Acqua Chiarella, da Plesio alla Cina Perfetto equilibrio di sali minerali
07 giugno 2017 | 10:00
di Andrea Radic
Oggi le fonti sono due: Chiarella, appunto, e Fonte Laura, cercata e trovata nel 1995 dopo i sondaggi autorizzati dal Ministero. Una ricerca non facile, in montagna, A causa del terreno roccioso e dei ripidi dislivelli lungo i quali la falda acquifera può correre molto. Il primo impianto di imbottigliamento produceva 8mila bottiglie di vetro all'ora, oggi siamo a 25mila bottiglie ora per una produzione totale annua tra 70 e 80 milioni di bottiglie all'anno tra vetro e pvc.
Acqua Chiarella è distribuita nel nord e centro Italia e in numerosi Paesi stranieri, dall'Arabia Saudita a Israele, dagli Stati Uniti a Germania e Svizzera fino in Cina, dove, dopo una prima fase in cui le restrizioni hanno causato qualche difficoltà, il mercato cresce con buoni margini perché il consumatore cinese è molto recettivo. Ampia la gamma di prodotti ed etichette dalle due fonti, per tutto il comparto Horeca dal mezzo litro al litro e mezzo.
Anna Giugno Vaccani e Andrea Vaccani
«Ci distinguono qualità e rapporto equilibrato dei sali minerali, un mix di sodio, magnesio, potassio e calcio considerato perfetto dai nutrizionisti - spiegano Anna Giugno Vaccani e Andrea Vaccani, madre e figlio proprietari dell'azienda - un'acqua che disseta e porta nutrimento. I minerali devono esserci ma devono essere equilibrati, in caso contrario risultano invasivi per l'organismo, il segreto è l'equilibrio. Ogni acqua ha la sua ricetta. Per la frizzante e la leggermente frizzante, anche la gasatura è diversa acqua per acqua perché la quantità di CO2 reagisce all'equilibrio di sali minerali. Se mettiamo lo stesso quantitativo in dieci acque diverse avremo dieci gusti diversi».
Un frizzante particolare, quello di Chiarella, di gusto, mantenendo tutte le proprietà nutrizionali dell'acqua. Bevendola ci si rende conto che anche la carta delle acque, che si trova in diversi ristoranti, ha un senso, un'evoluzione del gusto rispetto all'abbinamento di un piatto. Ci sono ristoranti che hanno quaranta piatti e una sola acqua. Chiarella presenta un packaging curato, presto verrà lanciata la nuova mezzo litro in plastica più pesante.
La famiglia Vaccani ha inoltre lanciato un progetto di responsabilità sociale a favore di Action Aid per 43mila bambini. «Un effetto diretto sul consumatore - sottolinea Andrea Vaccani - perchè il progetto finanziato è in Italia, non in un Paese lontano. Lo abbiamo pensato su due, tre anni, anche per attivare una leva emotiva e dare un contributo concreto». La campagna per Action Aid si trova sull'etichetta della bottiglia e in un pieghevole informativo. E le novità non finiscono qui, il cinque luglio verrà presentato un nuovo progetto legato al mondo dell'arte.
Per informazioni: www.chiarella.it
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