«Mozzarella di Caserta contaminata» Bufera sulla battuta di un film

Al Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana non è piaciuta, e non poteva essere altrimenti, la battuta pronunciata nel film "Non ci resta che il crimine" dal personaggio interpretato da Marco Giallini

14 gennaio 2019 | 18:22
«Siamo rovinati. Non ci resta che vendere la mozzarella contaminata di Caserta». È questa la battuta (infelice) che ha mandato il Consorzio su tutte le furie, al punto che, in una nota, l’organismo di tutela della mozzarella si è detto pronto a chiedere i danni d’immagine ai produttori della pellicola, che si trova nelle sale cinematografiche da appena 4 giorni. Una produzione tutta italiana, firmata da Italian International Film insieme a Rai Cinema, con un cast importante, diretto dal regista Massimiliano Bruno, tra cui spiccano i nomi di Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi.



«Siamo ben oltre la bufala in tempi di fake news - ha detto Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana - nessuna mozzarella Dop è mai risultata contaminata, nemmeno nei periodi più difficili, che per fortuna sono alle spalle. Oggi i consumatori testimoniano ogni giorno quanto amano la bufala campana, visto che nel 2018 abbiamo raggiunto il record storico di produzione con oltre 50 milioni di chili di mozzarella sulle tavole di tutto il mondo. Essere infangati al cinema è intollerabile e il nostro appello va a tutte le istituzioni campana per una mobilitazione collettiva contro ogni tentativo di gettare ombre su questa terra. Siamo stufi di comportamenti del genere e non li tollereremo più. Faremo valere la nostra dignità e il nostro orgoglio in ogni sede. Pretendiamo rispetto da tutti». Accecato forse dalla rabbia, il Consorzio ha però fatto una gaffe: nella sua nota, infatti, ha accusato Alessandro Gassman di aver pronunciato la frase incriminata, che esce invece dalla bocca di Marco Giallini: «La battuta di pessimo gusto sulla mozzarella contaminata di Caserta è un falso storico e un’offesa inaccettabile a un intero territorio – attacca il Consorzio - Abbiamo già incaricato i nostri legali per mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutela dei produttori di mozzarella Dop».

Tra i primi a segnalare la vicenda, sul suo profilo Facebook, c’è l'ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio: «Sono rimasto sconcertato - dice - per una frase che lede l'immagine di un territorio e di un'eccellenza come la mozzarella di bufala. Non capisco come si possa ancora pronunciare quelli che sono luoghi comuni, che non corrispondono al vero. Tanta gente, all'uscita dalla sala, era arrabbiata per un'offesa gratuita, e mi ha chiesto di intervenire», conclude Del Gaudio.

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Alberto Lupini


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