Giusti, l’antica arte dell’Aceto Balsamico di Modena

La perfezione degli aceti balsamici di Modena dipende unicamente da tre condizioni: dalla scelta delle uve, dalla qualità dei recipienti e dal tempo. Così scriveva Giuseppe Giusti, nel 1863

04 aprile 2018 | 09:17
La semplicità e la purezza delle incredibili tradizioni italiane. Per produrre un ottimo aceto balsamico sono necessarie competenze, sensibilità e passione; dalle uve del territorio modenese alla loro lenta e placida cottura; dal legno che solo con il tempo acquisisce le essenze più pregiate e aromatiche alla lenta maturazione del mosto d’uva cotto, e infine un tempo fermo e paziente, dominato dal susseguirsi instancabile delle stagioni.



Era difatti tradizione preparare l’Aceto Balsamico di Modena mai per se stessi, ma sempre per la generazione successiva, per i figli e i nipoti. Un lascito potenzialmente inesauribile, dove è la dedizione del futuro a raccogliere e perpetuare la tradizione del passato. E in un mondo veloce dove il tempo è sinonimo di perdita piuttosto che di conquista, il connubio tra presente e futuro deve essere più efficace e vivo che mai.

L’Acetaia Giusti, la più antica acetaia di Modena, fondata nel 1605, raccoglie in un accogliente casale nelle campagne modenesi l’unione di passato e futuro con la stessa passione anche dopo più di 400 anni. Claudio Stefani Giusti, insieme al padre Luciano, detiene la proprietà del Gran Deposito di Aceto Balsamico di Giuseppe Giusti, suo lontanissimo avo. Un’azienda moderna, che tiene il passo con i tempi attraverso uno staff giovane e dinamico, con età media al di sotto dei trent’anni, e una struttura di impresa orizzontale per riuscire a ricrearsi e rinnovarsi ogni singolo giorno. Una velocità di mutamento rivolta alla modernità, per lasciare che l’Aceto Balsamico continui il suo invecchiamento indisturbato, senza perderne la prestigiosità e la ricchezza.

Ampiamente rappresentati a La Rinascente, negli Eataly, nei negozi, nelle gastronomie e negli hotel più esclusivi d’Italia e del mondo, citando il lussuoso Burj Al Arab di Dubai e la catena gourmet Dean&DeLuca di New York, gli Aceti Balsamici Giusti sono in più di 50 nazioni simbolo di un’alta qualità tutta italiana. Le porte del Gran Deposito Aceto Balsamico di Giuseppe Giusti sono aperte 360 giorni l’anno, sette giorni su sette, per permettere a turisti italiani e provenienti da ogni parte del mondo di entrare in contatto con la storia e i valori dell’Aceto Balsamico di Modena attraverso un suggestivo percorso sensoriale. Le Acetaie si presentano come luoghi dove è il tempo il sovrano assoluto, dove tutto riposa e aspetta. Senza fretta.

Un sapere antico, tramandato oralmente di padre in figlio, che oggi continua a vivere nel mondo innovativo del presente, perseverando nel suo desiderio di portare alto il nome e la competenza delle antiche tradizioni del passato.



Aceti Balsamici Giusti in miscelazione
Eccellenze antiche che entrano con orgoglio anche nel mondo moderno, elevandolo e arricchendolo nel suo continuo mutamento. L’Aceto Balsamico di Modena Giusti si unisce oggi al mondo trasversale della miscelazione. Tra le importanti collaborazioni è dovere citare quella con la leggendaria Chartreuse, antichissima casa liquoristica che condivide con il Balsamico Giusti la data di fondazione, 1605. Grazie alla maestria di Gianfranco Pola, noto barman e brand ambassador di Chartreuse, gli Aceti Balsamici Giusti più invecchiati e prestigiosi vengono mixati in twist di alcuni grandi classici come il Last Word e l’American Pola.

Posizione a Cibus: Padiglione 5 - stand L 044.

Per informazioni: www.giusti.it

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Alberto Lupini


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