Olio di Sardegna, raro e pregiato Ma la produzione torna a crescere

Nel 2019 ne sono stati prodotti 40mila quintali, il doppio rispetto al 2018, ma ancora poco se paragonato al passato. Eppure si producono oli importanti e si organizzano concorsi internazionali

24 gennaio 2020 | 10:31
di Renato Andreolassi
Nelle cifre, la forza - e le criticità - dell'olio sardo: nel 2018 la produzione è stata di 20mila quintali; lo scorso anno è praticamente raddoppiata: 40mila quintali. Ma non sono tutte rose fiori, perché negli anni precedenti la produzione era stata mediamente di 80mila quintali. Gli ulivi secolari della Sardegna garantiscono un prodotto pregiato - le prime coltivazioni risalgono al periodo fenicio - anche se si registra un sensibile calo complessivo.

In Sardegna la produzione di olio è tornata a crescere

Un discorso a parte merita la realtà del Montiferru - che abbiamo conosciuto da vicino - zona particolarmente vocata con una produzione di eccellente qualità che è riuscita a non subire eccessivi cali. Ciò, nonostante le condizioni climatiche - ricordano i piccoli imprenditori agricoli locali - in particolare le bufere di vento, abbiano creato problemi in fase di raccolta. L'olio extravergine di oliva da sempre ha alimentato l'economia dei paesi di Cuglieri e Seneghe (in provincia di Oristano) tanto da costituire motivo di vanto e non poche soddisfazioni.

Nei due comuni nascono olii riconosciuti e certificati da importanti concorsi a livello nazionale e internazionale del settore, grazie a piante delle cultivar Bosana e Semidana. Vengono messe a dimora in zone collinari, esposte al sole, i cui terreni sono ricchi di azoto. I primi impianti risalgono al 1600. A Seneghe - da ricordare - ogni anno si svolge il Premio nazionale oleario Montiferru. E se volete vedere qualcosa di straordinario, in località Tanca Manna nel comune di Cuglieri, troverete un ulivo che è “un vero e proprio patriarca vegetale, raro esempio di archeologia botanica. Un albero millenario, alto 20 metri con una circonferenza di 10 metri; ha conosciuto carestie, guerre, cambiamenti epocali ma è sempre lì dov’è spuntato in piena epoca Giudicale, meta continua di visitatori, ammirati dalla sua maestosità”.

È il simbolo plastico di un olio, come quello dell'azienda di Pietro Mastino, che nasce baciato dal sole e dal mare dell'Isola, color giallo verde, dal sapore fruttato, gradevolmente amarognolo e piccante dal gusto carciofo. Rende eccellenti i piatti di pesce e gli spaghetti alla bottarga.

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