistano il ristorante La Baita e lo trasformano in un punto di riferimento gastronomico. Nel 1997, la struttura viene ampliata con un residence dotato di camere confortevoli e angolo cottura. Nel 2024, viene inaugurata una nuova area wellness.

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I Gnocchetti al pesto di sedano pomodori secchi e mandorle del Ristorante La Baita d'Oro

Il ristorante offre una cucina tradizionale, con piatti come tagliatelle fatte in casa, tortelli, gnocchetti di patate con crema di formaggio, e secondi piatti come coniglio disossato, polenta con cinghiale, e costate fiorentine. Tra i dolci, il tiramisù con crumble di cioccolato, la cheesecake alla zucca, e il semifreddo al pistacchio. La Baita d’Oro è anche un luogo ideale per eventi, con piatti preparati con ingredienti freschi e di qualità, che rispettano la tradizione emiliana.

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La Collina

Un’alternativa fuori paese è il Ristorante La Collina. Il locale si trova a Toano (Re), a quasi 1000 metri di altitudine, e offre un ambiente ideale per chi cerca relax e natura. Immerso nella tranquillità delle valli del Dolo e del Secchia, il ristorante propone piatti tipici della cucina emiliana, come cappelletti in brodo, tortelli, arrosti e bolliti con funghi e tartufi locali. La pizzeria offre una varietà di gusti, dalle pizze tonde a quelle tirate, preparate con ingredienti di qualità.

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Il Ristorante La Collina a Toano unisce cucina tradizionale, accoglienza e una posizione panoramica

La struttura è perfetta anche per soggiorni, con sei camere ampie e luminose, arredate in modo vivace e dotate di comfort moderni come TV, cassaforte e bagno privato. Inoltre, il ristorante è adatto per eventi, cerimonie, cene aziendali e compleanni, con menù personalizzabili in base alle esigenze degli ospiti. Il ristorante propone anche piatti per chi ha intolleranze alimentari, come piatti senza glutine, e cene a base di tartufi e funghi su prenotazione. La Collina è un punto di ristoro che unisce cucina tradizionale, accoglienza e una posizione panoramica, rendendo ogni soggiorno o visita un'esperienza rilassante e autentica.

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La Divina Pietra

Si prosegue, breve la distanza fino a Carnola, ai piedi della Pietra di Bismantova. Carnola è località nel comune di Castelnovo ne’ Monti. Il B&B La Divina Pietra è una struttura a conduzione familiare situata proprio nel borgo rurale di Carnola, nel Comune di Castelnovo ne' Monti, ai piedi della Pietra di Bismantova, una delle località più emblematiche dell'Appennino Tosco-Emiliano.

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Il B&B La Divina Pietra

Immerso nella tranquillità di un noccioleto, il B&B si trova all'interno del Parco Nazionale, un'area protetta che fa parte della rete mondiale delle Aree MAB (Man and the Biosphere) dell'Unesco. La struttura offre un ambiente sereno e accogliente, ideale per chi cerca una pausa dalla frenesia quotidiana. Gli ospiti possono gustare la colazione preparata con prodotti freschi e locali, privilegiando ingredienti a km0, per un'esperienza autentica e sostenibile. Si dorme, benissimo, al B&B La Divina Pietra.

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Le tappe del Giro d'Italia

  1. 9 maggio 2025 Durazzo (Durrës) - Tirana (Tiranë)
  2. 10 maggio 2025 Tirana (Tiranë) - Tirana (Tiranë)
  3. 11 maggio 2025 Valona (Vlorë) - Valona (Vlorë)
  4. 13 maggio 2025 Alberobello (Pietramadre) - Lecce
  5. 14 maggio 2025 Ceglie Messapica - Matera
  6. 15 maggio 2025 Potenza - Napoli
  7. 16 maggio 2025 Castel di Sangro - Tagliacozzo
  8. 17 maggio 2025 Giulianova - Castelraimondo
  9. 18 maggio 2025 Gubbio - Siena
  10. 20 maggio 2025 Lucca - Pisa
  11. 21 maggio 2025 Viareggio - Castelnovo ne' Monti
  12. 22 maggio 2025 Modena - Viadana (Oglio-Po)
  13. 23 maggio 2025 Rovigo - Vicenza
  14. 24 maggio 2025 Treviso - Nova Gorica/Gorizia
  15. 25 maggio 2025 Fiume Veneto - Asiago
  16. 27 maggio 2025 Piazzola sul Brenta - San Valentino (Brentonico)
  17. 28 maggio 2025 San Michele all'Adige (Fondazione Edmund Mach) - Bormio
  18. 29 maggio 2025 Morbegno - Cesano Maderno
  19. 30 maggio 2025 Biella - Champoluc
  20. 31 maggio 2025 Verrès - Sestrière (Vialattea)
  21. 1 giugno 2025 Roma - Roma

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