Grana Padano torna sotto i riflettori delle fiere più importanti

Il Consorzio Tutela Grana Padano parteciperà a Cheese e TuttoFood. Obiettivo: non solo puntare sulla qualità del formaggio Dop più consumato al mondo, ma valorizzare anche i territori che lo producono

06 settembre 2021 | 10:30

Con oltre 5,2 milioni di forme prodotte nel 2020 (+2,2% rispetto al 2019), Grana Padano è il formaggio Dop più consumato nel mondo. Nemmeno la pandemia di Covid è riuscita ad arrestare il trend di crescita registrato da questa eccellenza tutta italiana, che ha messo a segno un vero e proprio boom nei consumi sia nazionali (+6,4% nel retail e +1,5% negli altri canali, con un totale di 2,9 milioni di forme vendute) che all’estero (+3,4%, con 2,1 milioni di forme vendute). Quello che in quasi tutti i settori è stato un “annus horribilis”, per il Grana Padano ha segnato risultati positivi sui consumi, soprattutto quelli casalinghi, che hanno compensato le perdite dovute alla chiusura dei ristoranti. Ma il 2021 ha mantenuto lo stesso trend? Ce lo spiega nel dettaglio Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, che a settembre e ottobre, sulla scorta di un graduale ritorno alla “normalità”, parteciperà ad eventi (di nuovo in presenza) di forte richiamo per l’agroalimentare e la ristorazione italiani.

 

Quest’anno fiere ed eventi tornano ad essere in presenza, pur con tutti gli accorgimenti e le garanzie di sicurezza. Che cosa ha significato per le aziende e i consorzi di produttori rinunciare per molti mesi a vetrine così importanti a causa del Covid?

Ha indubbiamente fatto perdere importanti occasioni di confronto e di crescita. Sottoporre al giudizio dei buyer di tutto il mondo le proprie produzioni aiuta a crescere e soprattutto apre opportunità di sviluppo su nuovi mercati. I consumatori ci hanno comunque seguito, ma con le prime riaperture avviate nel 2021 è necessario che anche questi eventi tornino verso una graduale normalità in assoluta sicurezza.

 

Tra settembre e ottobre il Consorzio Tutela Grana Padano parteciperà a Cheese, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi, e TuttoFood, il Salone b2b del settore agroalimentare che quest’anno si svolgerà insieme a Host, fiera internazionale dell’ospitalità professionale. Quali attività avete in programma?

Saremo a TuttoFood e parteciperemo ad altre manifestazioni non solo proponendo la qualità del Grana Padano, ma anche valorizzando i territori che lo producono. Inoltre, punteremo a far conoscere sempre meglio le varie stagionature, con tutta la ricchezza di gusti e profumi che il tempo e le caratteristiche dei luoghi di lavorazione sanno declinare.

 

 

Quale è stato l’andamento di produzione e consumi di Grana Padano nella prima metà di quest’anno?

Nei primi sette mesi del 2021 abbiamo visto minori consumi domestici per la ripresa della ristorazione, ma anche cambiamenti delle abitudini e delle richieste dei consumatori, in particolare dei più giovani, molto attenti alla sostenibilità ambientale nelle loro scelte. Pur rimanendo assai più alti che nel 2019, sono più bassi rispetto al 2020. Nel Retail, che concentra gli acquisti delle famiglie italiane, registriamo un segno negativo. Nell’Horeca, il canale della ristorazione outdoor, la tendenza è opposta, anche se siamo ben lontani dai livelli pre-Covid. Nello stesso periodo la produzione è scesa dello 0,63% rispetto a primi sette mesi del 2020. Buone notizie arrivano invece dall’export, dove la ristorazione punta con decisione ai pregiati formaggi italiani Dop, sia per tradizione e garanzie di qualità, sia per i successi sportivi e non solo degli ultimi mesi che hanno fatto crescere il brand Italia. Da gennaio a luglio il Grana Padano Dop ha visto il 42% dei consumi all’estero ed il 58% in Italia.

 

Com’è cambiata la comunicazione del Grana Padano nell’ultimo anno e mezzo? Che ruolo hanno giocato il web e i canali social?

Tutta la comunicazione online acquista sempre maggiore spazio, soprattutto tra i giovani e tra quanti cercano le notizie che li interessano e non quelle scelte dai media. È chiaro quindi che dobbiamo pensare a “comunicazioni” e non più ad un unico messaggio buono per tv e carta stampata, e arrivare quasi a personalizzare i contenuti che vogliamo diffondere. Siamo quindi orientati anche ad una comunicazione che approfondisca contenuti e risponda a domande su temi sempre più sentiti come sostenibilità ambientale, benessere animale, transizione ecologica. E puntiamo a messaggi capaci di soddisfare curiosità in modo semplice e creativo, con ampio ricorso alle immagini.

 

Sul tema dell’obbligo vaccinale sui luoghi di lavoro, qual è la posizione del Consorzio?

È una materia delicata e complessa. Da sempre ci atteniamo scrupolosamente alle disposizioni del governo e le applichiamo con rigore, a cominciare dal green pass.

 

Per informazioni: www.granapadano.it

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Alberto Lupini


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